Esistono giochi che, semplicemente, riescono a caratterizzare al meglio un’epoca, assumendo poi con il passare del tempo il profumo nostalgico dei tempi che furono.
Quasi tutti i videogiocatori hanno dolci ricordi delle loro prime partite ai videogame e per la maggior parte di questi si parla sempre di giochi che hanno fatto la storia: ed è proprio una di queste pietre miliari che oggi andremo a trattare.
Per il trentanovesimo appuntamento con Old But Gold, noi della redazione di iCrewPlay abbiamo scelto Metal Slug.
Probabilmente uno dei giochi più giocati su cabinato, Metal Slug è il primo capitolo di una serie che ha fatto la storia del medium videoludico. Chiunque abbia vissuto gli anni ’90 avrà sicuramente speso qualche monetina negli arcade per farci almeno una partita.
Pochi sono a corrente del fatto che, nonostante abbia avuto miglior sorte nelle sale giochi, Metal Slug è stato il titolo di punta del Neo Geo, console da casa prodotta da SNK nel 1990 che era in grado di riprodurre videogiochi da cabinato con assoluta fedeltà. Purtroppo però, i costi elevati di console e cartucce hanno impedito una diffusione di massa del Neo Geo fino alla completa scomparsa di quest’ultimo.
Adagiandosi leggermente alla periodica moda del filone della guerra, complice anche un Rambo che totalizzava ottimi numeri d’incasso ai botteghini, Metal Slug trova il suo successo nel raccontare una storia di conflitti militari attraversò comicità velata: la campagna poteva inoltre essere affrontata sia in singolo che in multiplayer.
Ambientato in un immaginario bellico del 2028, Metal Slug narra gli scontri fra due fazioni: l’Esercito Regolare, ovvero una milizia organizzata ben equipaggiata e capace di assoldare i migliori soldati da tutto il mondo, ma in carenza di efficienza a causa della corruzione che ha preso piede ai piani alti del quartier generale, contro la Ribellione, un movimento clandestino composto per la maggior parte da cellule dormienti.
Il generale dell’esercito ribelle ed ex membro dell’Esercito Regolare Donald Morden, minaccia un nuovo attacco terroristico nei confronti del presidente degli Stati Uniti con un nuovo armamento denominato Super Vehicle-001.
A sgominare questo attentato ci penseranno Marco Rossi e il tenente Tarma Roving, due membri della forza speciale Falchi Pellegrini e personaggi giocabili del gioco.
Nonostante le incongruenze storiche, i nemici sono un richiamo alla seconda guerra mondiale: non è raro inoltre trovare nel corso del gioco una croce nera in un cerchio bianco con sfondo rosso molto simile alla svastica.
Questa scelta stilistica, ovvero una guerra nel 2028 con poche differenze da quelle viste ai tempi, risulta essere azzeccata nel ruolo da compiere, ovvero rappresentare uno scenario bellico credibile per gli standard dell’epoca nonostante questo fosse ambientato nel futuro: e poi, come detto in precedenza, il tema era molto in voga in quel periodo.
Per quanto riguarda il gameplay, questo si presenta in maniera molto elementare: Metal Slug è stato uno dei capostipiti dei run and gun, forse è riuscito a superare anche la sua musa ispiratrice Contra.
In poche parole, il sistema di gioco è concentrato su 3 tasti più levetta per calibrare il movimento del nostro protagonista: ma forse è proprio questa semplicità che è riuscita a fare breccia nel cuore degli appassionati, che permette di realizzare spettacolari azioni di gioco con la semplice pressione di un paio di tasti.
La situazione di gioco è spesso e volentieri caotica: sullo schermo accadono moltissime cose, dai nemici che sparano con diverse armi come mitragliatrici e granatieri fino a carri armati ed elicotteri che tenteranno di fermarci ad ogni costo.
Durante il gioco, si potranno ottenere diversi tipi di armi: ne sono disponibili una decina e possiamo trovarne di ogni genere, da semplici pistole o fucili alle armi più sofisticate come lanciarazzi e fucili laser.
Inoltre, durante il gioco è possibile liberare dei prigionieri in modo del tutto opzionale: nel caso perdessimo una vita, il numero di prigionieri liberati in quel livello si azzererà costringendoci a fare del backtracking per liberarli di nuovo.
I livelli di gioco sono in totale 6 e sono particolarmente ispirati e vari per i canoni dell’epoca: foreste tropicali, montagne svizzere, metropoli europee e costiere italiane faranno da sfondo alle vicende del nostro Marco Rossi.
Queste risultano essere molto dettagliate grazie anche all’introduzione della profondità di colore della grafica in 16 bit, tecnologia che sbarcò pressapoco a pari passo con la pubblicazione del gioco.
Metal Slug, nella cultura di massa, è stato un successo globale. Il gioco ha avuto svariati seguiti anche su piattaforme abbastanza recenti come PlayStation 3 e Nintendo DS: seppur questi non sono paragonabili ai primi episodi, le versioni più recenti riscuotono ancora un bel po’ di feedback positivi e riescono a sbriciolare i fan della saga a suon di hype ad ogni annuncio della serie.
Una fama storica per una saga di videogiochi che ha fatto la storia e che, forse, è stata la prima scintilla che ha scatenato il fuoco ardente della passione per i videogiochi nel cuore di molte persone.