Gli anni 90′… sede di indimenticabili pomeriggi e ricordi, quest’epoca ha segnato lo sviluppo videoludico grazie alla nascita di numerosi titoli, primo fra tutti l’indimenticabile capolavoro di John Romero, DOOM. Considerato come il papà del genere FPS, DOOM è stato, ed è ancora oggi, uno dei titoli più apprezzati e acclamati, grazie al notevole impatto e innovazione che ai tempi riuscì a portare ai videogiocatori.
Sangue, budella, interiora sparse, spari, tante armi e livelli labirintici: tutto questo era, ed è, il titolo sviluppato da John Romero che, all’epoca, guadagnò addirittura il titolo di “videogioco più cruento di tutti i tempi”.
DOOM: violenza spaziale al servizio di zombie e demoni!
Mandato su Marte per aver disobbedito al suo superiore, Flynn Taggart, o comunemente conosciuto come Doomguy, è il protagonista dietro fucili a canne mozze e motoseghe presente all’interno del titolo di John Romero. Flynn è stato mandato su Marte non solo per punizione, ma anche per indagare su delle misteriose creature apparse sui due satelliti del pianeta rosso, Fobos e Deimos, per conto della U.A.C. (Union Aerospace Corporation).
Il personale della U.A.C. è stato misteriosamente trucidato, martoriato e trasformato in zombie, mentre le basi militari presenti sono state prese d’assalto da misteriosi esseri demoniaci: qui è da dove ha inizio la lunga storia di DOOM.
Il gameplay si sviluppa in modo decisamente semplice: correre, sparare e via verso la salvezza. Sviluppato su innumerevoli console, reso disponibile praticamente ovunque nel corso di tre decenni, DOOM ha sempre disposto di una semplicità nei comandi a dir poco intuitiva: una freccia direzionale per spostarsi, il più delle volte dei tasti dorsali per muoversi lateralmente o cambiare arma, e il generale “tasto X” per interagire e aprire eventuali porte o passaggi.
All’interno dei livelli sarà possibile ottenere vari oggetti, ognuno dei quali con un diverso scopo o funzione: si spazia dalle armature che danno una protezione aggiuntiva al giocatore, alle boccette di pozioni che aumentano la salute oltre il 100%, fino ad arrivare a veri e propri strumenti quasi indispensabili come occhiali per vedere in zone poco illuminate, mappe digitali che rivelano il livello per intero per potersi così orientare meglio fino a delle speciali sfere che rendono invisibile il protagonista agli occhi dei nemici.
Questi oggetti di vario tipo e utilizzo sono posizionati più o meno strategicamente, in bella vista oppure in stanze segrete. Le stanze segrete sono uno degli “effetti speciali” di DOOM: si tratte di aree più o meno grandi al cui interno sono presenti particolari passaggi, strumenti o addirittura uscite che portano a livelli altrimenti irraggiungibili. Sono una vera e propria spina nel fianco da trovare, ma i giocatori più curiosi e smanettoni avranno di che gioire dopo aver speso tanto tempo bazzicando a destra e sinistra!
Una menzione speciale la merita soprattutto un passaggio segreto in DOOM II, al cui interno si potrà trovare un boss finale segreto decisamente particolare: John Romero in persona!
Grafica e sonoro: un comparto tecnico tutto artigianale!
Grafica e sonoro sono degli aspetti fondamentali in un videogioco: all’epoca non si disponeva di attrezzature all’avanguardia come oggi, quindi si sfruttava al meglio ciò che la tecnologia proponeva, ma il lavoro fatto su DOOM può essere definito artigianale: gli iconici sprite degli zombie sono in realtà delle piccole sculture fatte in creta, fotografate e poi animate con un programma!
Per il comparto audio sono stati invece utilizzati dei suoni provenienti da una raccolta audio copyright free, dunque utilizzabili da chiunque: se qualche volta ti è capitato di ascoltare i classici suoni dello sparatutto di id Software in un film non è stato assolutamente un caso. Dei lavori che fanno rendere conto ancora di più della grande energia e ambizione che c’è stata dietro a un progetto che ha rivoluzionato il panorama videoludico!
Un universo sconosciuto e infinito: DOOM e le sue mille sfumature!
DOOM è probabilmente uno dei giochi più modificati in assoluto. Con un numero di rom incredibilmente ampio disponibili in rete, il titolo di id Software è certamente considerato nei vocabolari videoludici come sinonimo di “longevo”. Internet può essere un posto meraviglioso dove poter trovare di tutto: molto probabilmente fu quello che pensò John Carmack, l’allora programmatore del titolo, rimasto a dir poco esterrefatto all’epoca dai file trovati navigando in internet che andavano a modificare il gioco sotto varie sfumature.
La grande versatilità del titolo di id Software è riconducibile alla linea di condotta proprio di Carmack stesso, il quale era particolarmente propenso a tale pratica, rendendo di fatto il titolo facilmente modificabile. A oggi le rom disponibili, special modo le total conversion, sono innumerevoli: si può spaziare da rom che trasformano lo sparatutto in un gioco dedicato a Batman fino a trovare delle mod che trasformano il titolo rendendolo in HD, con tanti particolari diversi, svariate novità e livelli mai visti prima.
Non solo rom, ma anche porting improbabili: lo sparatutto di id Software è stato reso giocabile su calcolatrici programmabili, sugli ATM e perfino sui computer attraverso cui è possibile ordinare dei prodotti all’interno dei ristoranti McDonald’s. Le possibilità che dona internet sono a dir poco infinite.
Un classico intramontabile, signore e signori: this is DOOM!
Un vero e proprio classico quello di id Software che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante ancora ai giorni d’oggi, disponibili all’interno degli store delle console di nuova e vecchia generazione. Recuperare DOOM è sempre consigliato: la storia dei videogiochi passa anche da qui!