La serie No More Heroes ha avuto uno sviluppo travagliato. Due capitoli usciti per Wii nel 2007 e nel 2010, lo spin-off Travis Strikes Again: No More Heroes nel 2019 e, finalmente, No More Heroes 3, in arrivo su Nintendo Switch il 27 agosto. 14 anni per tre giochi principali sono parecchi, e persino per i fan di questa serie di nicchia non è esattamente semplice tenere il passo degli avvenimenti dei singoli capitoli. Forse proprio per questo Nintendo ha appena rilasciato un utile trailer che riepiloga gli eventi dei giochi della serie e ci prepara all’arrivo del terzo capitolo.
No More Heroes: la follia di Suda51
Utile, sì, ma il trailer è ben lontano dall’essere “convenzionale“. Nello stravagante stile di Suda 51, il creatore della serie, assistiamo alla narrazione degli eventi dei vari capitoli ad opera di Sylvia, personaggio presente nella storia fin dal primo No More Heroes. La spiegazione avviene tramite il “Garden of Sylvia”, un fittizio canale Youtube da lei gestito.
Sylvia si sofferma brevemente sui giochi principali, ricapitolando velocemente la storia e le meccaniche principali che, lo ricordiamo, ruotano attorno a combattimenti frenetici contro assassini spietati, cui però fanno da contraltare minigiochi incredibilmente monotoni, necessari per pagarsi l’accesso alla parte di gioco veramente interessante.
Non mancano poi trovate esilaranti, una su tutte la sfocatura del non troppo generoso punteggio metacritic di Travis Strikes Again: No More Heroes nel momento in cui Sylvia accenna al gioco. Si parla brevemente anche di Travis, Shinobu e Bad Girl, tutti e tre personaggi giocabili nell’imminente capitolo, e delle novità che questi apporterà. Per la prima volta infatti, non si darà più la caccia a spietati killer scalando una classifica, ma si avrà invece a che fare con un’invasione aliena.
La serie è stata recentemente rilasciata per intero su Nintendo Switch e, sebbene No More Heroes 3 sarà perfettamente giocabile anche senza alcuna conoscenza dei titoli precedenti, non sarebbe affatto una cattiva idea recuperarli. Giochi imperfetti? Senza dubbio, ma stile da vendere.