Il mondo videoludico sta attraversando una rivoluzione epocale ma sottovalutata. I visori VR non sono più gadget visionari e fantascientifici ma semplici periferiche da poche centinaia di euro che hanno cambiato radicalmente il modo di videogiocare.
Alzare la testa e vedere un F35 volare sopra di noi, guardare il cruscotto di una Ferrari 488 o dover ricaricare l’arma smontando e rimontando con le proprie mani il caricatore, ha avvicinato i videogiochi alla realtà.
Pensiamo ora di avere un casco VR che non funzioni solo come motion control o schermo ma che ci dia la possibilità di alterare in tempo reale lo scenario che ci si para davanti agli occhi, una sorta di AR ma molto più potente, non limitato da una qualche carta con un codice a barre sopra o da movimenti meccanici e basilari.
Pensiamo ora che tutti i nemici, gli scenari e gli ostacoli che abbiamo affrontato indossando questo “casco” diventino reali.
Sarebbe una situazione alquanto spinosa, non credi?
Questa è la trama di Our World Is Ended.
Il titolo, sviluppato da Red Entertainment, è stato supportato dalla sapiente guida di PQube, un publisher abbastanza sconosciuto ma che ha dato i natali a veri e propri capolavori, tra cui la visual novel STEINS; GATE.
Our World Is Ended racconta la storia della software house Judgement 7, formata da sette eccentrici ragazzi.
Noi impersoneremo Reiji, il director (e tester) di questa azienda, alle prese con il collaudo del nuovissimo motore di gioco chiamato W.O.R.L.D., capace di modificare la realtà che noi vediamo tramite un casco adattato a visore vr/ar.
Ok ma… i reggiseni?
Ci sono tantissimi stereotipi nel mondo, dal nostro “amato” mafia, pizza e mandolino fino agli americani con il grilletto facile… e l’Asia?
Metà di noi vede la società giapponese come culla di una cultura straordinaria e affascinante, l’altra metà come una marmaglia di gente che lavora 24 ore al giorno e che ha “passioni strane”.
Come noi odiamo essere conosciuti nel mondo per la criminalità e il cibo, anche i giapponesi sono contrariati per essere ricordati per le foto ai piccioni in centro a Milano o per “certi fumetti hot”.
Gli sviluppatori non sono dello stesso parere.
Nei primi 50 minuti di gioco, veniamo bombardati da battute a sfondo sessuale da uno dei programmatori di Judgement 7, Owari, “affettuosamente” chiamato da tutti Perv.
Se ciò non bastasse, posso aggiungere che metà delle inquadrature sono sul seno di Yuno, la nostra compagna d’avventura, con relative battute del nostro alter ego circa il movimento e la morbidezza delle sue… ehm… avete capito.
I personaggi hanno una profondità molto intrigante ma vengono presentati come semplici esponenti delle più becere battute:
- Yuno: la ragazza bella ma stupida.
- Owari: il nerd fissato con il sesso.
- Tatiana: il genio silenzioso.
- Natsumi: l’artista “darkettona” e scontrosa.
- Asano: la ragazza sexy e spudorata.
- Iruka No. 2: non so neanche come descriverla sinceramente.
Un vero peccato poiché i protagonisti sono molto più complessi di come il gioco ce li fa vedere per le prime ore di gioco, senza contare il loro background davvero affascinante.
Initial D
Tra il secondo e il terzo capitolo, Our World Is Ended compie una potente accelerazione e da gioco che si sofferma 10 minuti a parlare di granite al melone diventa una vera e propria montagna russa del divertimento!
I nemici e le ambientazioni riprodotte sul casco del protagonista sono oramai diventate realtà e le belle e sfarzose strade del quartiere di Asakusa sono oramai cumuli di macerie con persone crocifisse o distese a terra senza vita.
