Old But Gold di un gioco che, per me, è sempre stato sinonimo di amore e insegnamento. Crisis Core: Final Fantasy VII è un prodotto videoludico estremamente speciale e che avrà sempre il suo angolino sul piedistallo dei miei titoli preferiti. Il protagonista di questo capitolo è sempre stato, nella mia mente, un eroe. Quello di tutti i giorni, il vicino di casa che prontamente è sempre disponibile per aiutare senza avere niente in cambio. Poi magari desidera gloria e potere, ma conversandoci questo pensiero non traspare e si sente solo il suo gran cuore. Prima gli altri, poi sé stesso; ed è un po’ la filosofia che ho adottato nel corso degli anni, mutandosi poi nel carattere più chiuso di Cloud, protagonista di Final Fantasy VII.
Ho sempre visto Crisis Core: Final Fantasy VII e Final Fantasy VII come sinonimo di crescita in un mondo che, spesso, trasforma nel bene e nel male le persone che ci abitano. Magari sono io fin troppo pesante, lo ammetto, ma l’effetto è quello fin da quando uscì per PSP nel 2007 in oriente e nel 2008 in occidente. Ad ogni modo, vediamo se riesco a raccontarti questa storia seguendo un filo logico; Crisis Core: Final Fantasy VII è il prequel di Final Fantasy VII, uscito molto tempo dopo il primo capitolo e che riscosse subito un gran successo. Square Enix colpì i punti giusti per renderlo uno dei capolavori firmati Final Fantasy e i suoi personaggi vengono eletti, ancora oggi, a pilastri portanti dell’azienda videoludica.
Addentriamoci dentro Crisis Core: Final Fantasy VII e, se lo desideri, successivamente potrai leggere la recensione della Reunion uscita recentemente e le analisi fatte sul gioco!
Old But Gold con Crisis Core: Final Fantasy VII
La storia di Crisis Core: Final Fantasy VII è molto complessa quanto semplice; il gioco si apre sulla vita quotidiana di Zack Fair all’interno della Shinra e di come, puntualmente, desideri diventare Soldier di 1° classe. Per passare di livello si allena tutti i giorni ed esegue esami su esami pur di raggiungere l’obiettivo senza abbattersi, il tutto sotto la guida autorevole di Angeal e sporadicamente da Sephiroth (entrambi Soldier di 1° classe e considerati eroi). Un giorno, però, arriva la grande occasione della sua vita: essere raccomandato per la promozione proprio da Angeal!
Il compito assegnato è molto semplice: andare a Wutai e mettere la parola fine ai ribelli. Niente di più facile, se non per il fatto che precedentemente questa missione era stata assegnata a un altro Soldier chiamato Genesis e che, allo stato attuale, risulta essere un traditore. Sembra proprio che abbia messo contro la Shinra diversi Soldier, facendo lasciare loro il lavoro e il compito assegnato; ed è proprio a Wutai che i tasselli della storia iniziano a prendere forma, trovando proprio seguaci di Genesis a creare problemi su problemi alla stessa Shinra. O almeno così sembrano, essendo soldati con lo stesso volto del ragazzo.
Il compito di Zack non è solo quello di fermare i ribelli del posto, mettendo fine a una guerra durata fin troppo tempo, ma anche quello di capire e cercare informazioni riguardo Genesis. E trovarlo si preannuncia già qualcosa di estremamente difficile, in cui altre forze fanno capolino riempiendo la trama di eventi drammatici e catastrofici. Già, non avrai ulteriori spoiler in quanto ti invito a provare direttamente la Reunion uscita da poco tempo!
Una luce diversa, su tutti
Crisis Core: Final Fantasy VII mise in mostra non solo ciò che avvenne sette anni prima di Final Fantasy VII, ma pose ai giocatori tutti i personaggi sotto una luce completamente diversa! La storia di questo capitolo non parlava solo di Zack e della sua scalata verso la gloria eterna, ma metteva in risalto aspetti e passati di persone all’interno del gioco che poi avresti rivisito in Final Fantasy VII. O che, magari, già conoscevi dal lontano 1997 con il capitolo uscito su PlayStation One. Chi rientrava nel secondo club, infatti, era considerato come il pubblico nostalgico che riusciva a capire la situazione presente in una cutscene solo grazie allo scambio di sguardi dei personaggi.
