È ormai sotto gli occhi di tutti che Nintendo abbia raggiunto un grande successo con il Nintendo Switch. La console è stata ancorata in tutte le classifiche di vendite anche all’estero, e ha ovviamente venduto una cifra spropositata di software, soprattutto giochi first party. Nonostante la console sia uscita nel 2017 e abbia visto l’uscita di due nuovissime console di nuova generazione da parte dei competitor, Switch ha continuato a fare numeri.
Ovviamente come ogni cosa, la maledetta pandemia di COVID ha avuto un impatto sulla produzione, tanto che la stessa azienda rivedrà i suoi piani sulle percentuali di hardware che la grande N porterà nei negozi entro la fine dell’anno fiscale.
Nintendo e il calo di produzione
Grazie a un rapporto pubblicato da Nikkei Asia, la casa giapponese ha comunicato ufficialmente le proprie modifiche all’anno fiscale che prevedeva la produzione di 30 milioni di unità scendendo alle “sole” 24 milioni, abbassando quindi l’obbiettivo di vendita che si attestava precedentemente a 28,8 milioni di unità, ora ridimensionato a 25. L’incertezza sulla produzione, visto le carenze di chip con cui devono fare i conti tutte le case che producono hardware è indicata come la ragione principale.
Nonostante l’abbassamento delle cifre, va detto che 24 milioni di unità sono una quantità impressionante per un solo anno. All’inizio dell’anno sono poi circolate voci secondo cui un successore vero e proprio della console è attualmente in sviluppo, anche se i piani per questo progetto potrebbe essere influenzati proprio dalla carenza di materiali.