Sono ormai passati più di 20 anni da quando Super Smash Bros. Melee ha debuttato sul leggendario Nintendo GameCube e la sua storia non è come tutte le altre. Partito come un sequel che aveva tutto da provare per poi diventare uno dei fighting game più famosi e longevi di sempre.
Il successo inaspettato del primo capitolo, Masahiro Sakurai alla guida del progetto e un nuovo hardware su cui esprimersi hanno fatto schizzare alle stelle le aspettative dei fan. Tuttavia, nonostante questo fardello importante sulle spalle, il titolo ha sorpassato di gran lunga il predecessore diventando il gioco più venduto di sempre sulla console nipponica.
L’attenzione ai dettagli fa la differenza
Come avrai ben capito da questa piccola introduzione ci troviamo davanti a un prodotto di ineccepibile qualità a netto di alcune incertezze tecniche che ha fatto innamorare milioni di persone. Di fatto ciò che ha segnato il successo clamoroso di questo progetto è stata la rifinitura impeccabile del gameplay che a 20 anni di distanza riesce ancora a entusiasmare come nel lontano 2001.
Un roster vario ma non troppo corposo da essere sbilanciato, la possibilità di essere adatto sia ai casual gamer sia al gaming competitivo e un numero di mosse e combo praticamente infinito sono solo alcuni dei punti di forza dell’opera targata HAL Laboratory.
Super Smash Bros. Melee ha migliorato in ogni aspetto il capitolo originale della serie e senza mezzi termini ha segnato un netto passo in avanti a livello sia grafico che per quanto riguarda le meccaniche, ma non solo. Di fatto il fighting game è riuscito a sfruttare appieno le caratteristiche del nuovo hardware grazie anche all’implementazione di un nuovo controller davvero peculiare che con il tempo è diventato un cimelio della storia del videogioco.
Super Smash Bros. Melee è come il buon vino
L’uscita di un OBG dedicato al secondo capitolo della serie di picchiaduro targata Nintendo non è casuale in quanto solo qualche giorno fa, a più di 20 anni dal debutto del gioco, si è svolto il più grande torneo di Super Smash Bros. Melee nella storia.
Organizzato dal popolarissimo streamer Ludwig (che ha iniziato la sua carriera proprio come commentatore di tornei di Super Smash Bros. Melee), la competizione ha raccolto i migliori talenti della scena competitiva statunitense. Infatti alcuni giocatori del calibro di Zain, Mang0 e Hungrybox si sono dati battaglia per conquistare il generosissimo montepremi totale di 30.000 $.
Questo è solo uno dei tanti esempi che fanno capire quanto questo progetto non solo abbia retto il peso degli anni, ma anzi, che sia riuscito a crescere creandosi una community di appassionati che a distanza di due decadi sono ancora fan come se fosse il day one.
Un traguardo del genere è raggiungibile solo da quei prodotti che hanno un’evidente marcia in più rispetto alla concorrenza, infatti i videogiochi che hanno mantenuto una scena competitiva così fervida per così tanto tempo si possono contare sulle dita delle mani.
L’opera nata dalla geniale mente di Masahiro Sakurai e sviluppata in solamente 13 mesi si è guadagnata un amore incondizionato da parte dei fan tuttavia c’è ancora piccolo elemento da prendere in considerazione quando si parla del successo sul lungo termine del titolo.
Il futuro di Super Smash Bros. Melee è online
Come detto poco sopra il titolo per più di 20 anni ha mantenuto intatta e attiva una community in continua crescita composta sia da veterani storici, che da nuove promesse che muovono i primi passi all’interno del fighting game. Questo per la gran parte è stato possibile grazie all’elevatissima qualità del prodotto, ma complice la pandemia globale e un costo sempre più elevato per gli hardware retrò continuare solo con la componente LAN stava diventando quasi impossibile. Fortunatamente però esistono mod e programmi in grado di creare un vero e proprio multiplayer online e di poter sfidare persone provenienti da tutto il mondo con un matchmaking rudimentale ma ben funzionante.
Questa feature ha permesso a tutti di provare con mano il titolo e di contribuire all’espansione di un fan base già enorme, questo grazie anche alla pubblicità di tutti i grandi giocatori che non solo competono nei tornei ma che durante i periodi privi di competizioni ufficiali trasmettono in streaming le loro partite.
Super Smash Bros. Melee l’highlander
Questo era il nostro OBG, una breve storia del fighting game che da due decadi non accenna a mollare di un millimetro e di cosa gli ha permesso di entrare di diritto nella discussione sui migliori picchiaduro di sempre. Nonostante la veneranda età il futuro del titolo è più roseo che mai e non vediamo l’ora che ci sorprenda nuovamente.