Noxia Somnia è un titolo di recente uscita sviluppato da Reframe Games, che ci trascina in un mondo onirico in cui il protagonista si ritroverà ad affrontare le peggiori paure che un giovane adulto può trovarsi ad affrontare durante quella fase della vita: non avere un senso di appartenenza, sentirsi inferiore, pensare che in un modo o nell’altro il mondo sia contro di te. Il titolo affronta queste tematiche attraverso un viaggio di crescita del protagonista che pian piano supererà i dubbi e le insicurezze che incombono sulla vita di tutti, prima o poi.
Il regno di sogni di Noxia Somnia
Il protagonista di questa storia è Tristan, un ragazzo che appena uscito da scuola è dubbioso riguardo al suo futuro, non vedendo una luce in fondo al tunnel, e aspettandosi una vita miserabile in cui dovrà lavorare per sempre in un ambiente che odia, mentre le poche persone che voleva vicino a se lo hanno abbandonato. Una vita dunque che non fa certo dormire sonni tranquilli, ed è proprio qui che inizierà l’avventure: nel regno dei sogni.
Mentre a volte si potrebbe pensare che i sogni possano essere una scappatoia per quelle persone che vivono una vita che non vorrebbero vivere, per Tristan neanche quelle poche ore di riposo risultano rilassanti, ed è proprio lì che il peggio viene a galla. Il protagonista viene continuamente assalito dai ricordi, ma soprattutto dalle sue paure: momenti nostalgici in cui ritorna tra i banchi di scuola, tra i pochi amici che aveva, a parlare degli ultimi giochi e film usciti, si trasformano rapidamente in incubi strazianti in cui viene assalito da versioni distorte di quelli che una volta erano suoi professori.
E il tormento per Tristan continua notte dopo notte, un ciclo infinito in cui avvolto dalle sue più grandi paure, che neanche nella vita reale riesce ad affrontare tanta è la poca considerazione che ha di sè. Si considera ormai un fallito e questo inevitabilmente si ripercuote sulla sua mente. Pian piano, durante il corso delle notte, qualcosa cambierà: Tristan inizierà a vedere degli spiragli di luce nei suoi sogni, e grazie a delle voci misteriose inizierà a lottare contro le sue paure.
Un’entità che si farà chiamare dal nostro protagonista la Guida lo aiuterà dandogli consigli su come lottare contro i mostri onirici che si troverà ad affrontare di notte in notte. Un misterioso idolo di pietra che darà la forza di provare a un Tristan ormai rassegnato alla sconfitta, che però con la forza dell’autodeterminazione riuscirà a superare le sue paure più grandi. Forse…
Il gameplay onirico
L’avventura di si svolgerà nel mondo dei sogni e sarà proprio in questo regno che si svolgerà gran parte del gameplay. Noxia Somnia si presenta come un GDR esplorativo e action, dove ci troveremo ad affrontare mostri man mano più potenti e boss dall’aspetto temibile. All’inizio del gioco avremo a disposizione solo una semplice spada e la nostra fidata torcia, che ci aiuterà in diversi modi durante il gameplay.
Esplorando i vari stage troveremo nuove armi che ci aiuteranno nella lotta per la sopravvivenza, ed essendo in un sogno tali armi saranno molto fantasiose. Una delle prime armi che troveremo sarà un normale righello, che però unito ad oggetti appuntiti risulterà efficace contro i mostri. Sarà infatti molto importante l’aspetto esplorativo del gioco: sempre meglio guardare in ogni stanza e in ogni angolo per essere sicuri di non lasciarsi niente alle spalle.
Ad esempio, nel primo stage ci ritroveremo a dover trovare un modo per aprire delle porte elettroniche chiuse, ed esplorando l’area troveremo un taser che ci servirà, oltre che a stordire i nemici, proprio a elettrificare le porte per aprirle. Continuamente ci troveremo ad affrontare situazioni del genere, in cui il backtracking sarà fondamentale per non lasciare niente al caso e raccogliere tutti gli oggetti importanti e non.
Molto importanti saranno per la nostra sopravvivenza quelle che vengono chiamate “anime“: ovvero gli spiriti di altre persone rimaste bloccate all’interno di un incubo, e che ci garantiranno dei bonus passivi, come una rigenerazione della salute migliore o un danno aumentato, ad esempio. Sparsi per la mappa troveremo anche vari collezionabili, che di daranno alcuni dettagli sull’universo di gioco e sul regno dei sogni in particolare.
Come già detto la torcia ci tornerà molto utile nell’avventura in quanto sarà essenziale non solo per vedere al buio, ovviamente, ma anche per non far impazzire Tristan. Quest’ultimo oltre alla classica barra della vita avrà anche una barra dello stress, che comincerà a riempirsi in caso dovessimo stare al buio o fossimo nelle prossimità di un nemico. Una volta superata una certa soglia di stress, Tristan inizierà a perdere gradualmente salute e l’unico modo per abbassarlo sarà proprio tenere accesa la torcia. Non potremo però tenere sempre la torcia in mano, perché in quel caso non potremo equipaggiare le armi, e quindi non potremo combattere.
Il loop di gameplay inizia però a diventare ripetitivo e il pattern di esplorazione sarà sempre lo stesso: attraversare un’area per poi ripercorrerla a ritroso con i vari oggetti per aprire le porte, risolvere gli enigmi, ecc… Anche i combattimenti sono noiosi a lungo andare, anche se il gioco tende a scoraggiarli: i pattern di attacco dei nemici sono tutti molto simili e anche per quanto riguarda i boss non c’è molta diversità, nonostante magari il design possa vantare un minimo di varietà.
Pixel art e comparto sonoro
Il comparto visivo di Noxia Somnia è altalenante: perché nonostante la pixel art sia eseguita con cura, il design dei mostri e dei boss sia molto carino e le animazioni siano ben fatte, il gioco è davvero troppo scuro. Ovviamente è una cosa che posso capire in un titolo che vuole creare una certa atmosfera, e il gioco ci riesce anche bene, ma spesso dovremo passare in zone in cui quasi non si vedrà nulla a parte il cono di luce della nostra torcia.
Il comparto sonoro è davvero ottimo invece, in particolare il sound design è curato molto: i vari rumori che sentiremo provenire dalla foresta, dai vari corridoi, dalle stanze vicine ci immergeranno in un’ambientazione davvero spettrale. Se il sound design è di tutto rispetto il gioco pecca nel regalare delle musiche memorabili, che sono infatti molto ripetitive e poco presenti. Il titolo manca di un vero e proprio doppiaggio, ma non è un difetto per un gioco in pixel art indipendente, e le voci dei personaggi sono rappresentate da dei suoni tipici dei giochi di questo genere.