Dopo la recente acquisizione di Activision da parte di Microsoft, in molti hanno fatto l’appello di tutti i brand passati in mano alla casa di Redmond. Fra questi, devo ammettere, che sono rimasto piuttosto colpito nel trovare una vecchia perla ormai dimenticata dal grande pubblico: Guitar Hero.
Un brand caduto in disgrazia per via dell’ultimo fallimentare capitolo, Guitar Hero Live. Un gioco però, che insieme a Rock Band, non ho mai dimenticato. Per questo oggi voglio parlarti di Guitar Hero 3, forse non il miglior capitolo della serie, ma di sicuro quello che ho amato e giocato di più.
Il gioco sviluppato da Neversoft e pubblicato da Activision, fu rilasciato nell’ottobre 2007 in tutto il mondo per PlayStation 2, PlayStation 3, Wii e Xbox 360. Fu proprio su quest’ultima console che lo provai, a casa di mio cugino. Rimasi letteralmente folgorato dal gioco, forse per via del fatto che si utilizzasse una chitarra, forse per via del fatto che mio cugino, avendone due, mi fece provare l’esperienza co-op più bella che avessi mai provato fino a quel momento.
In ogni caso, ricordo come fossero ieri interi pomeriggi passati a casa a strimpellare come fossimo due invasati, per il dispiacere dei miei zii. Fu così che colsi la palla al volo e avendo anche io un Xbox 360, convinsi i miei genitori a regalarmi il gioco con annessa chitarra per natale. Inutile dirti come, nonostante conoscessi già a memoria tutte le canzoni, macinai ore e ore di gioco nel tentativo di raggiungere più perfect score nelle canzoni a difficoltà esperto. Anche solo per lanciare un guanto di sfida a mio cugino e mostrargli di essere diventato più bravo di lui.
Un gameplay ben rodato, con qualche aggiunta di spessore
Il gameplay di Guitar Hero 3 è per la maggior parte identico a quello dei titoli che lo precedono. Per farla molto breve, dovrai semplicemente premere i pulsanti della chitarra a tempo con quelli che ti verranno indicati su schermo, con tanto di moltiplicatore del punteggio che va ad aumentare facendo una serie di note corrette.
Esistono quattro difficoltà che ti aiutano di solito a prendere confidenza con il gamplay: facile, medio, difficile e esperto. Fino alla difficoltà difficile andranno a inserirsi progressivamente sempre più tasti, 3 in facile, 4 in medio, 5 a difficile e ad esperto le cose si faranno semplicemente più ardue…molto, molto più ardue!
L’obiettivo di qualsiasi giocatore è quello di finire tutte le canzoni senza arrivare a game over, quello di ogni vero appassionato è tentare il perfect score per tutte le canzoni a esperto. Un’impresa che sulle tracce più difficili si rivela davvero leggendaria!
Il multiplayer
In Guitar Hero 3 era stato posto l’accento sul comparto multiplayer, che vantava ben 3 modalità giocabili in co-op locale e persino online su PlayStation 3 e Xbox 360:
- La modalità sfida che prevedeva una breve sfida fra due giocatori, su sezioni diverse di una stessa canzone. Impossibili da fallire, vinceva semplicemente chi faceva più punti
- La modalità sfida pro aveva le stesse regole della sfida normale, ma dovevi suonare l’intera canzone.
- La modalità battaglia era forse quella in grado di far più infiammare gli animi. Lo Star Power (una particolare potenziamento che ti permetteva di aumentare temporaneamente il moltiplicatore) veniva sostituito con il battle-power. Una volta caricatasi l’apposita barra, era possibile ostacolare il nostro avversario con questo attacco, che andava a rendere più difficile una sezione della canzone avversaria!
Il singleplayer
Oltre alla modalità battaglia, Guitar Hero 3 vantava una novità piuttosto corposa, la carriera aveva una vera e proprio storia. Anche se, in tutta onestà, devo ammettere che questa “trama” era un tripudio di banalità pazzesca e la ricordo davvero a malapena. L’unica parte che rendeva il tutto un pizzico più entusiasmante erano le Guitar Battle, vere e proprie boss fight che consistevano in scontri con gli avatar di chitarristi reali, come Slash dei Guns N’ Roses. Una delle cose migliori di Guitar Hero 3 era però la possibilità di giocare questa campagna in co-op locale, relegando il secondo giocatore al basso o alla chitarra acustica.
Una volta finita la campagna e sbloccate tutte le canzoni, è il momento di lanciarsi nella modalità gioco veloce, la vera anima arcade del gioco. Tale modalità permette di scegliere liberamente il brano che si vuole suonare, con tanto di leaderboard dedicata a ogni diversa difficoltà. Probabilmente è, come dicevo poco sopra, il vero endgame del gioco per chi è rimasto folgorato dal gioco e non ne vuole sapere di smettere di macinare punteggi sempre più alti!
Bisogna poi ricordare che Guitar Hero 3: Legends of Rock dispone di un grande numero di brani giocabili, per la bellezza di ben 73 tracce. Un numero davvero mostruoso.
Spero presto, in cuor mio, di vedere un nuovo Guitar Hero al più presto: Microsoft, facci questo regalo!