Moltissimi giochi son passati alla storia grazie a delle meccaniche piuttosto peculiari o ad un sistema di gioco che per il tempo risultava essere davvero innovativo. The Sims rientra sicuramente nella seconda categoria e possiamo tranquillamente dire che si è meritato la fama che ha acquisito con il tempo. The Sims uscii nell’ormai lontano 2000 e fu una vera rivoluzione per il PC Gaming.
Già dalle sue premesse il titolo conquistò moltissimi giocatori, dopotutto chi non avrebbe voluto vivere una vita alternativa? The Sims è infatti un videogioco con visuale isometrica, che ti permette di impersonare un avatar di tua creazione, ma non solo! Perché rappresentare solo se stessi, quando per esempio si può creare una famiglia con tanto di bambini? Inoltre il titolo presentava una grandissima personalizzazione dei vari personaggi, soprattutto per l’epoca nel quale era uscito.
The Sims inoltre fu per qualche anno una esclusiva PC, una piattaforma di gioco che veniva spesso abbandonata in favore delle console. Dunque il gioco riuscii a conquistare molte persone, convincendole anche a ritornare a giocare sul caro vecchio PC. Solo nel 2003 The Sims ha raggiunto le console, anche se è piuttosto chiaro che il titolo sia stato sviluppato per essere fruito con tastiera e mouse.
Come sappiamo in seguito sono usciti altri 3 capitoli, che però non hanno mai tradito lo spirito originario della serie. Nel 2020 ormai molte nuove leve del gaming, non sanno neanche cosa sia The Sims, forse anche a causa del genere di nicchia al quale appartiene. Questo è davvero un peccato, perché il titolo è un’esperienza che risulta essere piuttosto unica, persino al giorno d’oggi.
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Una vita alternativa
Ma quindi in cosa consiste il gameplay di The Sims? Beh semplicemente far far vivere la vita di tutti i giorni al tuo avatar, facendolo quindi interagire con altri personaggi presenti nel quartiere. All’inizio avrai solo una cerchia ristretta di amici, ma se ti impegnerai abbastanza potrai riuscire a trovare nuove amicizie e perché no magari anche l’amore!
Dopotutto le possibilità che hai di vivere la tua vita in The Sims son parecchie e sperimentarne di diverse sarà uno dei punti chiave del gioco. Gestire le azioni è davvero semplice difatti si risolverà tutto con i click del mouse, sia per muoversi che per interagire con tutto ciò che ti sta intorno. Ovviamente avrai molti modi per interagire con gli altri personaggi, opzioni che possono spaziare dal raccontare barzellette, al provare a dare un bacio a qualcuno.
Però bisogna stare attenti, perché la vita del proprio Sim non sarà affatto spensierata, bisognerà infatti tenere d’occhio i suoi vari bisogni. Ecco un veloce elenco di questi bisogni: igiene, fame, energia, vescica, confort, divertimento, relazioni e ambiente. Dunque per fare un esempio, se il nostro avatar dormirà abbastanza la sua energia si alzerà e se comincerà a stringere nuovi legami il suo valore di relazioni aumenterà.
Potrebbe sembrare piuttosto semplice, ma gestire tutte queste cose a lungo andare si rivelerà essere piuttosto faticoso. Soprattutto perché di solito chi gioca a The Sims vuole principalmente far fare azioni strambe al proprio Sim o farlo interagire molto spesso con gli altri personaggi. Ma quindi il gioco non ha un vero e proprio scopo? Diciamo di no e so che questo fattore potrebbe infastidire, ma in The Sims la cosa che conta di più è l’esperienza che si vivrà con il proprio Sim.
Che casa vorresti?
Abbiamo parlato della meccanica principale di The Sims, ovvero vivere praticamente una vita alternativa ma virtuale. C’è però un altro elemento importantissimo del gioco, che convinse un sacco di videogiocatori a prendere il titolo. In the Sims infatti avrai la possibilità di costruire letteralmente la casa dei tuoi sogni e dunque potrai arredarla come più ti aggrada. Ovviamente all’inizio della partita non sarai in possesso di tanti soldi, quindi potrai permetterti una casa piuttosto minimale.
