Eccoti qua, ben trovato ad un nuovo episodio della rubrica Old But Gold, se ci conosci sai bene cosa stia per succedere, ma nel caso tu sia nuovo ti avverto, prepara dei fazzoletti perché le cose stanno per farsi davvero sentimentali.
Bene, oggi voglio parlarti di quello che probabilmente è uno dei migliori RPG a tema Dragon Ball che siano mai stati prodotti: The Legacy of Goku 2. Non ne hai mai sentito parlare? Allora mettiti comodo perché sei nel posto giusto.
Correva l’anno 2003 ed io ero un piccolo bambino di 6 anni che aveva da poco ricevuto in regalo il suo Game Boy Advance quando andando in giro a fare compere con mio padre, come ogni volta mi misi a fissare l’enorme scaffale pieno di videogiochi nel reparto elettronica.
Chissene importa dei titoli, a me piacevano le copertine, e quindi me ne stavo lì a guardarle tutte cercando di capire quali mirabolanti avventure si celassero dentro ognuna di quelle scatole colorate. Ad un certo punto rimasi folgorato, su una di quelle scatole di un blu sgargiante, c’era proprio lui, l’idolo di tutti i miei pomeriggi: Goku.
Un RPG di Dragon Ball come nessun altro
Se anche tu sei uno di quei ragazzini vissuti nel piuttosto ampio lasso di tempo che va dagli anni ’90 fino a circa il 2010 allora molto probabilmente, sarai stato e forse sei ancora un appassionato delle avventure del coraggioso Sayan cresciuto sulla terra e la mia introduzione deve averti smosso qualcosa.
Il titolo di cui ti sto parlando oggi è a mio avviso una piccola perla che un vero estimatore dell’opera di Akira Toriyama dovrebbe conoscere.
La trama prende in considerazione la cosiddetta saga degli androidi, ossia tutto ciò che va dalla fine della saga di Freezer (narrata nel prequel The Legacy of Goku), fino alla sconfitta del malvagio Cell e la narrazione delle vicende prende il via nel terribile futuro di Trunks dove assistiamo alla fine del valoroso Gohan per mano di C-17 e C-18.
Da questa triste premessa, il racconto viene spostato di nuovo sul piano dei nostri eroi nella canonica serie di vicende che oramai tutti quanti abbiamo imparato a conoscere.
Raccontare la trama di un’opera leggendaria ovviamente non è il mio compito, quindi lascia che ti parli di quanto il gameplay di questo titolo sia stratificato, tanto da poter essere facilmente considerato la fonte di ispirazione del ben più recente Dragon Ball Z: Kakarot.
Il futuro della terra è nelle tue mani in The Legacy of Goku 2
Nel titolo avrai la possibilità di controllare molti personaggi con le loro iconiche trasformazioni, per la precisione:
- Goku (Base, Super Sayan)
- Vegeta (Base, Super Sayan)
- Trunks del futuro (Base, Super Sayan)
- Gohan (Base, Super Sayan e Super Sayan 2)
- Piccolo (Base, Super Namecciano)
- Mr. Satan (Sbloccabile dopo la fine del gioco)
Ognuno di loro sarà disponibile in differenti versioni e stili a seconda del momento della narrazione. Il sistema di progressione è quanto più caratterizza The Legacy of Goku 2 come un videogioco di ruolo e a mio avviso uno dei punti forti del titolo.
Infatti i vari combattenti saranno caratterizzati da 3 valori: Forza, Potenza e Resistenza che andranno ad influire rispettivamente sull’attacco fisico, i colpi dell’aura e le difese dei nostri eroi. Inoltre è presente un livello del personaggio e ovviamente dei punti esperienza da accumulare nel corso del gioco nel vecchio e caro metodo: tirando mazzate ad ogni nemico.
