Quella dei musou è sempre stata una categoria di giochi che ha diviso completamente l’opinione dei videogiocatori, molti non riescono quasi a farne a meno, mentre altri li trattano come se fossero il male incarnato in un videogioco. La motivazione sta nella ripetitività di fondo che c’è in questi titoli, ma alcuni di essi riescono a distruggere questa noia con dei combattimenti spettacolari e una mole contenutistica davvero ottima.
Uno di questi esempi è sicuramente la saga di One Piece Pirate Warriors, che ricalca ovviamente le gesta di Rufy Cappello di Paglia e di tutta la sua strampalata ciurma. Oggi andremo ad analizzare il quarto e ultimo capitolo di questa saga, saranno stati compiuti dei passi avanti, oppure si sono fatti dei passi indietro? Continua a leggere e lo scoprirai!
Una storia divisa
Tutti sanno che One Piece sta andando avanti ormai da moltissimo tempo e la sua storia è davvero lunghissima, quindi One Piece Pirate Warriors 4 decide di farci rivivere solo alcuni degli archi narrativi presenti nell’opera. Quindi potremo rivivere le seguenti saghe: Alabasta, Water Seven/Enies Lobby, Sabaody/Marineford (attenti a non piangere), Dressrosa, Whole Cake Island e infine Wano. Ma quindi non raccontare l’intera di nuovo l’intera storia di One Piece è un difetto? Beh in realtà anche se non si possono rivivere tutte le situazioni del manga, One Piece Pirate Warriors 4 punta a approfondire di più tutte le vicende narrate all’interno del gioco.
I capitoli precedenti infatti coprivano sì l’intera storia, ma dedicavano 1 o massimo 2 missioni a ogni saga. Insomma i ragazzi di Omega Force hanno questa volta deciso di coprire solo determinati archi, ma approfondirli anche di più. Difatti la lunghezza totale di questa campagna è ben oltre quella del precedente capitolo, andando a contare oltre 30 missioni che riusciranno a impegnarti per parecchie ore (soprattutto se si vuole rigiocarle anche solo per il gusto di ottenere una valutazione perfetta a fine missione).
La novità di questo One Piece Pirate Warriors 4 però riguarda l’ultimo degli archi narrativi giocabili, ovvero quello dell’isola di Wano. L’intera vicenda è praticamente del tutto originale (anche perché la saga è ancora in corso nel manga), ma rimane davvero godibile e sicuramente riuscirà ad accontentare ogni fan dell’opera.
Una trama non per tutti
La trama di One Piece Pirate Warriors 4 quindi risulta sicuramente godibile per i fan di One Piece, dato che farà rivivere le scene più iconiche con delle cutscene discretamente realizzate. Purtroppo i neofiti invece si troveranno piuttosto spaesati a causa dei continui salti temporali e dall’introduzione di numerosi personaggi secondari totalmente sconosciuti per chi non segue le vicende di One Piece da diverso tempo.
Questo ultimo difetto lascia ovviamente il tempo che trova, perché è palese che One Piece Pirate Warriors 4 è rivolto praticamente solo ai fan del manga/anime. Un ultimo difetto da attribuire alla trama è la scarsa credibilità delle scene di intermezzo, che difficilmente riusciranno a raggiungere l’epicità delle stesse scene ma tratte dal manga/anime. Speriamo che in futuro i ragazzi di Omega Force riescano a dare maggior credibilità a certe situazioni, perché sicuramente aumenterebbero anche il coinvolgimento del giocatore stesso. Per correttezza ci teniamo a precisare che One Piece Pirate Warriors 4 è comunque pieno di spoiler maggiori, quindi chiunque stia ancora leggendo/guardando One Piece deve riflettere bene prima di acquistarlo.
Un gameplay che sa intrattenere
One Piece Pirate Warriors 4 vede il suo punto di forza nel gameplay e riesce sicuramente a raggiungere uno dei picchi più alti del genere musou. Il gioco ha la stessa base di tutti i capitoli precedenti, ma con diverse migliorie che lo fanno risultare molto più divertente. Partiamo dal fatto che ogni singolo personaggio potrà essere potenziato, sia in modo passivo aggiungendo quindi punti alle varie statistiche di base (come la vita o l’energia), ma anche in modo attivo sbloccando delle nuove mosse da poter usare in battaglia. Oltre quindi alle combinazioni classiche di attacchi leggeri e attacchi pesanti, i personaggi potranno disporre di 4 diverse tecniche che una volta utilizzate si ricaricheranno durante i combattimenti.
Si possono anche sbloccare potenziamenti che influenzeranno l’intero roster (ovviamente questi sono solo passivi) e permetteranno dunque di fornire una buona base di potenza a ogni personaggio che decideremo di utilizzare. Altra aggiunta interessante sono le varie combo aree che danno ancora più varietà ai combattimenti e permettono una buona dose di dinamicità all’interno di essi. Insomma quello che One Piece Pirate Warriors 4 riesce a fare è proprio spezzare la monotonia dei musou, andando a mettere nelle mani del giocatore delle mosse sempre nuove oltre che dei combattimenti sempre più spettacolari visivamente parlando.
