In questi giorni starai sentendo parlare molto di Outriders, il looter shooter rpg, sviluppato da People Can Fly e targato Square Enix. Dopo un lavoro di quasi 5 anni, la nuova proprietà intellettuale ha debuttato qualche giorno fa, più precisamente il 1 Aprile, mostrandosi al grande pubblico. Com’è andata?
Partiamo da qualche analisi esterna, per poi arrivare alle considerazioni personali. Durante i primi giorni di vita, Outriders ha stabilito nuovi record per la compagnia. Passando diversi giorni al primo posto nelle classifiche di Steam è subito dopo diventato, il miglior lancio di Square Enix sulla piattaforma.
Una mole di giocatori davvero alta, per un successo inaspettato, arricchito da una buona utenza sulle console Sony e dal lancio su Xbox Game Pass al day one. Non tutto però è andato nel modo giusto, i server infatti hanno risentito dell’alto numero di utenti e hanno ceduto. Continuano a ripetersi sporadici problemi di accesso, crash durante le partite e impossibilità di entrare in un team, per sperimentare la parte cooperativa.
Outriders: prime impressione del viaggio nell’inospitale Enoch
Dopo diverse ore passate alla scoperta della demo e della versione finale del gioco, ho deciso di buttarmi in un approfondimento personale. Se sei ancora indeciso, queste mie parole potrebbero esserti di aiuto. I prossimi paragrafi saranno completamente privi di spoiler.
Vorrei partire dalla parte più debole dell’intero titolo, quella tecnica. La mia prova, effettuata su Xbox Series X è lungi dall’essere considerata una gioia per gli occhi. Tra texture che caricano durante le cutscene, pop up delle ambientazioni e problemi di clipping con le armi, sembra che il prodotto di People Can Fly, sia passato un po’ troppo in fretta davanti alla fase di polishing.
Un lavoro altalenante. Si passa infatti da scene di intermezzo davvero accattivanti, a parti completamente sconnesse e tagliate frettolosamente. Stesso discorso per quanto riguarda le ambientazioni. Non mancheranno scorci mozzafiato, che non invidiano lo splendido lavoro di James Cameroon, con il pluripremiato Avatar.
Purtroppo l’alta qualità di alcune zone esplorabili, l’attenzione all’art design per armi e armature, scompare in alcuni punti, riportando il tutto alla normalità.
Gameplay
Veniamo ora ad una delle parti più riuscite, il gameplay. Giocato in compagnia, dove riesce a dare il meglio di se, o in solitaria, il sistema di cover shooting risulta accattivante ed estremamente divertente. Le bocche da fuoco rilasciano sensazioni diverse, scatenando la voglia di provare qualsiasi tipo di arma che riusciremo a trovare. Trattandosi di un looter shooter ti imbatterai in frequenti drop, scanditi dalla comune colorazione in base alla rarità.
La difficoltà della campagna è alta ed impegnativa, trovarsi da soli contro le terribili minacce del mondo circostante, in alcuni casi porta alla frustrazione. Rimane interamente giocabile singolarmente, ciò nonostante ti consiglio di giocarlo, se possibile, con degli amici. Studiare strategie, combinazioni di poteri e build, è davvero soddisfacente.
La componente Rpg
Inizialmente vista come una semplice aggiunta, la componente rpg di Outriders, risulta fondamentale da padroneggiare man mano che si oltrepassano le prime ore di gioco. L’albero delle abilità, diviso in tre parti per ogni classe, riesce a dare un accenno della profondità di questo elemento. La possibilità di resettare in qualunque momento lo skill tree, per cambiare la build del proprio alter ego, in base alla necessità, è una delle trovate più interessanti.
Gli otto poteri inoltre, variegati e in rari casi non efficaci, aggiungono spettacolarità e profondità ad il gameplay.
Con il proseguo della storyline principale, durante le primissime ore, potrai sbloccare un vendor dedicato alle crescita e alla creazione di mod ed equipaggiamenti. Per farti strada tra le diverse mutazioni e le creature inospitali, capirai che dedicarsi all’ottimizzazione dell’equip e alla resa massima delle proprie abilità, farà la differenza tra la vita e gli infiniti try.
Giunti alle considerazioni finali su Outriders, mi risulta impossibile non consigliartelo. Soprattutto se possessore di una delle console dell’ammiraglia Microsoft, risulta quasi un obbligo testarlo con mano, data l’uscita al day one sul servizio in abbonamento.
Ultime ma non per importanza, le quest secondarie. In alcuni casi legate direttamente al filone principale, in altri spietate cacce o taglie, con alto tasso di sfida. Sei pronto ad affrontare questo spaventoso cammino, Outrider?