Paint the Town Red è un caotico picchiaduro alquanto cubico, sviluppato da South East Games. La compagnia in questione è un gruppo indie situato in Australia e formato da ben 2 persone: il programmatore Matthew Carr e suo cugino, nonché artista, Shane Carr.
Per questo titolo possiamo trovare anche il vincitore dei BAFTA Awards Jeff van Dyck, il quale ha lavorato alla musica. Paint The Town Red è uscito fuori per la prima volta nel 2015, quando venne presentato in Early Access su Steam in una versione molto più grezza di quella attuale.
Durante il Summer Game Fest di quest’anno è stata resa disponibile la demo del gioco per Xbox. Dopo numerose patch e modifiche, finalmente è uscito fuori quello che è il vero gioco, di cui ti proponiamo un’analisi completa. Intanto i generi trattati spaziano in base alla modalità trattata, ma principalmente possiamo identificarlo come un picchiaduro in prima persona.
Paint The Town Red ha dei gravi problemi di comunicazione con la nostra lingua…
Le texture e le caratteristiche estetiche principali sono tutte intorno alla forma geometrica del cubo, ricordandoci un po’ lo stile di Minecraft o Roblox. I termini che userò saranno in riferimento alla versione in italiano del titolo, di cui purtroppo troviamo una traduzione alquanto scarsa, risultato evidente dell’uso di Google Translate.
Oltre ai vari termini utilizzati nelle stesse impostazioni, dove al posto di “on” e “off” troviamo parole come “acceso” e “via”, possiamo notare una delle modalità principali di questo titolo segnata come “sotto”. Il termine in questione è la traduzione letterale di “Beneath”, che si poteva rendere in maniera molto più adatta con termini come “Profondità” o “Abisso”. Il perché di questo nome ti verrà spiegato più avanti con la recensione.
…e con le console!
Questo vasto titolo si suddivide in 3 macro categorie: Scenari, Arena e Sotto. Avendo giocato Paint The Town Red su Nintendo Switch non ho potuto provare le modalità esclusive per il PC e che purtroppo non sono presenti nelle console.
Trattandosi di funzioni e modalità rivoluzionarie, posso già dirti che finché quest’ultime non verranno aggiunte anche nelle altre piattaforme, Paint The Town Red sarà un ottimo acquisto solo se fatto su Steam.
Le gravi mancanze di questo titolo, che invece troviamo sulla versione per PC, riguardano:
- Multiplayer cooperativo: fino a 4 giocatori potranno giocare insieme su tutte le modalità riguardanti gli Scenari, il Sotto e l’arena (tranne la modalità infinita).
- Livelli sandbox: pura modalità creativa in cui potrai creare lo scontro dei tuoi sogni.
- Editor di livelli, personalizzazione di texture e di musica: dai vita ad uno scenario tutto tuo, condividilo con gli altri utenti oppure sperimenta le creazioni degli altri.
Oltre al supporto per il 4K, Paint The Town Red raggiunge i 60 fps, ma solo nelle console di nuova generazione. Su Switch (console in cui è stato provato da noi), Playstation 4, Xbox One e Series S (in modalità risoluzione) non supera i 30 fps.
I diversi scenari da poter insanguinare
Dopo aver visto alcune caratteristiche generali, partiamo dalla modalità per cui è nato il titolo: gli scenari. Questa funzione consiste nella scelta di un’ambientazione, fra le quali possiamo trovare: Bar dei motociclisti, Discoteca, Prigione, Covo dei Pirati (giorno o notte) e Saloon.
