Orwell’s Animal Farm è la trasposizione videoludica della famosa parabola di George Orwell, Animal Farm, grazie ai produttori di The Dairymen e agli sviluppatori di Nerial. Il suo scopo pare essere quello di farti sperimentare in prima persona la natura corruttrice del potere, quindi sei pronto a vivere il totalitarismo in chiave Orwelliana?
Molto probabilmente Orwell’s Animal Farm affronterà le stesse tematiche affrontate nel ’45 da George Orwell, ovvero la rivoluzione e la corruzione.
In quest’opera dovrai decidere con quali animali schierarti e gestire la loro società. Il tuo scopo sarà quello di bilanciare le risorse, difendere la fattoria e mantenere felice la popolazione animale.
Orwell’s Animal Farm sarà disponibile su Steam questo autunno, nel frattempo sul sito ufficiale arriva la conferma che l’opera avrà anche una versione mobile.
Vediamo sempre più romanzi diventare opere videoludiche, basta guardare giochi come Dante’s Inferno, The Witcher o Metro (nel caso volessi approfondire l’argomento puoi dare un’occhiata a questo nostro articolo), videogame neanche troppo sofisticati rispetto alle opere d’origine. Orwell’s Animal Farm invece, anche se sarà un gioco d’avventura, potrebbe toccare temi scomodi che fin’ora pochi titoli del mondo dei videogame hanno affrontato.
Per chi non conoscesse l’opera originale facciamo un piccolo riassunto:
La Fattoria degli Animali si svolge all’interno della fattoria padronale del coltivatore Jones, un fattore sempre ubriaco che molto spesso maltratta i propri animali. Una sera gli animali, non sopportando più questo sfruttamento da parte del loro padrone, indicono una riunione in cui il maiale più anziano prende voce, Vecchio Maggiore, il più ammirato e stimato. In questo discorso, Vecchio Maggiore racconta di un suo sogno, ovvero la libertà dalla schiavitù dell’uomo, riuscendo ad esortare gli altri animali ad unirsi tra di loro per liberarsi dall’oppressione dell’essere umano.
Alla morte del Vecchio Maggiore, tre giorni dopo, il comando viene preso dai maiali più intraprendenti, Napoleon, Palla di Neve e Clarinetto che riescono ad ottenere la vittoria contro il padrone della fattoria, creando una nazione dove tutti gli animali sono uguali.
Come spesso succede, ed è successo, nella vita reale, anche in questa nuova nazione si comincia a tramare per avere sempre più potere finché l’ideale di “tutti gli animali sono uguali” si trasforma in “tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri“.
Quello che mi chiedo è se in questo gioco saremo noi a sovvertire i potenti dittatori della fattoria per liberare tutti gli animali oppure saremo noi i totalitaristi che denigrano gli altri esseri? Rimani sintonizzato per scoprirlo.