Fin da quando ho memoria ho sempre cercato di esplorare e conoscere il più possibile ciò che mi circondava. Dovevo fare in modo di capire il funzionamento di ogni singolo oggetto, dovevo fare in modo di capire perché qualcosa accade, cos’è che scatena esattamente una certa reazione. Nei videogiochi ho trovato tutto questo: pensiero, ragionamento e logica, oltre che ad azione e mistero.
Uno dei giochi che ha saputo catturarmi di più per via della sua azione, del divertimento che suscitava, dei colori e della frenesia, è stato senz’altro Crash Bash, titolo sviluppato da Eurocom, pubblicato in Europa il 1 dicembre 2000 su PlayStation, nel quale ho saputo ritrovare tutto quello che da piccolo cercavo, sotto diverse sfumature.
Stiamo pur sempre parlando della mente di un bambino che dopo la sua giornata scolastica e i compiti giocava un’oretta alla PlayStation, ma in un modo o in un altro si riusciva a trovare l’angolazione giusta per ogni elemento che il gioco avesse da offrire, sia dalla trama semplice che serviva solo da espediente per introdurre i mini giochi, sia all’azione e ai segreti che le stanze di balzo sembravano nascondere.
In un’atmosfera di relax e divertimento, premiamo insieme il tasto Start e diamo inizio ad una delle pagine di storia videoludica che ha segnato il nome della PlayStation nel cuore di migliaia di bambini.
Una sfida che ha origine dall’alba dei tempi, il bene contro il male: si deciderà tutto in un torneo!
In un luogo non meglio specificato, si trovano le due maschere elementali Aku Aku e Uka Uka, fratelli che fin dall’alba dei tempi combattono tra di loro, al fine di prevalere l’uno sull’altro: è la classica guerra del bene contro il male. All’interno di una piattaforma che richiama il tipico stile maya presente nella saga di Crash Bandicoot su PlayStation, le due maschere discutono sulla loro continua lotta: non può durare all’infinito, la faccenda si deve sistemare una volta per tutte.
Discutendo, le due maschere trovano un accordo: convocare due squadre, una per fazione, le quali si daranno poi sfida a diverse battaglie per decretare il vincitore finale. Aku Aku può convocare solamente Crash Bandicoot e la sorella Coco, al contrario di Uka Uka che riesce a convocare ben sei partecipanti: Dr. Neo Cortex, Dr. N. Brio, Dingodile, Tiny Tiger, Koala Kong e un nuovo personaggio inedito, ovvero Rilla Roo.
Data la disparità delle due squadre, Aku Aku decide di prelevare di comune accordo, due giocatori della squadra opposta, in modo da ristabilire la parità: la selezione ricade su Dingodile e Tiny Tiger. Ora che le squadre sono pronte non resta che darsi battaglia sul campo da gioco e decretare il miglior giocatore del torneo!
Coppe, gemme, cristalli e reliquie: non è solo un party game, ma una vera e propria sfida
Il gioco in se e per se non si presenta unicamente come un titolo pensato per giocare esclusivamente in compagnia, ma anche per restare delle ore in solitaria davanti allo schermo cercando di avanzare di livello in livello attraverso la storia principale, la quale non è per nulla facile da portare al termine.
All’inizio di una nuova avventura potremo scegliere un giocatore facente parte di entrambe le fazioni, ma bada bene: questa scelta avrà ripercussioni sul finale del gioco! Una volte scelto il proprio campione è tempo di scendere in campo: ci ritroveremo in una stanza circolare, la prima Warp Room (in italiano denominata Stanza di balzo), nella quale ritroveremo al suo interno cinque piattaforme, una per ogni livello da affrontare più il boss, più due piattaforme extra, una per salvare i dati di gioco e l’altra per switchare tra le diverse Warp Room disponibili.
Ogni Warp Room ha al suo interno un numero sempre crescente di livelli, comprendenti un tipo diverso di mini gioco per volta, partendo dai 4 disponibili nella prima stanza.
Le categorie di mini giochi disponibili sono 7:
- Cate Crush: forza bruta, i giocatori devono lanciarsi addosso le casse che si possono trovare all’interno del quadrato di gioco. Le casse disponibili possono essere di vario tipo: immancabili le classiche TNT e le Nitro.