Esplorazione e progressione degni dei titoli attuali
Il gioco distribuito da Bandai Namco e Infogames ti permetterà di viaggiare per un mondo di gioco diviso in varie mappe con tutti i diversi personaggi che potrai sostituire ad ogni punto di salvataggio (tranne nei momenti più salienti della storia o se non si è ancora sbloccato un determinato combattente). Lasciando a te la scelta tra proseguire nella storia o volare per il mondo in cerca di cose da fare.
L’esplorazione non procederà in maniera lineare, infatti sarà necessario tornare più volte in posti già visitati per via di boss troppo difficili da affrontare a livelli molto bassi o speciali porte accessibili soltanto al raggiungimento di un certo livello con un determinato combattente.
Girovagando potrai dedicarti alla ricerca di svariate capsule di potenziamento per incrementare le tue statistiche oppure al ritrovamento delle fantomatiche sette sfere del drago in grado di esaudire qualsiasi desiderio.
Questa componente del titolo si accompagna a numerose quest secondarie da svolgere per tutto il mondo di di The Legacy of Goku 2, come aiutare dei namecciani dispersi o salvare dei poveri innocenti attaccati dai droni del malvagio Red Ribbon.
Proseguendo nella storia o aumentando il livello dei personaggi essi otterranno diverse mosse che potranno essere usate in battaglia, ognuna di loro con la propria caratteristica peculiare in grado di differenziare e stratificare un combat system di per sé semplice.
In The Legacy of Goku 2 ad esempio, Gohan disporrà di un colpo per raggiungere dei nemici dietro a degli ostacoli mentre Vegeta potrà attaccare bersagli multipli grazie ad un raggio di energia diffuso.
Quello che però, a mio avviso, rende The Legacy of Goku 2 una vera chicca nel suo genere è la narrazione degli eventi. Al di la della storia canonica sono presenti numerosi dialoghi ed interazioni inedite tra i personaggi che ci permettono di comprendere in maggiormente il loro modo di ragionare e la loro personalità, in un modo che nemmeno i fumetti e la serie televisiva sono riusciti a fare.
Vediamo infatti Gohan alle prese con i problemi quitidiani dei cittadini della Città dell’Ovest (sede della Capsule Corporation di Bulma) oppure Vegeta e Piccolo cercare goffamente di atteggiarsi a braccianti agricoli per aiutare i contadini delle remote valli del monte Paozu.
Ultimo ma non meno importante è il nostalgico comparto sonoro, sebbene i suoni dei colpi e delle interazioni con l’ambiente siano tipici della console portatile di casa Nintendo, a fare la differenza sono a mio avviso le stupende musiche di gioco a 8 bit, in grado di rendere l’ambiente più vivo che mai e riuscendo nel compito di esaltare ogni situazione dal combattimento più estremo a momenti di calma e riflessione.
Inoltre tra le molte presenti all’interno di Dragon Ball Z The Legacy of Goku 2 possiamo trovare alucne OST tratte direttamente dalla leggendaria serie animata.
Il racconto della storia dell’eroe Sayan su GameBoy non si è fermato qui, infatti la storia prosegue con il mio avviso molto meno entusisasmente Dragon Ball Z Buu’s Fury uscito l’anno successivo. Un terzo capitolo che non aggiunge nulla al suo predecessore tranne il raccontare una nuova porzione della storia.
In conclusione sono sicuro che dopo il mio sproloquio avrai sicuramente voglia di recuperare questa piccola perla incompresa del mondo videoludico e se riuscirai a giocarla ti renderai certamente conto di come questo titolo sia ancora incredibilmente attuale se rapportato ai suoi numerosi discendenti che, seppur con alle spalle il supporto pubblicitario, cui questo titolo non ha mai goduto, non sono riusciti nel loro intento.
In cuor mio spero che con l’avvento del tanto discusso sistema di emulazione per GameBoy Advance su Nintendo Switch, titoli come Dragon Ball Z The Legacy of Goku 2 possano godere di un nuovo splendore arrivando fino a tutti quei giocatori, amanti dell’opera, che non hanno mai avuto modo di provarlo con le loro mani.