C’è un genere di titoli ovvero i Run ‘n gun a cui tutti almeno una volta nella vita, ci siamo cimentati. Che questo sia stato Contra oppure Metal Slug, ognuno di noi videogiocatori si è approcciato nell’ardua, ma divertente impresa di sparare a qualsiasi cosa si muovesse a schermo. Quindi fare un titolo come Orion Haste dovrebbe essere semplice…vero? Questo è probabilmente quello che hanno pensato gli sviluppatori di Forsteri Studios e il publisher Ratalaika Games quando hanno lanciato questo titolo. Peccato che non sia proprio così.
Orion Haste combattiamo gli Ximpeti
Orion Haste come ogni buon run ‘n gun che si rispetti, non ha tutta sta gran profondità nella trama e se dobbiamo dirla tutta, ci sta, visto che il fruitore medio di questi titoli non vuole andarsi ad impelagare troppo in complicate storie o in colpi di scena che ti lasciano a bocca aperta, basta imbracciare un fucile ed iniziare a sparare a tutto ciò che si muove a schermo.
Sarai un soldato senza nome il quale fa parte dell’organizzazione B.O.M.B. ovvero Beta Orionis Military Base. Un giorno gli Aethra, una razza alinea amica degli umani, viene attaccata dagli Ximpeti, i quali vogliono impossessarsi dell’ossigeno dei primi. Il tuo obbiettivo sarà quello di combattere contro gli Ximpeti, per salvare la struttura degli Aethra e portare lo scontro sul pianeta natale degli invasori ovvero Xim.
Questa storia, che forse ho riassunto forse in maniera fin troppo prolissa (no, davvero non sto scherzando), viene spiegata solamente appena farai partire il titolo e nel primo livello, dove potrai parlare con alcuni NPC, dopo ciò Orion Haste non si preoccuperà più di spiegarti cosa succede o il perché.
È un difetto? È un pregio? Questo decidilo tu in base all’approccio che vuoi dare a questo titolo, perché come dicevo prima il run ‘n gun medio solitamente non punta molto sulla trama, ma più che altro sull’azione vera e propria. C’è da ammettere, comunque, che qualche informazione in più, magari poco invasiva, con delle brevi scene di intermezzo tra un livello e l’altro, non avrebbero guastato.
Un soldato con poche risorse
Ma una trama striminzita verrà compensata sicuramente da un ottimo gameplay vero? Beh non proprio. Orion Haste presenta 7 livelli (un po’ pochini, ma stiamo pur sempre parlando di un titolo che viene venduto a prezzo budget) e può essere portato a termine in una sessione di gioco di circa 2 ore. Nella maggior parte dei livelli dovrai fare le classiche cose da run ‘n gun ovvero muoviti per il livello, uccidi qualsiasi minaccia ti si pari davanti, salta sulle piattaforme, raccogli i power up, ma soprattutto non farti ammazzare.
Alla fine di ogni livello troverai un boss il quale richiederà ben più di una manciata di colpi per essere buttato giù. Questi probabilmente sono la parte riuscita meglio del gioco, visto che questi hanno una buona varietà e ognuno richiederà una strategia diversa per essere sconfitto. Avrai una navicella che spara dall’alto e nel mentre farà spawnare dei nemici, oppure un carro armato che spara raggi laser o ancora un verme gigante che ti lancerà nemici e rocce, fino ad arrivare al boss finale che per essere sconfitto si evolverà in tre trasformazioni.
Peccato che la stessa cura che è stata messa nei boss, non ci sia nel resto del titolo, infatti la varietà non manca, ma il tutto sembra un po’ lasciato a metà e con poca profondità. Prendiamo per esempio il secondo livello, il quale ti metterà a bordo di una moto volante che sembra presa para para dalle infernali sezioni di Battletoads (il primo, non quella ciofeca del remake su Xbox). Mentre guidi la moto dovrai sconfiggere i nemici, ma non ti da quella sensazione di velocità, sembra più uno di quei livelli, che andavano molto di moda su Nintendo NES, dove lo stage si muoveva e tu dovevi tenere il passo (tipo Super Mario Bros. 3).
Durante le tue scorribande, poi, troverai i power up i quali non saranno altro che 3 armi in più, oltre a quella di base. L’arma iniziale è una semplice mitragliatrice, come se ne vedono tante, in seconda battuta troverai un raggio elettrico continuo, la terza un laser che sparerà a raffica breve ed infine un lanciarazzi. Le prime due saranno parecchio utili, mentre le ultime due saranno di una lentezza quasi disarmante rendendo di fatto il power up assolutamente inutile. Soprattutto i proiettili del lanciarazzi, i quali seguiranno i nemici, spariranno ancor prima di raggiungere il bersaglio se questo sarà troppo lontano, rendendo di fatto l’arma pressoché inutile.
Per il resto sul gameplay c’è poco altro da dire se non che i comandi sono parecchio semplici, visto che prevedono l’utilizzo di soli due tasti (uno per sparare e l’altro per saltare) più i due dorsali, i quali serviranno a scorrere il proprio arsenale.
Un ultimo appunto sulla rigiocabilità del titolo. All’inizio di questo paragrafo ti ho accennato che Orion Haste è un titolo davvero troppo breve, ogni livello dura circa 10 minuti, questi sono solo 7 e se la matematica non è un’opinione ci vogliono circa 70 minuti per finirlo tutto. Mettiamoci che magari potresti morire qualche volta durante la tua avventura, quindi arrotondiamo ad un paio di ore scarse. E una volta finito? Basta così, non ci sono motivazioni per riprendere in mano Orion Haste. Non c’è la possibilità di sbloccare nuovi personaggi, oppure qualche trofeo che ti dia l’input e nemmeno una modalità multiplayer per poter passare una serata ignorante con gli amici. Davvero peccato.
Graficamente nulla di speciale
Graficamente il titolo è semplice, ma non è malaccio. Sicuramente ti piacerà se ami il retrogaming e senti la nostalgia dei modelli in pixel art. L’unica cosa che lascia un po’ a desiderare sono i livelli che risultano un po’ confusionari. Infatti ti potrebbe capitare di non capire se è possibile o meno saltare su una piattaforma, questo perché queste tendono a confondersi con gli elementi del fondale. Da un punto di vista audio siamo sul senza infamia e senza lode, la musica di accompagnamento non è male, ma non è nulla di epico e pure i suoni ambientali fanno il loro senza sbavature.