- Polar Push: in sella! A cavallo di orsi polari, impegnati su una piattaforma solitamente sospesa o in acqua o nel vuoto, i giocatori devono cercare di disarcionare i loro nemici, facendo cadere al di fuori della piattaforma di gioco i loro avversari.
- Pogo Pandemonium: mini gioco a punti in cui bisogna, saltando su un pogo o su delle molle, colorare più caselle possibili al fine di creare una catena di punti sempre più crescente. Si possono ostacolare gli avversari con dei piccoli missili che cadono di tanto in tanto all’interno dell’area di gioco, stordendoli per 2-3 secondi, oppure si può incrementare la propria velocità d’azione utilizzando un bonus particolare, un paio di scarpette rosse, le quali una volta prese ci daranno una velocità di movimento maggiore, permettendoci dunque di mettere a segno più punti in minor tempo.
- Ballistix: i giocatori si ritroveranno all’interno di una navicella, posta ognuna ad un’estremità diversa del quadrato di gioco. Di spalla alle navicelle ci sarà uno spazio vuoto adibito a “porta da calcio”: lo scopo del gioco è quello di segnare più punti possibile agli avversari, prima che qualcun altro possa mettere a segno dei gol nella nostra porta. Ogni giocatore avrà un numero prestabilito di gol che potrà subire (il numero varia da livello a livello, nella prima Warp Room è 15): chi arriva per prima a zero sarà eliminato dalla partita, e così a oltranza finché non rimarrà un solo giocatore in campo, il vincitore della manche.
- Tank Wars: un’avvincente battaglia su piccoli carri armati. In un livello organizzato a mo di labirinto, i giocatori devono spararsi a colpi di cannone finché non rimarrà un solo giocatore in campo. Le armi a disposizione non sono solo le cannonate (di tipo diverso in base al personaggio selezionato), ma ci sono anche delle mine, le quali una volta piazzate sul terreno di gioco, dopo una manciata di secondi, esploderanno, colpendo l’area circostante, col raggio che si protrarrà nelle nelle direzioni in prossimità della mina stessa.
- Crash Dash: una corsa su kart volanti. Le regole sono semplici: il primo che completa un certo numero di giri prestabilito vince! Si gareggia sempre su un circuito circolare molto piccolo, ma ricco di insidie. Si possono nuovamente utilizzare i missili per far sbandare gli avversari o spingerli col proprio kart fuori percorso utilizzando il turbo a propria disposizione, acquisibile attraverso dei Frutti Wumpa sparsi sull’intero tracciato. Piccolo precursore di Crash Team Racing?
- Medieval Mahyem: un semplice gioco a punti ambientato nel Medioevo.
All’interno di ogni livello sarà possibile ottenere diversi di tipi di trofei, utili per ottenere il pass necessario ad affrontare i boss delle diverse Warp Room:
- Coppa: trofeo basilare. Si può ottenere vincendo 3 manche all’interno di una singola partita.
- Gemma verde: trofeo un po’ più complicato. Viene conferito a chi riesce a vincere una manche nel tempo prestabilito, in genere pochi secondi.
- Cristallo viola: trofeo abbastanza difficile da ottenere. Per sbloccarlo occorrerà vincere una manche con regole speciali: in genere consistono in svantaggi vari o nemici dalla difficoltà molto più elevata del normale.
- Reliquia d’oro: trofeo difficile da ottenere. Per ottenerlo bisognerà vincere due volte di fila in un livello contro i “Campioni dell’arena”, ovvero dei giocatori molto forti in quello specifico livello, che sapranno metterci in difficoltà numerose volte dandoci un bel po’ di filo da torcere..
- Reliquia di platino: trofeo molto difficile da ottenere. Per ottenerlo bisognerà battere tre volte di fila i ” Campioni dell’arena”.
Un gameplay immediato e fresco: Crash Bash fluido come pochi
Risulta davvero sorprendente come Crash Bash riesca a far divertire ancora oggi, a distanza di più di vent’anni. Ogni livello è veloce da apprendere: ci vorrà relativamente molto poco per imparare alla perfezione i comandi di una singola categoria di mini gioco. Se intendiamo padroneggiare una specifica arena di gioco basterà mettersi d’impegno per qualche oretta per riuscire ad essere discretamente bravi e riuscire ad affrontare le sfide più difficili.
