Capcom e Pasera Resort hanno unito le forze per collaborare su qualcosa che riguarda i videogiochi, ma non un titolo, bensì un cafè a tema Okami, per promuoverne l’uscita su tutte le piattaforme di ottava generazione, quindi PC, PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Switch. Il locale ha aperto a inizio mese e sarà accessibile quasi tutto il mese di agosto, fino a giovedì 29. Ovviamente al suo interno non viene venduto solo cibo ma anche merchandise ufficiale. Ma come funziona?
Quando si entra nel locale si riceve una delle tre tovagliette disponibili in modo randomico, e nel caso si dovessero ordinare dei drink, verrà dato uno dei due set di bicchieri, in più durante la visita è possibile acquistare uno dei dieci badges. Tutto ciò è ovviamente a tema Okami.
Questo non è il primo cafè nato dalla voglia delle software house di promuovere un videogioco, basti pensare allo Square Enix Cafè che aveva come scopo la promozione del loro MMORPG: Final Fantasy XIV, amato dai fan del brand come anche dagli amanti del genere videoludico, i cui pasti avevano le forme degli oggetti utilizzati all’interno del videogioco. Sempre la stessa azienda giapponese ha attuato la stessa strategia per il travagliato capitolo della saga Final Fantasy XV, con i piatti presi direttamente dalle ricette ideate da uno dei compagni del giovane principe Noctis, Ignis.
Rimanendo sempre nel paese del Sol Levante, ma muovendo gli occhi su un’altra azienda videoludica, la Atlus, madre dei J-RPG Persona, ha avuto la stessa idea ma questa volta con una Escape Room, o come l’hanno voluta chiamare: Real Escape Room, ispirata ai castelli di Persona 5 (ovvero i dungeons presenti nel videogioco). In altre parole, gli ospiti di queste stanze hanno un biglietto privato e degli appunti sull’evento del giorno, e una volta sfuggiti al dungeon, possono comprare sia merchandise che cibo.
Ma tornando un attimo a Okami, parliamo un po’ del videgioco uscito originariamente nel 2006 per PlayStation 2 e PlayStation 3. È ambientato nel periodo del Giappone medievale, creando dunque l’opportunità perfetta per unire in modo omogeneo leggende e miti del tempo. Infatti la storia narrata è quella di un mondo caduto nell’oscurità che riuscirà a salvarsi solo con l’ascesa della dea Amaterasu (dalla religione shintoista) nella forma di un lupo bianco con alle spalle un pennello celestiale, capace di compiere miracoli. Il videogioco rende omaggio alla cultura giapponese anche nella sua grafica, in quanto utilizza tecniche di cel-shading per dare l’impressione che il mondo in cui il videogiocatore si andrà a muovere sia un quadro nipponico.
Dovremmo essere coscienti che il mercato videoludico, come tutti i mercati, ha come scopo finale il lucro, l’entrata monetaria, eppure secondo me è anche un modo per far incontrare gli appassionati di un determinato titolo oppure quelli (perché no) di una determinata azienda.