Ocean’s Heart lo abbiamo già recensito, è vero, ma solo per la versione uscita per Steam; ti consigliamo di leggerti l’articolo a riguardo, in modo da poter vedere i paragoni che andrò a fare durante tutta la recensione. E, spoiler: il videogioco non cambia così tanto dall’edizione precedentemente provata. Lo sviluppatore, Max Mraz, ha reso Ocean’s Heart adatto per una piattaforma come quella della Nintendo Switch e la pubblicazione è stata resa possibile il 10 febbraio grazie al publisher Nordcurrent Labs.
Il titolo non è ancora in italiano e ciò è un grandissimo peccato, in quanto presenta tantissime altre lingue a disposizione (ben più di dieci). Non preoccuparti, però, perché l’inglese ti darà un grandissimo aiuto e non è neanche così arcaico come si possa immaginare in un RPG. Infatti, il gioco in questione è un action RPG improntato sull’avventura, dove vediamo le gesta della protagonista alla ricerca di una persona speciale.
Sei pronto a tuffarti nuovamente in Ocean’s Heart e tornare in un mondo ispirato completamente da The Legend of Zelda?
Ocean’s Heart ritorna con Tilia e la sua missione
Come hai potuto leggere già all’inizio di questa recensione, Ocean’s Heart prende moltissimi elementi dalla saga di Zelda, specialmente da Link (il protagonista) e il suo abbigliamento in The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il baldo giovane, infatti, indossa dei classici calzoni e una casacca azzurrina con alcuni ricami più chiari, tendenti al celeste. Tilia, la protagonista di Ocean’s Heart, si mostra nuovamente al pubblico con la sua veste azzurrina dai bellissimi ricami dorati. Inoltre la capigliatura bionda non riesce a dare molto spazio all’immaginazione. Sembra essere in tutto e per tutto Link, solo in una veste leggermente diversa. Nonostante ciò, riesce a prendersi la sua fetta d’approvazione.
La missione principale di Tilia è quella di ritrovare il padre scomparso e parte all’avventura in un mondo pieno di misteri, enigmi da risolvere e mostri. Ho spiegato, in qualche riga fa, che effettivamente il gioco ha preso spunto e ispirazione da una delle saghe videoludiche più significative della storia. C’è un grandissimo però, in quanto quella non è stata l’unica; possiamo trovare dei mostri che ricordano quelli presenti in The Witcher, per esempio, e i suoni prodotti dalla giovane quando subisce danno sembrano simili a quelli fatti da Isaac (The Binding of Isaac).
Tutto ciò, però, lo vedremo nel corso del tempo in quanto Tilia inizierà la propria avventura direttamente nella taverna di famiglia. E il coinvolgimento iniziale non è esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un videogioco del genere. Ocean’s Heart parte calmo, nonostante gli obiettivi immediati per mostrare al giocatore i vari comandi da usare per tutta la durata della storia. Dopo un po’, però, inizia a decollare come si deve portando il giocatore a studiare l’equipaggiamento, le armi di Tilia e tutto un comparto tecnico degno di nota.
Una grafica impeccabile, ma non innovativa
Il fattore principale è l’esplorazione e la grafica di Ocean’s Heart verte principalmente su questo, cercando di incentivare l’utente anche visivamente. La pixel art regna sovrana ed è un grandissimo bel vedere, specialmente per chi è appassionato di The Legend of Zelda. Non offre grandissime novità sotto questo aspetto e va bene così; il videogioco non vuole essere competitivo, ma semplicemente sembra voler entrare nel mercato videoludico a piccoli passi creandosi una propria identità. Il titolo dura ben 15 ore e le occasioni per divertirsi sono abbastanza per renderlo un gioco decisamente valido.
Proprio come i combattimenti in tempo reale, che risultano essere estremamente veloci e dinamici, talmente tanto che c’è il rischio concreto di sbagliare la direzione del colpo andando da tutt’altra direzione. Non è un vero e proprio difetto, abbastanza sorpassabile contro i nemici più bassi e diventa abbastanza frustrante contro i mostri di livello più alto. Ad aiutare su questo lato ci saranno un sacco di armi, leggermente diverse da quelle presenti sulla versione per PC, che danno modo di studiare una strategia adatta contro il nemico di turno.
Inoltre, il peso del videogioco su Nintendo Switch è di 310 MB per un prezzo che si aggira attorno ai €14,99. La musica regge benissimo l’avventura che vivrai insieme a Tilia: ben fatta, senza troppi fronzoli o stonante con l’ambientazione di gioco. Non è possibile parlare di doppiaggio dei personaggi, in quanto non ne esiste uno vero e proprio. E, sinceramente, va bene così.
Esplorazione in tutti i sensi
Il punto forte di Ocean’s Heart è proprio l’esplorazione in ogni suo lato; il mondo è da scoprire, nonostante non sia così vasto come possa sembrare, e le armi sono da affinare per raggiungere la forma perfetta. Come per la versione Steam, anche in questo caso partiamo armati solo di spada per poi, successivamente, ampliare il proprio armamentario. Il problema principale di Ocean’s Heart è il fatto che, una volta presi tantissimi item, diventa leggermente complicata la gestione della stessa. Potrebbe essere molto più semplice e meno confusionario, specialmente per chi non è affine a un sistema come questo.
Ocean’s Heart è giocabile su Steam rispettando i seguenti requisiti minimi:
- Sistema operativo: Windows 7 a 64 bit;
- Processore: 1 GHz;
- Memoria: 200 MB di RAM;
- Scheda video: OpenGL 3.0;
- Memoria su disco: 250 MB di spazio disponibile.
Come puoi ben vedere, i requisiti richiesti sono veramente bassi ed è possibile giocarci anche con un computer non di ultima generazione. Ottimo per chi vuole vivere un’avventura tutta in stile Zelda senza dover recuperare console o usare metodi obsoleti. Vorresti connetterti alla community del publisher e ricevere aggiornamenti in tempo reale? Questa è la nostra missione primaria, portando contenuti e novità sul sito di iCrewPlay, ma ti consigliamo di unirti al canale Discord di Nordcurrent Labs.
Il mio pensiero a riguardo
Cosa dire? Il titolo, come già detto in precedenza, non diversifica in altro modo dalla versione per PC e andare a parlare anche delle abilità e le magie che compongono la parte tecnica, personalmente, mi sembra ridondante. Proprio per questo è stato subito consigliato di leggere la prima recensione per avere un quadro decisamente migliore della situazione. Ciò che posso dire è che mi aspettavo un prodotto con aggiunte nuove, miglioramenti qua e là che potevano dare ulteriore giustizia a questa piccola perla. Questo non è avvenuto, in quanto i problemi riscontrati l’anno scorso sono, ancora oggi, presenti. Un grande peccato e spero, con tutto il cuore, in future patch in grado di aggiustare quei piccoli dettagli da renderlo un grandissimo gioco.
Le premesse esistono, ci sono tutte, basta semplicemente limarle a tal punto da renderlo usufruibile non solo per i nostalgici di The Legend of Zelda, ma per tutti i giocatori della community videoludica.