All’inizio di ogni mini gioco verranno spiegati brevemente, attraverso 4-5 finestre di dialogo, i comandi, vari bonus da prendere in game e le regole generali del mini gioco in questione. Crash Bash mira principalmente sull’impatto immediato che ha il giocatore non appena si ritroverà in battaglia. Una sfida frizzante che può essere superata mettendoci un po’ di tecnica e energia. Una sfida in cui davvero tutti possono essere partecipi.
I comandi di ogni mini gioco risulteranno immediati, creando poca difficoltà al giocatore in questione. L’unica difficoltà può essere legata alla categoria del mini gioco o alla prestazione dei nemici, che certe volte può risultare scomoda come una spina nel fianco. Personalmente, ho sempre trovato un po’ di difficoltà nel livello N. Ballism, della categoria Ballistix.
Al centro del livello come ostacolo principale comparirà N. Gin, che getterà completamente a caso delle palline nella direzione di qualsiasi giocatore. Questa difficoltà, unita ad esempio alla bravura dei Campioni dell’Arena, mi diede tempo fa della vera e propria frustrazione, passando ore e ore su un livello apparentemente facile, ma praticamente un inferno.
Aneddoti e curiosità: I Simpson in Crash Bash!?
Crash Bash ha fatto parlare di se anche per via di un particolare easter egg. Se hai una copia originale di Spyro: Year of the Dragon (anche digitale, giocabile su PSP e PlayStation 3), potrai provare con mano tua questo simpatico trucchetto. Al momento della schermata iniziale, quella dove Spyro posa dinanzi al giocatore, premi nel seguente ordine i tasti: L1 + R1 (tenere premuto) e quadrato.
Immediatamente la schermata di gioco cambierà, portandoci ad una versione demo di Crash Bash, utilizzabile, con tutti i livelli disponibili (boss inclusi!). Non appena riusciremo ad accedere alla demo, nella Warp Room troveremo soltanto tre livelli accessibili, con altre due piattaforme che portano ad altrettanti livelli, non attualmente disponibili.
Per poter giocare tutti i livelli non serve altro che premere Start ed attivare i cheat, selezionando la dicitura “Cheat Mode” all’interno del menù di pausa stesso. A questo punto non basterà altro che selezionare tutti i livelli disponibili attraverso la dicitura “Level Selector“. Basterà a questo punto selezionare il livello Big Bad Fox, ovvero il livello boss della terza Warp Room, dove i principali antagonisti saranno Komodo Joe e Komodo Moe. Non appena partirà la battaglia, basterà semplicemente spostare lo sguardo in alto a destra e troveremo, al posto delle immagini dei due boss, due immagini di Bart e Homer Simpson, utilizzate come rimpiazzo momentaneo!
8+1 personaggi: Fake Crash è il personaggio segreto!
Sapevi che oltre agli 8 personaggi disponibili è possibile anche sbloccarne uno bonus? Stiamo parlando di Fake Crash, contro parte maligna del nostro marsupiale arancione. Tutto ciò che si dovrà fare sarà premere in contemporanea la seguente combinazione di tasti alla schermata di selezione personaggio: R1 + R2 + sinistra + giù.
Una volta fatto ciò troveremo l’icona di Fake Crash, su sfondo bianco: non apparterrà a nessuna fazione, ne del bene, ne del male. Come? Non hai sbloccato Fake Crash pur seguendo la procedura alla perfezione? Beh. è tutto normale: Fake Crash è disponibile unicamente in Crash Bandicoot Carnival, versione giapponese del titolo in questione!
Un ricordo d’infanzia che non morirà mai: Crash Bash ha scritto un’importante storia su PlayStation che nessuno potrà mai dimenticare
Crash Bash ha scritto un’importante pagina nel grande libro delle console Sony. Un party game che non si limita unicamente al giocare e basta, ma che si concentra sullo sviluppo delle abilità del giocatore in se, in un’aria di gran festa che ancora oggi riesce a rievocare le emozioni provate quel 1 dicembre 2000. Crash Bandicoot è stata la mascotte Sony per tanti anni, trovando in questo gioco non una consacrazione, ma uno sviluppo ed un’evoluzione del brand stesso, il quale va via via discostandosi per un attimo dal “semplice” platform, vergendo sul party game, come nel caso di Crash Bash, e sul racing game spostando lo sguardo su Crash Team Racing.