Almeno ognuno di noi ha avuto qualche problema con i Joy-Con Nintendo Switch, i due controller che accompagnano il pad centrale dell’ultima console Nintendo. Fin dall’uscita di quest’ultima, infatti, si è sempre più diffuso il cosiddetto Joy-Con drift, ovvero un problema di allineamento del cursore.
Recentemente, un ex dipendente ha rilasciato un’interessante testimonianza che ci svela i retroscena di questo importante problema; sembra infatti che i controller difettosi siano stati più del previsto.
Il frequentissimo problema dei Joy-Con
United Radio, un importante centro di riparazione Nintendo collocato a Syracuse (Stati Uniti), si è ritrovato sommerso di lavoro nel periodo 2017-2018 (i primissimi anni di Nintendo Switch). A dichiararlo è stato un ex-dipendente, che ha rilasciato un’intervista a Kotaku.
Ogni settimana ci ritrovavamo con centinaia di Joy-Con difettosi che si accumulavano.
Nintendo America si occupava insomma di gestire le lamentele dei clienti, mentre United Radio aveva il compito di svolgere concretamente le riparazioni; tuttavia, pochi mesi dopo l’uscita della console (marzo 2017), il centro si è ritrovato letteralmente sommerso di lavoro, impedendo qualunque altra mansione.
“Abbiamo addirittura preparato uno spazio di lavoro dedicato esclusivamente ai Joy-Con“, ha continuato l’ex-impiegato. A questo si è aggiunto il problema della comunicazione: molti impiegati di United Radio, infatti, non erano madrelingua inglesi, e questo ha portato spesso a fraintendimenti e stress ulteriore.
Un’ambiente, insomma, di grande difficoltà e tensione, che nel biennio 2017-2018 ha spinto al limite di sopportazione molti dipendenti. Il Joy-Con drift era infatti un problema molto diffuso (e in parte lo è ancora), tanto che nel 2019 venne aperta un’inchiesta contro Nintendo.
Si arrivò a contestare la qualità stessa dei controller: molti giocatori, infatti, si ritrovavano letteralmente impossibilitati a giocare per via del cursore che si muoveva da solo, spostava la telecamera e rendeva impossibile qualunque movimento. Si è pensato fosse colpa della polvere che si infiltrava facilmente sotto l’analogico, ma in realtà il problema era insito nel telecomando stesso.
Shuntaro Furukawa, il presidente Nintendo in Giappone, si è scusato ufficialmente nel 2020, e attualmente la compagnia ripara i Joy-Con gratuitamente. Tuttavia, c’è da chiedersi quanto questo problema possa ancora incidere in futuro, dal momento che molte persone continuano spesso a sperimentare questo problema (compreso il sottoscritto).
Una cosa è certa: le parole dell’ex-dipendente di United Radio ci fanno capire che il lancio di Nintendo Switch, per quanto proficuo ed entusiasmante per i giocatori, nascondeva un’importante difficoltà di fondo, che ha segnato in negativo non solo l’esperienza dei gamer, ma anche il lavoro di molti impiegati.