Anche se si sarete portarti a pensare che pubblicare su una piattaforma come Reddit possa offrire una certa protezione dell’anonimato, è sempre buona norma non dimenticare che quando si scrive su internet nel bene o nel male tutti noi lasciamo sempre un qualche tipo di impronta e di recente una persona in particolare lo ha scoperto a sue spese.
A Nintendo non la si fa
Il giugno scorso, Nintendo ha intentato causa a un soggetto noto con il soprannome di “Archbox” per aver presumibilmente venduto copie pirata di software per Nintendo Switch. Facciamo ora un passo indietro: nel 2023, Nintendo ha assunto lo studio legale Mitchell Silberg & Knupp per indagare sui “free shop” o negozi online che vendono software pirata per Switch. I dettagli riguardanti il caso giudiziario sono emersi allora(grazie a Game File) e spiegano come Nintendo sia riuscita a trovare l’individuo.
Con una ricerca degna dei migliori film thriller, lo studio legale assunto da Nintendo è riuscito a scoprire che Archbox molto probabilmente era qualcuno che viveva a Phoenix, in Arizona, e che frequentava la Midwester University. Nel 2025, un account Reddit con il nome “Archbox” aveva infatti pubblicato un post su subreddit r/SwitchPirates, pubblicato anche su subreddit r/phoenix, che affermava: “La Midwestern University ha una clinica di optometria molto buona. Ti fanno visitare da uno studente e poi dal dottore”.
Ciò ha portato lo studio legale e Nintendo a dedurre che Archbox risponde alla persona di James Williams, anche se non hanno voluto rivelare nello specifico come siano effettivamente arrivati a lui. Gli avvocati di Nintendo hanno affermato in una deposizione della scorsa settimana che “intorno a febbraio 2024, l’azienda(Nintendo) è riuscita a collegare “Archbox” ad almeno due account Nintendo intitolati a un uomo di nome James Williams”. Oltre a ciò, in una deposizione correlata, un dipendente Nintendo che lavora nel gruppo Product Lifecycle Management di Nintendo ha menzionato che a febbraio 2024 Nintendo aveva identificato provvisoriamente Archbox come James Williams.
Il nome dietro gli hacking
Nintendo grazie a questi due indirizzi e-mail riferiti a James Williams è riuscita, tramite un dipendente che ha inserito i suoi dati nel loro sistema per rintracciare le riparazioni, ha trovare ben due ordini di riparazione a suo nome con un indirizzo di spedizione in Arizona, che confermavano che il presunto pirata informatico aveva chiesto riparazioni a Nintendo.
La casa di Kyoto ha quindi inviato una lettera cessazione e desistenza che Williams ha firmato tramite FedEx. Williams avrebbe inviato una e-mail agli avvocati di Nintendo dicendo che avrebbe “rispettato e collaborato con qualsiasi richiesta o richiesta sotto(suo) controllo”.
Questo caso funge da ottimo esempio su come anche su piattaforme che sembrano sicure per tutelare il proprio anonimato in realtà esse non forniscano davvero completo anonimato.
Il futuro di Nintendo
Ovviamente dopo questa storia nasce un’importante domanda: il successore di Switch avrà migliori garanzie di evasione per prevenire la pirateria? Anche se per ora non esiste una risposta certa, come sappiamo esistono da sempre abili programmatori che amano cercare di rompere le difese delle console che hanno davanti, è solo questione di tempo prima che queste cadano, il che è il caso di quasi tutte le console rilasciate finora.
Non si sa ancora quale sarà il nome ufficiale di Nintendo Switch 2 o quando questa verrà annunciata, ma Nintendo ha confermato che questa sarà retrocompatibile con i giochi Switch esistenti. Non resta che rimanere in attesa e scoprire cosa altro ci riservi Nintendo.