…con un remake spettacolare del celebre gioco che ha per protagonista Abe il Mudokon!
Oddworld: New ‘n’ Tasty! ci ha colpito in positivo, dimostrando come i remake possono non essere solo dei prodotti creati per guadagnare, ma giochi capaci di riavvicinare il passato alle nuove generazioni. Il titolo in questione è una versione completamente rinnovata (da qui New ‘n’ Tasty!) di Oddworld Abe’s Oddysee, platform uscito nel 1997 che ha dato il via alla saga di Abe, e che diventò famoso per la difficoltà di alcuni livelli.
Il gioco
Il titolo è, come la versione originale a cui si ispira, un platform game a scorrimento orizzontale e verticale con molti enigmi e segreti, dai tratti molto difficili, che richiedono molta pazienza e abilità per essere completati. I comandi, rinnovati nel remake, sono abbastanza legnosi e scriptati, e quindi richiedono un calcolo preciso delle distanze piuttosto che dei buoni riflessi. Il gioco, inoltre, dispone di una funzione di salvataggio rapido, molto utile, che vi permette di uscire senza perdere tempo per cercare checkpoints o punti di salvataggio.
La trama
Oddworld: New ‘n’ Tasty! oltre ad essere un ottimo gioco ha anche una trama molto carina. Noi infatti interpreteremo Abe, Mudokon impiegato dell’anno nei Mattatoi Ernia. Abe ama il suo lavoro e adora il cibo prodotto dalla propria azienda, che utilizza carne di altre creature per creare le proprie leccornie. Questo fin quando una sera, mentre Abe pulisce i pavimenti, capita per sbaglio nel mezzo di una riunione tra i dirigenti dei Mattatoi Ernia, in cui Molluck, il presidente della società, presenta ai propri soci l’idea di un nuovo spuntino interamente a base di carne di Mudokon. Abe, rabbrividito dal pensiero di poter essere trasformato in cibo, scappa a gambe levate, allertando però la sicurezza dei Mattatoi. Da qui inizia la nostra fuga, che ci porta alla scelta se diventare il salvatore degli altri Mudokon schiavi o se abbandonarli al proprio destino.
Abe il liberatore
Scegliere di salvare o meno i propri simili, infatti, è un’importante funzionalità del gioco che, oltre a sbloccare achievements, influirà sul finale stesso. Infatti, se riuscirete a liberare un certo numero di Mudokons sbloccherete il good ending, al contrario invece, se non salverete abbastanza schiavi, giocherete il bad ending. Il salvataggio dei Mudokons si effettua attraverso il canto di Abe, che aprirà un portale in cui gli schiavi potranno fuggire. Inoltre, i Mudokon potranno essere comandati con diversi comandi, necessari molte volte per riuscire a farli scappare.
Altro che souls-like!
Parliamo comunque di un gioco che è stato definito come uno dei più difficili della sua epoca, e anche in versione remake rimane tale, sfidandovi a sfruttare al massimo il vostro ingegno per superare livelli apparentemente semplici. Ma la difficoltà non sta tanto nel capire come il livello è strutturato e come va superato, ma nella capacità di riuscire a muovervi in modo preciso in determinati spazi e con determinate tempistiche. Questo però talvolta lo porta ad essere leggermente frustrante, dato che morirete sicuramente più volte per pochi centimetri o pochi secondi a causa della poca fluidità nel comandare Abe.
New ‘n’ Tasty!
Il remake, oltre a migliorare il gioco dal punto di vista grafico e dei comandi (seppur essi siano ancora poco fluidi), aggiunge anche diversi livelli bonus e tantissimi nuovi Mudokon da salvare. Questo ovviamente aumenterà il numero di schiavi da salvare per sbloccare il good ending, ma renderà anche più longevo il gioco per i maniaci del completamento.