Senza parlare dell’effetto nostalgia che Square Enix riuscì a centrare in tutti loro; Crisis Core: Final Fantasy VII è un gioco creato appositamente per essere giocato dopo una determinata storia, proprio per creare un’esperienza videoludica fuori dal normale ed è stata anche la causa del suo successo. È stato progettato nei minimi particolari, specialmente a causa dei protagonisti. Zack Fair e Cloud Strife sono esattamente l’opposto l’uno dell’altro, come il sole e la luna o la tempesta e il ciel sereno.
Questa scelta è stata fatta accuratamente da parte degli sviluppatori, per mettere ancora più in evidenza il legame mostrato nel gioco e la loro personalità che, seppur differenti, li avrebbero portati a essere degli eroi amati da tutti. E, come detto all’inizio, Cloud lo possiamo tranquillamente considerare come un’evoluzione di ciò che sarebbe diventato Zack prima o poi. Un erede, che riceve la famosa Buster Sword dallo stesso protagonista di Crisis Core: Final Fantasy VII e che, a sua volta, ne prende possesso come eredità da Angeal.
Un po’ Final Fantasy, un po’ Kingdom Hearts
Ai tempi erano in molti a trovare simile le meccaniche usate in Crisis Core: Final Fantasy VII con quelle usate in Kingdom Hearts; nessuno, però, si è mai lamentato di ciò, nonostante il sistema dell’OMD (Onda Mentale Digitale conosciuto anche come DMW – Digital Mind Wave) abbia fatto infervorire tantissimi utenti proprio per la sua casualità nei combattimenti. E di questo ne parlo specificamente nella recensione della Reunion, quindi ti consiglio di darci una lettura per capire al meglio cosa sto spiegando.
A parte ciò, Zack poteva (e può tutt’ora), combattere con tantissimi nemici utilizzando svariate abilità e colpi speciali, o bonus, forniti dalle Materie. Quest’ultime venivano scelte durante la battaglia e potevano essere potenziate per avere la meglio sui mostri. E, per la cronaca, erano veramente tanti e di diverse tipologie; non aspettarti qualcosa di diverso da ciò che hai visto negli ultimi anni con i vari Final Fantasy, ma ai tempi erano veramente eccezionali!
Per avere queste Materie era necessario completare delle missioni secondarie e del tutto opzionali, i quali davano anche soldi oppure oggetti speciali. Se non ricordo male, anche il comparto missioni era molto ricco con centinaia e centinaia di possibilità tra cui scegliere dal menù di salvataggio; questo sistema andava incontro al giocatore che desiderava andare avanti con la trama, ma anche a chi voleva qualcosa di estremamente rapido prima di tornare a lavoro o a studiare. Ed era molto divertente scoprire quali magie o colpo speciale avrebbero tirato fuori i mostri di turno!
Un gioco fatto a capitoli
Quando uscì, Crisis Core: Final Fantasy VII venne subito considerato fra i titoli più appaganti che circolavano in quel periodo per PSP. Graficamente parlando, in quanto i dettagli usati erano veramente ben fatti e riuscivano a far capire che il motore tridimensionale usato era stato sfruttato a dovere. E questo si notava principalmente nelle zone in cui era permesso camminare “liberamente”, ovviamente mantenendo sempre un certo pattern. Crisis Core: Final Fantasy VII non è mai stato un open world e mai lo sarà.
I paesaggi erano caratteristici, difficilmente o solo in rare occasioni trovavi qualcosa di non curato o fatto in maniera approssimativa, e questo lo ha reso molto all’avanguardia. Un distacco netto da ciò che era Final Fantasy VII e ciò che era Crisis Core: Final Fantasy VII. Seppur sulle spalle abbia sempre avuto il peso di un grande titolo, questo capitolo è sempre riuscito a prendersi la sua fetta di indipendenza. Un po’ come la colonna sonora a lui dedicata.
A questo giro se n’é occupato Takeharu Ishimoto, che ha avuto modo di creare un capolavoro dietro l’altro con musiche inedite e anche sfruttando ciò che Nobuo Uematsu fece in Final Fantasy VII. I remix creati vengono ascoltati ancora oggi, proprio come One Winged Angel sentita nella versione cinematografica di Advent Children. Non solo, perché da quest’ultimo, e anche da Dirge of Cerberus, provengono i doppiatori principali usati in Crisis Core: Final Fantasy VII! Di capitolo in capitolo si sentiva l’impegno utilizzato nella creazione del gioco e, nel 2022, i frutti continuano a sentirsi.