È sempre un duro colpo, per un vero appassionato di videogiochi, vedere progetti ambiziosi e promettenti fallire nel loro intento di lasciare un’impronta positiva all’interno del mercato d’appartenenza. Quante volte negli ultimi tempi abbiamo dovuto affrontare la disillusione di chi, dopo aver visto trailer studiati ad hoc e assistito a dichiarazioni di un certo tipo, si è trovato di fronte a un prodotto ben al di sotto delle aspettative, se non addirittura scadente? Fortunatamente viviamo nel bel mezzo dell’era di internet e, nonostante questo abbia anche degli innegabili risvolti negativi, la possibile comunicazione tra appassionati e sviluppatori di videogiochi è ormai una realtà consolidata.
Un contatto di questo tipo ha sicuramente dato più voce a noi consumatori e portato, in più di un’occasione e non soltanto in ambito videoludico, a cambiamenti piuttosto radicali all’interno del mercato. L’opportunità di poter condividere con chiunque il proprio consenso o disaccordo può davvero fare la differenza ai giorni nostri e, come accaduto con il recentissimo caso del film di Sonic (che troverai approfondito in questo articolo), le diffuse lamentele possono talvolta portare a qualcosa di buono. Il legame tra utenza e addetti ai lavori è quindi un fattore non trascurabile quando si parla della resa finale di un determinato titolo; ne è un perfetto esempio l’impegno da parte degli sviluppatori nel ridare onore e vita a titoli come No Man Sky o Destiny 2 che, dopo un iniziale debutto a dir poco deludente, hanno saputo rinascere dalle proprie ceneri come arabe fenici. Un altro gioco che ultimamente ha fatto più volte parlare di sé, quasi sempre in modo negativo, è sicuramente Anthem.
Dopo un burrascoso sviluppo e un’uscita per nulla convincente il titolo BioWare sta tuttora tentando di districarsi fra le mille difficoltà che lo attanagliano. Dall’abbandono del progetto di due figure fondamentali per il supporto post-lancio del titolo (trovi qui un articolo di approfondimento a riguardo) all’enorme ondata di proteste ricevute, Anthem non ha certo navigato in buone acque fino a oggi; nonostante questo però, il GDR d’azione cooperativo pubblicato da Electronic Arts non ne vuole proprio sapere di ammettere il fallimento e sembrerebbe anzi deciso più che mai a rimediare ai propri errori. Le ultime dichiarazioni degli sviluppatori sull’arrivo di una presunta revisione totale del titolo, che troverai analizzate all’interno di questo articolo, fanno sicuramente ben sperare chiunque lo abbia già comprato e, magari, potrebbero portare qualche indeciso a volergli dare una possibilità.
Fortunatamente gli ottimi sconti che caratterizzano questo periodo dell’anno capitano come sempre a fagiolo e Amazon, attraverso una proposta rivolta proprio alla versione PlayStation 4 di Anthem, dona la possibilità di recuperare il gioco a un prezzo davvero basso. Che sia davvero arrivato il momento di farlo nostro?
Prima di lasciarti al suo trailer di lancio, ecco a te il link all’offerta che ti permetterà di fare tuo Anthem a soli €9,99. Il prezzo più basso mai registrato per la versione fisica del titolo.