Infine Omega Force ha voluto dividere i personaggi in 4 grandi categorie basate su degli stili di combattimento diversi ovvero: quello potente, quello tecnico, quello veloce e quello volante. Ognuno di essi fornisce un particolare bonus che sicuramente aggiunge quel qualcosa in più al gameplay generale del titolo. Insomma il divertimento è assicurato grazie alle numerose mosse, alla spettacolarità dei combattimenti e la possibilità di utilizzare più di 40 personaggi diversi. Unico difetto son le Bossfight, che risultano essere piuttosto banali e non si differenziano troppo dagli scontri normali.
Le modalità
One Piece Pirate Warriors 4 propone 3 diverse modalità ovvero: il Diario Narrativo, il Diario Libero e infine il Diario del Tesoro. Il Diario Narrativo altro non è che la campagna del gioco, dove potremo affrontare circa 30 missioni legate agli archi narrativi elencati in precedenza. Il Diario Libero invece ci permette di rifare le missioni che abbiamo concluso in quello narrativo, ma con qualunque tipo di personaggio. Diciamo che potrebbe servire per imparare a utilizzare un pg che non conosciamo, oppure per aumentare la valutazione finale della missione (sarà più semplice completare una missione con Barbabianca piuttosto che con Usopp).
Infine c’è il Diario del Tesoro dove si troveranno tantissime nuove missioni da affrontare, molte di esse davvero interessanti anche se non contestualizzate a livello narrativo. Diciamo che questa ultima modalità può essere vista come una sorta di endgame di One Piece Pirate Warriors 4. Tutto questo si traduce in una longevità davvero altissima per chi vuole continuare a vivere il titolo, anche dopo la conclusione della campagna.
Oltretutto è possibile giocare queste modalità pure in cooperativa con un altro giocatore, anche se il divertimento maggiore arriva solo se si è in presenza di un amico, con il quale commentare le devastanti mosse dei personaggi. Insomma l’unica cosa a cui bisogna stare attenti è la ripetitività delle missioni, raramente ti capiterà non dover semplicemente sterminare dei nemici e speriamo che nei futuri capitoli vengano messe in maggior risalto le missioni stesse.
Un lato tecnico con dei problemi
Purtroppo i problemi di One Piece Pirate Warriors 4 arrivano proprio nel lato tecnico del titolo, che seppur risulta godibile graficamente parlando e non possiede problemi di framerate (abbiamo utilizzato un PC di fascia media per giocarlo), ha delle mancanze davvero gravi. Parliamo del difetto più grande in assoluto ovvero quello della telecamera di gioco, che raramente riesce a stare fissa sul nemico selezionato senza buggarsi in qualche modo. Si parla di un evento che capita piuttosto spesso e che sicuramente ti darà parecchio fastidio, soprattutto quando sarai nel bel mezzo di un combattimento pieno di effetti visivi.
Se gli oltre 40 personaggi utilizzabili si può dire che son realizzati in maniera davvero egregia, lo stesso non vale per tutti i combattenti minori. I nemici che andremo a macellare saranno quasi sempre tutti uguali, peccando quindi di una qualsivoglia caratterizzazione. One Piece Pirate Warriors 4 riesce però nel creare degli scenari piuttosto piacevoli alla vista e che risultano essere piuttosto fedeli alla loro controparte nel manga/anime.
Le musiche di sottofondo che avremo durante le nostre battaglie son tutte davvero piacevoli da ascoltare e ne sono presenti anche una buona quantità. Sicuramente il gioco non può puntare ad avere una grafica fotorealistica, perché con tutti gli elementi che ci sono a schermo, risulterebbe davvero difficile per le console della attuale generazione mantenere un framerate decente. Speriamo quindi che con l’avvento della nuova generazione, il prossimo capitolo di questa saga possa ricevere l’upgrade visivo che si merita.
Conclusioni
One Piece Pirate Warriors 4 è quindi un prodotto che risulta essere indirizzato ai fan dell’opera, che sicuramente proveranno una gioia immensa nel poter utilizzare tutti questi personaggi (insomma chi non vorrebbe giocare nei panni di Kaido?). Il gameplay seppur ripetitivo riesce a intrattenere grazie a delle mosse speciali sempre nuove e a una progressione dei personaggi davvero ben fatta.
Il problema più grande risulta essere sicuramente quello della telecamera di gioco, che ti farà quasi venire la paura di mettere il lock su un particolare nemico. Un plauso davvero enorme va invece alla longevità del titolo, che ti garantirà moltissime ore di gioco, soprattutto se vorrai esplorare fino in fondo la modalità Diario del Tesoro. Insomma One Piece Pirate Warriors 4 è un musou che nonostante i difetti classici del genere, riesce comunque a intrattenere il giocatore.
Bisogna ricordare che il gioco è rivolto praticamente solo ai fan di One Piece, dato che mostra degli avvenimenti che si avvicinano molto agli ultimi visti all’interno del manga. One Piece Pirate Warriors 4 è quindi un’evoluzione del suo predecessore in tutto e per tutto, che riuscirà a farti rivivere moltissime emozioni (Ace…) e a divertirti per moltissime ore. Quindi che aspetti? Vai subito all’arrembaggio!