Quale modo migliore di saperne di più sulle ultime novità introdotte in No Man’s Sky, se non quello di far riferimento alle dichiarazioni del suo direttore amministrativo? Ripercorriamo dunque insieme quanto detto da Sean Murray a proposito di Origins, l’ultimo mastodontico update disponibile già a partire da oggi, che sembra porsi l’obiettivo di trasformare il titolo targato Hello Games in ciò che sarebbe dovuto essere sin dal suo debutto.
Sebbene non mi stancherò mai di ripetere quanto No Man’s Sky rappresenti a oggi uno dei titoli con il miglior supporto post-lancio di sempre, è indubbio che il suo debutto datato 2014 sia stato un vero e proprio disastro, complice anche l’ingenua inesperienza da parte dei suoi sviluppatori. Negli anni successivi Hello Games ha però fatto ciò che solo i migliori sanno fare: ammettere i propri sbagli traendo forza da ognuno di essi, così da potersi risollevare nel miglior modo possibile.
Oggi, dopo ben 6 anni di fatiche volte a rendere l’esperienza di No Man’s Sky sempre più ricca e variegata, siamo finalmente arrivati a quello che potremmo definire un nuovo inizio per questo titolo. Con l’odierno arrivo dell’aggiornamento chiamato Origins infatti, è indubbiamente giunto il momento migliore per prendere in mano questo ottimo videogioco, capace di farci vestire i panni di un indaffarato esploratore spaziale.
Ma quali sono state, più nello specifico, le intenzioni dietro a quest’ennesimo update giunto in seguito ai già osannati Next e Beyond? Quale poteva essere il passo successivo, dopo l’aggiunta di un comparto multiplayer e il supporto alla realtà virtuale? Ecco le parole di Murray:
“No Man’s Sky si è evoluto davvero molto dal lancio, ma le fondamenta di quell’universo sono bene o male sempre le stesse. Il nostro obiettivo con Origins è di fare in modo che cambino”.
Stiamo parlando di un’espansione incentrata quasi esclusivamente sull’offerta esplorativa del gioco, che stando a quanto dichiarato ne raddoppia letteralmente la già encomiabile varietà. Origins introduce all’interno di No Man’s Sky moltissima nuova flora, fauna caratterizzata da specifici modelli comportamentali, nuove strutture, una miriade di nuovi pianeti, un sistema di meteo variabile capace di dare vita a fenomeni tanto affascinanti quanto potenzialmente letali e molto altro ancora.
Tutto questo, sarà reso ancora più magico da una rinnovata tavolozza di colori decisamente più ampia di quanto visto finora che, unita ai nuovi tipi di terreno generati proceduralmente (montagne alte chilometri, crateri, voragini, fiumi, vulcani), renderà l’universo di No Man’s Sky un vero spettacolo per gli occhi. I nuovi pianeti saranno una vera sorpresa, assicura Murray, così come ci tiene a sottolineare che i vecchi ne nasconderanno molte. E tu? Ti senti pronto/a a scoprirle tutte?