Ogni mappa in questione si differenzia per alcune caratteristiche, infatti in base allo scenario non cambierà solo l’ambientazione, ma anche:
- Numero di nemici
- Tipologia di nemici
- Tipo e numero di armi
- Mini boss e Boss
In ogni scenario la situazione sarà sempre simile, infatti una volta che comincerai la tua partita, ti troverai davanti a delle persone intente a vivere la loro vita quotidiana, scrutandoti però in maniera minacciosa. Non appena interagirai con uno solo di essi, oppure entrerai in una zona vietata, ecco che scoppierà il caos. Tutti quanti gli PNG daranno il via a una maxi rissa ed alcuni dei nemici che ti troverai davanti proveranno a colpirti, altri invece si inizieranno a massacrare a vicenda.
Il tuo obiettivo sarà ovviamente quello di rimanere in vita combattendo con le unghie e con i denti, sfruttando qualsiasi arma che ti capiti davanti. Nonostante alcune hitbox possano essere un po’ snervanti, il gioco in sé rimane comunque un ottimo modo per scaricare la tensione e liberarti dello stress in eccesso, dando senso a quello che è il titolo di Paint The Town Red.
L’uso estremo del sangue e dei particolari splatter si uniscono bene con le texture ed i modelli di forma cubica, dando così un effetto sanguinolento e goliardico, ma senza impressionare eccessivamente. La connotazione delle armi e dei boss, uniti agli easter egg di ogni mappa, rendono gli scenari dei luoghi curiosi da scoprire.
Hai inoltre la possibilità di utilizzare dei modificatori in grado di variare la tua esperienza di gioco, con mod e trucchi che vanno dall’immortalità del giocatore alla diminuzione della propria salute, dal modificatore che trasforma i nemici in zombie fino alla modalità “Superhot” che ti catapulta nello slow-mo del noto sparatutto.
Entra nell’arena e preparati alle sfide degli dei!
L’altra modalità, simile agli scenari di Paint The Town Red, è Arena. In questa variante dovrai affrontare alcune sfide, dove ti metterai alla prova come un vero gladiatore. Gli avversari saranno presi dalle texture già esistenti negli scenari, così come le armi.
Da evidenziare la presenza di un nuovo armamentario che introduce alcuni strumenti usati dai gladiatori nell’antica Roma. Le challenge proposte metteranno alla prova le tue capacità di sopravvivenza, ma soprattutto di adattamento.
Nel “Sotto” c’è un nuovo mondo, ma anche un nuovo gioco!
Se sulle sfide proposte dall’arena non c’è molto da dire, la terza ed ultima modalità “Sotto” riesce a rivoluzionare Paint The Town Red. In questo ambiente ostile entriamo in un vero e proprio rogue-lite, nel quale troviamo finalmente una trama di gioco.
Il mondo è ormai corrotto e la nostra unica speranza è calarci nel terribile “Sotto”, un mondo infernale volto al caos e al sangue. Tra i vari elementi, tipici del rogue-like, verrà proposto un sinistro scenario sotterraneo con un insieme di grotte che cambieranno in maniera randomica, avendo così una partita sempre diversa dalla precedente.
Oltre a scegliere una classe tra le 4 presenti, ci verrà presentata una situazione al limite del collasso, dove potremo addentrarci in un mondo infernale e pieno di creature malvagie. Se alcuni mostri saranno soltanto degli zombie, altri verranno invece potenziati con dei bracci giganti o semplicemente saranno in grado di utilizzare armi e molto altro.
Quindi Paint The Town Red vale il prezzo del biglietto?
La modalità “Sotto” è ciò che vale realmente il prezzo di Paint The Town Red, infatti renderà le tue partite molto più dinamiche e piene di azione, il tutto condito da mostruosità aberranti. In conclusione possiamo dire che Paint The Town Red è un titolo che vale la pena giocare e che ti consiglio di acquistare, ma solo su Steam.
Le tue partite sulle altre console potrebbero facilmente durare poco, infatti pur essendo un gioco dinamico e pieno di contenuti, se giocato da soli, può smettere di divertire facilmente. Con una modalità multiplayer, in locale o online, con scenari interamente personalizzabili e contenuti da poter condividere e provare, Paint The Town Red sarebbe un gioco per cui vale la pena spendere.