Il meraviglioso mondo di Omno nasce dalla mente e dall’abilità di Jonas Manke, unico individuo che ha sviluppato il gioco. Grazie a lui e alla sua opera ci troviamo ad attraversare ambienti totalmente diversi, passando da foreste lussureggianti a valli innevate, da deserti bruciati dal sole a un mondo di nuvole.
Camminando tra biomi ben caratterizzati troveremo ad attenderci non solo una serie di puzzle con meccaniche differenti, ma anche tutta una serie di creature davvero da favola. Ad accompagnarci, inizialmente con poca convinzione, un piccolo esserino verde, che diventerà presto nostro silente amico e guida.
Volendolo paragonare a titoli più noti, Omno richiama tantissimo Journey, non andando quindi a creare niente di particolarmente innovativo. Com’è però successo con Out of Line, riesce comunque a coinvolgere il giocatore, anche se basandosi su motivazioni e concetti differenti.
Omno propone una storia silenziosa
Se non fosse per la musica dai toni onirici e dal saltuario verso di uno dei tanti animali da sogno, Omno sarebbe per lo più un gioco silenzioso. I rumori della natura che ci circonda accompagnano questo viaggio alla scoperta della luce, celata dietro una serie di portali che ci troveremo a dover di volta in volta attraversare.
Non ci viene mostrata quella che potremmo definire una storia, una trama, ma è più una serie di piacevoli sensazioni che ogni nuova mappa ci propone. Sappiamo che ad attenderci ci saranno nuovi animaletti innocui con cui interagire e dai quali ottenere frammenti luminosi.
Sappiamo inoltre che dovremo ingegnarci per raccogliere tutti i globi luminosi sparsi per la mappa, ma questo non sembra quasi essere il fulcro di Omno, dove ogni scorcio obbliga a fermarsi a guardare. Stralci di passato ci vengono mostrati in brevi testi sbloccabili qui e lì, dove lentamente iniziamo a imparare di più su questa civiltà misteriosa che sfruttava il potere della luce.
Omno ci conduce in un viaggio davvero pacifico
Il bastone di cui è in possesso il nostro piccolo protagonista è solo uno strumento, non è affatto un’arma. Nessuna delle creature che andremo ad incontrare, anche la più minacciosa, è lì per attaccarci, anzi!
La versione da PC non dà alcuna tipologia di problemi di comandi e questo è essenziale perché, fondamentalmente, il fulcro del gioco è risolvere puzzle di vario tipo. Lo scopo di ogni livello di Omno è attivare l’enigma finale dello stesso, ma per farlo dovremmo prima accumulare tre sfere luminose.
Queste si trovano in vari luoghi all’interno della mappa, e se all’inizio basta salire su un’altura, proseguendo dovremo ingegnarci sempre di più. Ogni livello contiene più sfere di quelle necessarie e non è necessario completarlo tutto per poter proseguire ma, vista la natura del titolo stesso, ci si sente davvero spinti a risolvere ogni rompicapo e lasciare una zona completa al 100%.
I biomi presenti in Omno sono 4: partiamo dalla foresta e ci spostiamo poi su una terra innevata, prima di trovarci ad attraversare un deserto e concludere direttamente in cielo, tra le nuvole. Benché il funzionamento del gioco e dei vari puzzle sia sempre abbastanza semplice, in ognuna di queste quattro ambientazioni potremo imparare una nuova abilità.
Sicuramente la più sfiziosa è la possibilità di convertire il nostro bastone in una specie di snowboard (snowstick?), ma troveremo anche un utile scatto in avanti, una specie di teletrasporto e la possibilità di usare le correnti d’aria per planare. Tra colonne, statue, piattaforme più o meno mobili, sfruttare i comandi base e le nuove abilità diventerà sempre più complicato.
Di fatto però nessun puzzle è mai snervante: Omno riesce bene nell’intento di essere un’avventura rilassante, dato che sbagliare un puzzle non pregiudica il risultato, tanto che è possibile ripeterlo senza problemi. Anche cadere per sbaglio oltre il bordo del terreno non è la peggiore delle cose, perché tramite alcuni checkpoint luminosi veniamo subito riportati sulla terraferma.
Ogni livello prevede anche un punto dove meditare e sincronizzarsi con il mondo circostante, in modo da avere una guida su dove trovare i vari obiettivi all’interno dello stesso. È un ottimo momento per godersi la bellezza della mappa e dare un’occhiata alla zona, che comunque possiamo sempre rivedere alzando il bastone al cielo.
La forza di Omno sta nella semplicità
Sottolineando di nuovo che si tratta di una creatura nata da una persona sola, Omno è davvero una meraviglia. Manke ha creato un mondo che, pur basandosi su una natura dai connotati poligonali e semplici, spicca per abbondanza e colore.
Mentre viaggiamo in groppa a qualche animale meraviglioso o scivoliamo a sul nostro bastone, non possiamo non rimanere affascinati da tanta bellezza. Ogni animale che incontriamo interagisce con noi in maniera unica e, mentre per alcuni basta magari solo sbattere il bastone a terra, per altri dobbiamo usare una delle nuove abilità acquisite.
Le animazioni delle creature sono davvero il pezzo forte di Omno, tant’è che di volta in volta possiamo consultare un bestiario che ne descrive brevemente le caratteristiche di ognuna. Tutto insomma scorre in maniera fluida.
Se poi aggiungiamo che la colonna sonora è altrettanto preziosa, comprendiamo davvero che questo titolo è una piccola opera d’arte: breve ma intensa. I brani spaziano dall’epica al sogno, allineandosi perfettamente con l’ambientazione e con la tipologia di gioco.
Omno è uscito il 29 luglio scorso ed è già disponibile all’acquisto per PlayStation 4, Xbox One e PC su Steam ed Epic Games Store. È previsto in arrivo anche per Nintendo Switch.