Dragon Quest VIII è probabilmente uno dei miei classici Square Enix preferiti, perciò preparati perché oggi il treno dei ricordi è destinato a percorrere un lungo viaggio, ti consiglio di scegliere un posto laterale con di fianco il finestrino perché il paesaggio si prospetta fantastico in quanto siamo di fronte a un titolo davvero leggendario!
Senza ulteriore indugio perciò, iniziamo subito questo consueto appuntamento con la nostra rubrica Old But Gold!
Dragon Quest VIII, un classico indimenticabile
Con la serie Dragon Quest in linea generale si va sempre sul sicuro, nella maggior parte dei casi si tratta di portare a casa titoli che sai già a priori che ti divertiranno e terranno incollato allo schermo senza tregua. Nello specifico però, pensare oggi a un particolare capitolo della saga mi scalda particolarmente il cuore.
Correva l’anno 2006 quando in Europa sugli scaffali dei negozi addetti ai videogiochi, cominciavano a spuntare copie di Dragon Quest VIII: L’odissea del re maledetto. Personalmente fu proprio in uno di quegli scaffali che riuscii per la prima volta a mettere mano sul titolo e appena avviato, mi resi subito conto di che perla avevo tra le mani!
Tra principesse e maledizioni, un mondo che ti cattura
Ormai lo sappiamo tutti che uno dei punti forti di Square Enix è la trama e con questo Dragon Quest VIII anche all’epoca l’azienda non si smentì. Uno scettro misterioso, un castello ormai abbandonato e afflitto da una maledizione potentissima, un re diventato rospo e una principessa trasformata in cavallo sono soltanto alcune delle premesse che rendono l’avventura che dovrai affrontare un vero e proprio pezzo da 90.
La bellezza di Dragon Quest VIII non è pero data solo dalla trama che gli sviluppatori ci hanno piazzato davanti, ma anche dalla facilità con cui si riesce a empatizzare con i propri compagni di viaggio, tanto che ricordo ancora le ore passate a giocare nella speranza di spezzare la maledizione che affligge i personaggi.
Sono senza dubbio ricordi che mi porterò sempre nel cuore, addolciti ancora di più dalla mia fedele PlayStation 2 che ancora oggi conservo con orgoglio.
Difficile ma mai frustrante!
Dragon Quest VIII è un RPG e come da tradizione, Square Enix non rende mai le cose semplici ai player. Il titolo in questione non fa nessuna eccezione e tra caverne segrete e mostri sempre più potenti non dedicare abbastanza attenzione nel potenziamento della tua squadra può comportare infinite morti.
I ricordi sono ancora vivi e limpidi quasi fossero risalenti a ieri. Dragon Quest VIII mi ha tenuto incollato allo schermo per infinite ore, soprattutto nelle fasi finali in cui armato fino ai denti ogni singola scelta sbagliata poteva comportare un game over decisivo.
Ironicamente, anche la difficoltà presente in Dragon Quest VIII può essere considerata come un grande punto di forza, in quanto la continua ricerca della strategia migliore per sconfiggere un boss può divertire non poco. Nel mio caso, ricordo ancora bene sui banchi di scuola lo scambio d’idee e strategie tra compagni di classe nella speranza di arrivare a casa e riuscire a battere Dhoulmagus senza troppe perdite.
Dei personaggi che mi porterò nel cuore
Cioè che ha reso Dragon Quest VIII ancora più memorabile, sono senza dubbio i personaggi con cui avrai a che fare. Ognuno di essi avrà una propria storia e dei propri motivi per seguirti durante il tuo viaggio nel tentativo di sconfiggere un potente demone e distruggere la maledizione che affligge il tuo popolo.
Non voglio entrare troppo nello specifico nel caso tu non abbia ancora messo mani sul titolo, ma che io ripensi a Jessica Angelo o Yangus i tre componenti di squadra principali, non ho che bei ricordi legati a essi.
Inoltre, nel corso della tua avventura, la principessa Medea che purtroppo è stata trasformata in un cavallo, ti comparirà in sogno e ti parlerà delle sue preoccupazioni e della sua storia. Si tratta di momenti molto belli che rappresentano la ciliegina nella torta di questa magica avventura.
Insomma, questa volta non posso che chiudere consigliandoti di correre ad accaparrarti una copia di Dragon Quest VIII e gustartelo secondo dopo secondo, perché non solo è stato capace di costruirsi un posto speciale nel mio cuore, ma anche di appassionarmi ancora di più nei confronti di una saga che ancora oggi ha moltissimo da raccontare!