Grazie alle onde gravitazionali siamo riusciti a vedere grandi stelle di neutroni scontrarsi
Le onde gravitazionali possono risolvere grandi misteri cosmici. In Cile, un piccolo telescopio ha individuato la prima collisione di stelle di neutroni con onde gravitazionali. L’osservatorio di gravità dell’interferometro laser (LIGO), il 17 agosto, ha fornito altre informazioni in merito:
È la prima osservazione di un evento sia in relazione alle onde gravitazionali che alla luce emessa
Le onde gravitazionali rivelano il funzionamento interno della collisione, mentre le immagini, in diverse lunghezze d’onda della luce, ci mostrano la nube risultante di plasma caldo e di gas e aiutano a individuare l’evento. Esse hanno anche rivelato la velocità con cui l’universo si sta espandendo.
Normalmente, questo è calcolato osservando quanto velocemente le candele standard (supernova), si stanno allontanando da noi. Invece, LIGO ha utilizzato onde gravitazionali, confermando i calcoli precedenti. Laura Cadonati ha affermato: “Di solito, misuriamo l’espansione dell’universo con le candele standard, mentre ora abbiamo una sirena standard”.
Non possiamo sapere con certezza che tipo di oggetti stanno inviando questi segnali, e LIGO, può solo dirci la loro dimensione e velocità. Questi due oggetti erano una o due volte la massa del sole, per cui, potrebbero essersi trattato di stelle di neutroni o piccoli buchi neri. Le seguenti osservazioni hanno poi dimostrato che si tratta del primo caso.
L’esplosione di Kilonova
Nell’esplosione chiamata Kilonova, per la prima volta, si sono formati elementi pesanti che hanno creato neutroni, che a loro volta, hanno colpito gli atomi più leggeri nelle vicinanze. Lo scoppio ha prodotto circa 10 volte la massa di terra in oro, insieme ad altri elementi pesanti come platino, piombo e uranio. Tuttavia, quello che è rimasto dopo la collisione, è avvolto da una nube di elementi pesanti e misteriosi.
Una volta che le due stelle si sono scontrate, potrebbero aver formato una stella di neutroni più grande, o essere collassate in un buco nero. Berger dice che molti degli astronomi coinvolti nella scoperta, pensano che la collisione abbia provocato un buco nero e che l’esplosione di raggi gamma avvenuta subito dopo è stata alimentata dalla materia aspirata.
Cadonati ha invece affermato che, LIGO, nei prossimi anni, potrebbe individuare fino a una fusione a settimana, oltre a individuare segnali ancora più esoterici da oggetti come supernove o stringhe cosmiche. La combinazione tra la visione della luce e l’ascolto delle vibrazioni dello spazio/tempo causata da una sola collisione cosmica, dà inizio ad un’era di osservazione dell’universo percettibile con tutti i nostri sensi.