Il componente principale che ogni pc gamer tiene in considerazione quando acquista il suo hardware di gioco è senza dubbio la scheda video.
Questo perchè essa è spesso il collo di bottiglia dei requisiti minimi e consigliati dei vari titoli a cui si intende giocare, nel presente, ma sopratutto in prospettiva futura. I pesi massimi che si disputano questa sostanziosa fetta di mercato sono AMD e NVIDIA, universalmente riconosciuti come i migliori produttori di schede grafiche al mondo.
La guerra commerciale tra questi due colossi è in corso dalla fine degli anni ’90, quando l’allora divisione GPU di AMD, acronimo che sta per Advanced Micro Devices, era denominata con il marchio ATI. Un’azienda con molta storia alle spalle: le sue radici che affondano alla fine degli anni ’50.
NVIDIA dal canto suo ha circa la metà degli anni, ma nonostante questo (o forse proprio per questo) per molti è diventato, grazie ai suoi prodotti di eccellente qualità, il campione attuale dell’industria grafica.
Per avere sempre la possibilità di accedere alle ultime uscite, spesso il giocatore è costretto a cospicui investimenti, ogni anno. Ma forse la soluzione potrebbe venire proprio da NVIDIA
Dopo anni di beta testing, nel febbraio di quest’anno è stato finalmente reso disponibile al pubblico (in Nord America ed Europa) l’innovativo servizio di game streaming basato su cloud di NVIDIA , dopo anni di beta. La promessa dell’azienda californiana è quella di garantire a tutti, a prescindere dalla macchina posseduta, la possibilità di giocare senza più preoccuparsi della potenza grafica.
Il futuro del gaming, o almeno di una sua fetta consistente, sarà probabilmente nel cloud.
NVIDIA GeForce Now infatti è in buona compagnia, assieme a PlayStation Now, Project xCloud di Microsoft e Google Stadia: tutti importanti servizi di cloud gaming, con le spalle ben coperte da veri e propri colossi del settore.
Come abbiamo detto, con i giochi in cloud non è più necessario possedere hardware costoso.
Ti servirà però una potente e stabile connessione Internet, sopratutto se intendi sfruttare a pieno le capacità di risoluzione grafica dello streaming. E questo potrebbe essere un problema, per molte aree del nostro paese, affetto da un digital divide cronico.
Un ulteriore vantaggio di giocare in streaming è che ti consente sostanzialmente di giocare su qualsiasi dispositivo.
Occasione che potrebbe essere sfruttata dai fan della mela, spesso bistrattati dal mondo videoludico.
Come funziona
Innanzi tutto bisogna scaricare l’applicativo. A differenza del diretto concorrente Stadia infatti, il quale è utilizzabile direttamente dal browser, GeForceNow prevede un’applicazione dedicata per tipologia di hardware utilizzato: Windows Pc, Mac OS, Nvidia Shield, Chromebook.
Se non si è già clienti NVIDA, bisognerà creare il proprio account. A questo punto ci chiederà che tipologia di abbonamento vogliamo attivare: free o founder.
Vediamoli nel dettaglio:
Piano Free:
- la durata della sessione limitata ad un’ora;
- nessuna limitazione nel numero di sessioni di gioco al giorno;
- accesso standard ai server: può significare alcuni minuti di attesa negli orari di punta quando avviamo il gioco;
- totalmente gratuito.
Piano Founders:
- Durate della sessione estesa;
- Modalità RTX per la migliore qualità grafica;
- Accesso prioritario ai server di gioco, attenuando di molto l’attesa all’avvio del gioco;
- Costo di 5,49 Euro/mese
La dicitura “offerta limitata” sotto il riquadro del piano Founders, lascia intendere che il costo dell’abbonamento potrebbe subire dei rialzi nel tempo.
Bisogna intenderci: l’abbonamento offre solo la possibilità di giocare a titoli già posseduti (tranne nel caso di free to play), i quali devono essere anche abilitati al servizio, e non è una cosa scontata.
La cosa positiva è che la sincronizzazione con gli store è automatica se abbiamo provveduto ad aprirli all’interno della macchina virtuale NVIDIA. La filosofia è: giochi con i tuoi titoli, attraverso i tuoi account.
Giochi disponibili
Nonostante le ultime dichiarazioni da parte di NVIDIA facessero ben sperare per il continuo ampliamento della libreria del suo GeForce Now, si susseguono le notizie di nuovi giochi che scompaiono dal servizio di gaming streaming.
Dopo appena un mese dal lancio ufficialmente, il catalogo si è ridotto sensibilmente a causa dell’abbandono di publisher molto importanti, come Activision, Blizzard, Bethesda e 2K Games.
Ad aprile sono stati ritirati tutti i giochi di Xbox Game Studios, Klei Entertainment, Codemasters e Warner Bros Interactive Entertainment.
L’ultimo ritiro è avvenuto a Luglio, da parte di Bandai Namco.
Le compagnie in questione avevano fornito tutto il loro supporto durante la sperimentazione in Beta, ma hanno richiesto una rinegoziazione degli accordi con il lancio della versione definitiva del servizio.
In attesa che queste controversie si dipanino, NVIDIA incassa il supporto incondizionato di Epic Games.
Queste le parole del CEO Tim Sweeney: “Epic supporta con tutto il cuore GeForce NOW di NVIDIA con Fortnite e i giochi di Epic Games Store partecipanti (incluse le esclusive) e miglioreremo l’integrazione nel corso del tempo. Tra i servizi di streaming maggiori, è il più vicino agli sviluppatori e ai publisher, con zero tasse sui guadagni dei giochi. Le compagnie videoludiche che vogliono far avanzare l’industria dei videogiochi verso uno stato più sano per tutti dovrebbero supportare questo servizio!”.
Conclusioni
Diciamolo subito: siamo ancora allo stadio pionieristico per quanto riguarda il game streaming, ma la strada è quella giusta.
La zero latency è impossibile, anche per le connessioni migliori, quindi non è adatto per un uso competitivo ad alti livelli.
La possibilità di utilizzare shadowplay, direttamente all’interno di GeForce Now, è una chicca che strizza l’occhio sopratutto ai giocatori più social, ed un punto di forza assolutamente da non sottovalutare per tutti gli altri.
Sicuramente il servizio di NVIDIA è più lento e macchinoso nell’utilizzo rispetto all’apripista Stadia, ma l’essere arrivato dopo ha potuto evitare i tanti errori commessi dal rivale. Si può dire che non ci siano grossi bug da segnalare.
Allo stato attuale, è sicuramente un’ottima aggiunta da avere sul proprio desktop, ma la limitatezza del catalogo, nonchè la instabilità dei rapporti con i vari publisher, non ne giustificano ancora un utilizzo primario ed esclusivo.
Ma la nostra fiducia di sicuro si, fosse anche solo per dare, ogni tanto, un po’ di respiro alle nostre vecchie e stanche schede video.