La storia del gaming è legata a doppio filo con quella dell’Oriente. Un po’ perché i primi videogiochi sono nati qui, un po’ perché le sue atmosfere, i suoi personaggi e le sue storie entrano, da sempre, nel cuore degli utenti.
Il legame che c’è tra il mondo dei videogiochi e l’estremo Oriente non è qualcosa di facile da spiegare. È un rapporto profondo, variegato, ricco. È filo che unisce diversi aspetti: il successo delle aziende del gaming (come non pensare, immediatamente, alla Nintendo e alla Sony in Giappone, per esempio? Oppure alla Tencent in Cina?) e la crescita degli eSports in paesi come la Corea del Sud oppure l’innovazione tecnologica, un settore dove l’Oriente è sempre stato all’avanguardia.
Eppure, questo rapporto non si ferma qui, non si ferma all’esterno ma entra nel profondo. Entra nei videogiochi e permette di viaggiare, rimanendo fermi. Scoprendo mondi lontani, magici e a volte misteriosi, grazie alla trama di un videogame.
L’esempio dei casinò online
Un successo, quello dell’Oriente nel gaming, che valica i confini dei generi e che sbarca anche dove meno te lo aspetti. Come nel caso del gambling, la filiera del gioco d’azzardo pubblico e legale. Tra cinema e serie tv, azione e musica, fantasy e tanti altri generi, un posto particolare lo occupano le slot machine online gratis che tra le categorie più popolari annoverano proprio quella dedicata all’Oriente. Un’intera categoria dedicata a temi ispirate a usanze e tradizioni tipiche del Giappone, della Cina, della Corea, capaci di ricreare il fascino e la bellezza della cultura orientale. Una cura grafica e una precisione dei dettagli che permette di riproporre nelle slot machine online scenari ambientati nella natura o nei contesti urbani, tra feste ed eventi mondani oppure all’interno di templi antichi. È il caso di slot gratis come Long Pao o Geisha, di Golden Legend e di Shaolin Spin, che ripropongono personaggi tipici, figure storiche che hanno fatto la storia del Giappone e dell’Oriente.
Il caso di Yakuza
Per provare a spiegare il successo di questo rapporto possiamo poi prendere un titolo in particolare: quello di Yakuza, noto in Giappone come Ryu Ga Gotoku (che in traduzione suonerebbe “come un drago”). Si tratta di un videogioco nato dalla mente geniale di Toshihiro Nagoshi, produttore esecutivo di SEGA. Siamo nel 2005, con il primo capitolo di una saga che vanterà altre 8 uscite, 7 spin-off e 5 remake. Come ha spiegato la redazione di Spazio Games, questo è il gioco giapponese per eccellenza: accuratezza storica, dettagli sociali, precisione nella ricostruzione degli ambienti, degli atteggiamenti, dei modi di fare. Questo videogioco permette infatti di scoprire le vie e i quartieri di Tokyo, i suoi prodotti tipici, i rumori della città. Una città che fa da sfondo alla vicenda di Kazuma Kiryu, membro della mafia giapponese che prova a creare un suo clan. Un videogame unico, che spiega bene il fascino dell’Oriente per gli utenti del gaming.
È così che l’arte e la storia di un popolo, gli scenari e i paesaggi di un mondo lontano, i ritmi e le usanze di una cultura entrano in contatto con il pubblico. A volte senza neanche il bisogno di viaggiare.