Oggi ti voglio parlare di un titolo che a mio avviso è stato uno dei più iconici della scorsa generazione, e che ha spianato la strada alle meccaniche di gioco dei giochi moderni. Un titolo intriso di magia, con una storia avvincente e che mi ha fatto innamorare del genere GDR. Oggi parleremo di Silver, gioco sviluppato da Spiral House e pubblicato dalla famosissima Infogrames. Un titolo che pur rimanendo “all’ombra del gigante” si è fatto valere guadagnandosi un piccolo posto nell’Olimpo videoludico.
Era il lontano 1999, anni in cui il PC gaming stava iniziando ad espandersi, il boom del mercato videoludico era scoppiato con l’avvento dell’home gaming per console, dove le rivali Sony e Nintendo si davano battaglia all’ultimo titolo. Ma in quel lontanissimo luglio il publisher Infogrames diede alla luce il lavoro di Spiral House. Un titolo in esclusiva per PC e che dopo poco tempo fece anche la sua comparsa su console DreamCast, L’ultima console della famosissima casa editrice del porcospino blu, ovvero SEGA. Silver è un action GDR, che emula in qualche modo lo stile grafico al genere JRPG dell’epoca, in particolar modo alla celebre saga di Final Fantasy VII. Eppure, con le sue meccaniche e dinamiche di gioco si discosta ampiamente dal essere un semplice “copia e incolla” del più rinomato titolo.
In un tempo lontano lontano…
La storia di Silver è piuttosto semplice, nulla di eccezionalmente originale, e che riprende l’immaginario di tante fiabe raccontate da libri, film e anche videogiochi. In un tempo lontano lontano, in un regno sconosciuto viveva un malvagio e potente mago di nome Silver, egli era il sovrano assoluto dell’ arcipelago di Jarrah, terra composta da sette isole confinanti che formano il regno della “Ruota della vita”. Silver è potente, ma solo, e come il miglior malvagio delle storie di fantasia decide un bel dì, di rapire tutte le fanciulle e le ragazze in età di matrimonio, per farle sue spose. Gli ordini del mago sono semplici “chiunque cercherà di opporsi al suo volere è destinato a soccombere per mano dei suoi feroci scagnozzi”, che hanno invaso tutte le isole dell’arcipelago per eseguire gli ordini del loro padrone.
Questo rituale poi si ripete ciclicamente a causa del patto tra il mago e il potente dio Apocalypse. Da qui ha inizio la nostra avventura, e conosceremo il nostro protagonista un coraggioso cavaliere di nome David, il quale deciderà di partire per un lungo viaggio per soverchiare il potere di Silver, e salvare la sua amata che adesso giace nelle grinfie del mago. Lungo il viaggio faremo la conoscenza di molti alleati e scopriremo terribili segreti legati a dalle sfere magiche, che rappresenteranno i poteri elementari (acqua, fuoco, vento e terra e così via), che risiedono ben nascoste in tutte le terre dell’arcipelago di Jarrah.
Gameplay action, ma anche tattico
La storia anche se piuttosto semplice racchiude molte sfaccettature, i personaggi secondari sono ben caratterizzati e ci sono inoltre interessantissimi svolti di trama (che ovviamente non ti rivelerò). Ma è parlando del gameplay che arriviamo al vero punto di forza del gioco. Il gameplay del gioco infatti è un misto di azione, a tratti anche molto intensa, caratterizzato da una nota molto marcata di strategia tattica; il tutto si svolge in un ambiente che ai giorni nostri potremo tranquillamente chiamare 2.5D, ovvero ambientazioni che passano dal classico 3D, ad ambientazioni o scenari in 2D con elementi tridimensionali, non a caso la camera di gioco cambierà spesso a seconda degli scenari che percorreremo. Oggi ovviamente potrai affermare che questa caratteristica non rappresenta poi nulla di così originale, ma prova a chiudere gli occhi per un istante e a fare un salto temporale di ben 21 anni, a provare a giocarlo con gli occhi di un bambino che crescendo scopre la passione per i videogiochi…lo vedresti con occhi ben diversi!
Tutti questi elementi, mescolati ad un sistema di combattimento in tempo reale sono il vero fulcro del titolo, che unisce un sistema di attacco e difesa al movimento del mouse. Per esempio per eseguire un fendente con la spada si dovrà cliccare il tasto sinistro del mouse unito ad un movimento “a scatto” in avanti dello stesso, per eseguire una parata si dovrà premere il tasto destro e muovere il mouse indietro e così via. Insomma il sistema farà diventare il nostro mouse una vera “estensione” virtuale delle braccia del nostro beneamato cavaliere senza paura. Inoltre nel gioco, come tutti i classici RPG saranno presenti numerosi oggetti, armature e vesti, che doneranno più o meno bonus e abilità ai nostri eroi nelle loro avventure. Ovviamente saranno presenti anche armi e attacchi a distanza e incantesimi che nel corso della storia potremo potenziare e imparare.
Inoltre ogni nemico che incontreremo avrà punti di forza e punti deboli, che potremo sfruttare a nostro vantaggio, questo come detto in precedenza da un ottima impronta strategica e tattica al titolo, che unita alla matrice di tipo action gioco crea un mix unico e originale.
Grafica antica, ma all’avanguardia
Silver è accompagnato da un grafica al tempo decisamente all’avanguardia e da una colonna sonora decisamente di alto livello, capace di farci rilassare o emozionare nei vari momenti della storia. Gli scenari sono ben curati, con ambientazioni molto varie, curate e piene di dettagli. Come se non bastasse sono decisamente interessanti anche le condizioni climatiche variabili (sempre presenti nel titolo), che presentavano effetti particellari degni di nota, come la neve, la pioggia o i temporali, che facevano immergere il giocatore nel variopinto mondo di gioco. Insomma di Silver si può davvero dire tantissimo, un titolo che ha fatto sognare una generazione di piccoli giocatori.
Come ultima ma non meno importante notizia ti informo che potrai ancora recuperare questo titolo nello store di Steam, in versione rivisitata e migliorata, pubblicata nel 2017 niente poco di meno da THQ Nordic, normalmente al prezzo di 5,99 Euro. Personalmente te lo consiglio: certo, è un titolo un po’ vecchiotto, ma che saprà regalarti momenti di pura magia.