Oceanhorn 2: Knights of the Lost Realm, creato dallo sviluppatore Cornfox, rappresenta un vero e proprio omaggio alla serie di The Legend of Zelda, ma soprattutto al primo capitolo uscito su GameCube, ovvero Wind Waker.
Il titolo, se non lo sapessi, nasce su dispositivi mobili ed è stato per diverso tempo la punta di diamante del servizio Apple Arcade; tuttavia si sa, i videogiochi “veri” si trovano su PC e console, quindi dopo essere approdato su Nintendo Switch è ora il momento di vedere come si comporta il gioco su altre piattaforme, più esose a livello tecnico, come ad esempio PlayStation 5 ovvero la versione da noi provata.
Saranno riusciti i ragazzi di Cornfox a darci un titolo degno di nota sulla console ammiraglia di Sony? Continua nella lettura per scoprirlo.
Hero pensaci tu!
In una notte caratterizzata da un violento temporale, il Maestro Mayfair si trova a doversi prendere cura di un misterioso bambino, il quale gli verrà consegnato dal mago Mesmeroth.
Passano gli anni e il giovane chiamato Hero (ma successivamente scoprirai che il suo nome è Theo) diventa un adulto, giungendo all’Isola degli Esili con l’obiettivo di recuperare un antico baule tenuto sotto chiave, indispensabile per il suo desiderio di divenire un nobile cavaliere.
Una volta tornato nella propria città, Theo continuerà ad allenarsi instancabilmente, affiancato dal suo inseparabile amico robot Gen. La trama si infittisce quando, durante una serie di eventi, Theo incrocia il cammino di Trin, una giovane avventuriera, sopravvissuta allo schianto del suo dirigibile e ora in cerca di aiuto nella città di Theo. La situazione si complica ulteriormente quando un gruppo di misteriosi individui, noti come i Soldati Oscuri, farà irruzione nel villaggio, alla ricerca proprio di Trin.
Costretti a fuggire per salvarsi, Theo, Trin, Maestro Mayfair e Gen intraprendono un pericoloso viaggio verso la Città Bianca. Qui scopriranno che Mesmeroth, l’enigmatico mago che aveva lasciato Theo alle cure di Mayfair, sta segretamente tramando per usurpare il trono e prendere il controllo del regno.
Decisi a sventare i suoi piani malvagi, Theo e i suoi alleati si metteranno alla ricerca dei tre antichi sacri emblemi ovvero i simboli del Sole, della Terra e dell’Oceano. Questi oggetti detengono un potere straordinario e sono l’unico modo per fermare Mesmeroth.
Oceanhorn 2: Knights of the Wind Waker
Per quanto riguarda il gameplay in sé, i riferimenti a Zelda sono palesi, tuttavia, mentre il primo capitolo di Oceanhorn ricordava molto Link to the Past, con una visuale isometrica dall’alto, il sequel abbraccia appieno lo stile di Wind Waker, con una telecamera in 3D, una mappa del mondo piena di oceani da navigare e una moltitudine di oggetti da distruggere (sì, anche i vasi).
Come ti puoi ben aspettare da un titolo che prende a piene mani ispirazione da The Legend of Zelda, il gameplay potrebbe essere riassunto nel classico RPG action, dove in determinati punti sarai chiamato a risolvere enigmi per poter proseguire nella tua avventura.
Il sistema di combattimento è abbastanza semplice, potrai brandire la tua spada in una combo a tre colpi e scegliere se alzare lo scudo per bloccare gli attacchi oppure eseguire una rotolata per schivarli. Anche se c’è una barra di stamina che impedisce di abusare di quest’ultima, in realtà basterà allontanarsi dal nemico per evitare i suoi attacchi per poi ritornare rapidamente a colpirlo nuovamente.
Oltre alla spada, come attacco, potrai utilizzare anche la pistola, la quale sarà caricata a colpi elementali. Pur non essendo assolutamente necessaria, potrà essere molto utile per colpire nemici più distanti oppure volanti.
Un altro tipo di attacco, sarà rappresentato dal rampino il quale ti darà l’opportunità di agganciare qualsiasi nemico, permettendoti di raggiungerlo immediatamente e colpirlo. Purtroppo, il sistema di combattimento non è molto vario, soprattutto nelle strategie per affrontare i nemici, visto che, nella maggior parte dei casi, è possibile evitare lo scontro con gli avversari senza subire nessuna conseguenza. Anche il fatto di non poter mirare automaticamente i nemici con un tasto dedicato, non aiuta un sistema di combattimento abbastanza monotono.
Per fortuna, il gioco si rialza nella risoluzione di enigmi e nell’esplorazione. Gli enigmi sono ben congeniati e vari, mentre le zone visitabili sono molto diversificate e offrono grandi opportunità di esplorazione. Un aspetto del design molto apprezzabile, è il fatto che ogni area ti mostrerà automaticamente quante casse e quanti oggetti collezionabili sono ancora disponibili.
Quindi, quando entrerai in un edificio e vedrai un’icona del forziere accanto alla mappa, capirai subito che ci sarà qualcosa da scoprire e allo stesso modo saprai quando hai raccolto tutto il bottino importante in un’area, senza dover per forza di cose girovagare a vuoto alla ricerca di qualcosa che magari non esiste nemmeno.
Uno degli aspetti più discutibili di tutto Oceanhorn 2, è sicuramente la gestione della barra di stamina. Questa, come potrai ben immaginare, ricorda moltissimo quella di Breath of the Wild, ma al contrario del capolavoro di Nintendo, non sarà possibile aumentarla. Il fatto di non poterla migliorare rende alcune azioni che la consumano praticamente inutili, come ad esempio la corsa e la schivata.
Infatti schivare i colpi nemici con la rotolata consuma stamina, tuttavia questa cosa avrebbe senso se evitare gli attacchi fosse una componente chiave nelle fasi di combattimento (come avviene, ad esempio, in Dark Souls o simili), ma non è così. La maggior parte dei nemici non attacca abbastanza frequentemente da richiedere molte rotolate di fila, quindi in pratica si penalizza il giocatore che vuole avere un approccio alla The Legend of Zelda.
Un altro punto a sfavore di Oceanhorn 2 è sicuramente il fatto di non poter saltare, infatti questa azione potrà essere eseguita solo in punti preimpostati e senza dover premere nessun tasto. Questo tipo di accorgimento può essere azzeccato se il gioco gira su mobile, ma su console e PC un tasto dedicato per un titolo del genere, è quasi un obbligo.
Graficamente gradevole, ma…
Oceanhorn 2 si presenta come un gioco esteticamente piacevole, sebbene con delle imperfezioni nel suo tentativo di emulare lo stile di Zelda. Tuttavia, una volta che ci si avventura nell’ecosistema di giochi per console e PC, il titolo si trova a competere con produzioni ben più solide le quali non si portano dietro la zavorra della natura da titolo mobile.
Quindi se da una parte abbiamo una grafica tutto sommato piacevole, in cui colori molto accesi la fanno da padrone, dal lato animazioni, queste risultano abbastanza legnose. Una cosa del genere in un’opera fatta per smartphone può essere anche accettata, ma su una console che presenta caratteristiche tecniche ben più alte, assolutamente no.
Le musiche sono ok, visto che ad ogni situazione l’accompagnamento musicale sarà azzeccato, tuttavia non raggiungeremo mai l’epicità e i fasti dell’opera a cui si ispira.