Guadagnare denaro di conseguenza non sarà un’attività inutile, perché appunto ti permetterà di modificare i tuoi interni piano piano. Risulta anche davvero interessante vedere il proprio Sim crescere dal punto di vista lavorativo. Per il 2000 The Sims proponeva una scelta davvero ampia per quanto riguarda la personalizzazione, anche per questo molti videogiocatori ne son rimasti affascinati. Forse ora con tutti i titoli che sono usciti, il gioco ha perso un poco della sua magia, ma rimane comunque un prodotto davvero unico.
The Sims possedeva anche una grafica davvero di ottimo livello, che aiutava il giocatore a immergersi in questo particolare mondo. Ma se la grafica era solamente carina, ciò che stupii al tempo fu la impressionante quantità di animazioni possibili per i Sim. Insomma era divertente provare situazioni bizzarre, anche solo per osservare la reazione dei Sim a quest’ultime.
Espansioni, espansioni ed espansioni
The Sims insomma è un titolo davvero unico, che ovviamente si è evoluto nel tempo con i suoi seguiti, senza però mai andare a cambiare il concetto base su cui si fonda il gioco. C’è però un elemento che ha contraddistinto tutti i capitoli compreso il primo, che alcuni videogiocatori amano, mentre altri lo odiano.
Parliamo delle tante espansioni che sono uscite per ogni singolo titolo della saga, che alcune volte aggiungevano nuove meccaniche, mentre altre aumentavano solo il grado di personalizzazione all’interno del gioco. Francamente non ci sentiamo di condannare troppo la presenza di tante espansioni, anche perché molte di essere erano davvero interessanti.
Per esempio per il primo The Sims uscii nel 2003 un’espansione che aggiungeva la magia al gioco e aumentava quindi il numero di situazioni presenti all’interno di esso. Inoltre il titolo nella sua versione base era comunque parecchio completo e ti garantiva una longevità quasi infinita (quindi non sono affatto obbligatorie le espansioni). Insomma se deciderai di giocare un qualsiasi gioco della saga di The Sims, sappi che se manca qualche elemento, molto probabilmente lo ritroverai in qualche espansione.
Il lato oscuro di The Sims
Prima abbiamo parlato del fatto che si possono creare tante situazioni all’interno di The Sims, alcune totalmente casuali, mentre in altre ci metterai lo zampino. C’è però un’azione che molti videogiocatori amavano far fare ai propri Sim, ovvero morire. Si il proprio avatar può morire ovviamente, anche se non è tanto semplice che accada un tale evento. Se infatti il Sim ha un bisogno davvero impellente, cercherà da solo di soddisfarlo senza che noi gli diamo alcun comando, come una sorta di istinto di sopravvivenza. Ma pensi che basti questo per fermare noi curiosi videogiocatori?
Direi proprio di no. Facendo un esempio veloce, come fa il Sim a soddisfare i propri bisogni se si trova rinchiuso in una stanza, senza nessuna possibilità di fuga? Ovviamente questo è un esempio piuttosto banale, ma ti posso assicurare che molte persone hanno trovato modi molto fantasiosi per far morire il Sim. Ridendo e scherzando questo fattore aiuta la rigiocabilità del titolo, perché accende la curiosità nel videogiocatore. Insomma se giocherai a The Sims ricordati di sperimentare, dopotutto che male c’è a farlo…
Conclusioni
The Sims è dunque un titolo che sicuramente ha rivoluzionato parecchio il mondo del gaming nel 2000, ma al giorno d’oggi vale ancora la pena provarlo? Certamente! Il titolo è invecchiato piuttosto bene, anche se volendo, potresti magari approcciarti alla saga anche con uno dei capitoli più recenti. Dopotutto The Sims non ha cambiato la sua struttura negli anni, semplicemente si è continuamente espanso a livello grafico e di contenuti.
L’unico vero problema che potrebbe scoraggiarti dal provare il gioco è la mancanza di un obbiettivo finale, una scelta che anche altri videogiocatori non hanno molto condiviso. Vedrai che però se darai una possibilità al gioco molto probabilmente te ne innamorerai e difficilmente te ne scorderai. Dopotutto si tratta ancora oggi di un’esperienza unica e che ti permetterà di vivere situazioni sempre diverse. Cosa aspetti allora? Crea subito delle trappole mortali per il tuo Sim! Ah no aspetta…