Il protagonista, che prima spiegava queste visioni come semplici segni di stanchezza, comprende che il programma W.O.R.L.D. è molto più che un semplice gioco; i nemici e la distruzione dell’intero mondo sono reali e lui deve fermare tutto questo!
S.O.S.
Il gameplay è giustamente inesistente: premi X per passare al dialogo successivo e L1 per salvare il gioco, ma anche qua Our World Is Ended mostra la sua superiorità.
Grazie al sistema Selection Of Soul (S.O.S.) potremo vedere su schermo cosa prova il protagonista e tutto ciò che gli salta in mente.
Un edificio crolla proprio davanti a lui? Sullo schermo compariranno frasi d’aiuto, urla o leggere imprecazioni che noi dovremo scegliere rapidamente dato che compariranno e spariranno molto velocemente.
Questo sistema non sostituisce il classico “scegli una delle tre frasi e guarda che succede” ma rappresenta un valore aggiunto da non sottovalutare.
Fallout, sei tu?
Il gioco ha una durata molto estesa. La storia dura in media 40 ore, in base a quanto velocemente si leggono le righe di dialogo dei personaggi.
Il tutto condito con musiche non eccelse ma divertenti, capaci di immedesimare il giocatore con la scena che sta vivendo.
L’unica nota dolente è…la durata.
Già, 40 ore di gioco sono da considerarsi come un pregio poiché Our World Is Ended è un titolo che incanterà chiunque lo proverà ma i primi capitoli (circa 3, 4 ore) sono un disastro.
È naturale che lo sviluppatore diluisca un po’ l’azione su schermo ma è improponibile dover leggere per 10-15 minuti discussioni su quanto è buona la granita al melone e quanto sia soffice il seno di Yuno. Fortunatamente più si avanza nella trama e meno si incapperà in questi momenti inutili… anche se non scompariranno del tutto, facendo uscire spesso dalla bocca del giocatore un sonoro “ma che cosa?!” .
Qua c’è lo zampino di 2k Games!
Se anche tu giochi a NBA 2K, sai benissimo che è un gioco stupendo… ma ha dei caricamenti lunghissimi.
Stranamente, Our World Is Ended ha lo stesso difetto.
So che è un problema comune, alcuni giochi tripla A come Red Dead Redemption 2 o Metal Gear Solid 5 presentano caricamenti molto lunghi ma da una visual novel mi aspetto cambi di scena rapidi e fluidi.
Il titolo di Red Entertainment soffre di tempi d’attesa che oltrepassano tranquillamente i quattro minuti lasciando il giocatore a fissare uno schermo nero o verde (durante le scene con indosso il casco) senza che possa premere nessun tasto o andare nel menu principale.
Il gioco è molto bello da vedere, con scenari e personaggi ben disegnati… peccato per un grave bug che mi ha afflitto per tutta la durata dell’avventura.
Questo simpatico “baco” ha rovinato la ma esperienza di gioco poiché zoomava sui personaggi, costringendomi a leggere ore e ore di dialoghi (il gioco dura ben 40 ore…) avendo come sfondo non il personaggio con dietro l’ambientazione, ma una parte di maglietta di uno dei sette ragazzi o, ancora meglio, un ciuffo di capelli “pixelloso” a causa dell’inquadratura molto ravvicinata.
Ho provato a creare nuove partite, a disinstallare e reinstallare il gioco (l’azienda mi ha gentilmente inviato la key digitale) ma non c’è stato nulla da fare. Quel ciuffo rosa è rimasto impresso per decine di ore sullo schermo del mio televisore.
Devo ammettere che Our World Is Ended è un titolo talmente brillante che mi ha fatto dimenticare questo fastidioso problema. I ragazzi di Red Entertainment hanno fatto un lavoro egregio e non vedo l’ora di poter mettere mano sulla versione fisica del titolo.
Our World Is Ended uscirà il 18 marzo su PlayStation 4 e Nintendo Switch in formato digitale e fisico.