Parliamo del tanto chiacchierato ed atteso Paradise Lost. Nel 2018 nacque, a Cracovia, stupenda città nel sud della Polonia, una casa produttrice di videogiochi indipendente. E sì, sono passati solo due anni, ma All in! Games ne ha fatta di strada, con ben 16 giochi sul curriculum. E presto, probabilmente per Natale 2020, potremo goderci, su PC, PlayStation 5 e Xbox Series X, il coronamento del loro lavoro: Paradise Lost. Il profumo di capolavoro o, almeno, di gioiellino destinato a lasciare il segno si sente anche venendo a conoscenza del team di sviluppo, PolyAmorous, anch’esso polacco, già responsabile di titoli tripla A come Killzone e vincitore dell’Unreal Dev Grant nel 2018, premio conferito da Epic Games Store. Ma bando alle ciance, vediamo cos’altro sappiamo del titolo All in! Games.
Ambientazione e contesto: ci aspetta un gelido inverno nucleare
Vediamo quindi che genere di contesto ci troveremo ad affrontare durante la nostra avventura. I nazisti non sono certo nuovi all’ucronia, un genere narrativo in cui si immaginano eventi che hanno stravolto l’ordine conosciuto della storia, riscrivendola. Abbiamo infatti già visto i nazisti uscire vittoriosi dalla seconda guerra mondiale in Wolfenstein. Ma la direzione che prenderà Paradise Lost sarà completamente diverso dal vecchio sparatutto, in quanto andremo a muoverci in una rete sotterranea di bunker per sfuggire all’inverno nucleare causato dai nazisti, i quali, in un disperato tentativo di sovvertire le sorti della guerra, hanno sganciato ordigni atomici in Polonia e nella loro stessa Vaterland, rasando ogni cosa al suolo. Il clima che si percepisce in una tale situazione è stato ben reso dalla voce radiofonica del nuovo teaser trailer, visibile qui sotto, rilasciato il 22 maggio da All in! Games. Sembra quindi, a giudicare anche dalle immagini rilasciate dal publisher che vi andiamo a mostrare, che l’ambientazione sarà completamente sotterranea, forse con sporadiche visite in superficie.
Chi sarà il protagonista della nostra storia post-apocalittica?
Vedi il piccoletto nella prima immagine promozionale dell’articolo? Sarà lui a farsi strada nella wasteland polacca, a scoprire un bunker dei nazisti ed a decidere di esplorarlo. Un ragazzino di 12 anni, con le spalle tremendamente cariche di dolore e perdite da affrontare, ecco il nostro protagonista. E sarà proprio questo carico psicologico ad avere un grande impatto sia su gameplay che su storytelling. A causa del bombardamento atomico, infatti, il nostro protagonista ha presumibilmente perso qualcuno di importante e il trailer lascia presumere che quel qualcuno sia la madre. In che modo ciò influirà sulle nostre partite?
Scelte e conseguenze in un mondo sinistro e folkloristico
In maniera forse simile a quanto abbiamo già visto nello spettacolare Hellblade: Senua’s sacrifice, aspetti psicologici e folkloristici andranno a mescolarsi, partendo dalle nostre scelte. La cosa più interessante è che l’aspetto e l’atmosfera del bunker cambieranno a seconda delle nostre decisioni e del passato del protagonista. Le storie e le leggende slave di una terra antica come la Polonia prenderanno forma e vita nella mente traumatizzata di un ragazzino, che dovrà farsi largo tra demoni personali e scorie nucleari in un viaggio alla ricerca di… cosa? Uno scopo per vivere in una terra in cui il male sembra aver preso il sopravvento? Altri sopravvissuti con cui condividere il dolore della crudeltà nazista? Il trailer sembra abbastanza vago circa questi aspetti. In ogni caso è probabile, data l’importanza che assumeranno le nostre scelte, che il gioco ci riserverà più finali, aumentando quindi la rigiocabilità.
Nel frattempo…
L’attesa è certamente ancora lunga per questo nuovo, affascinante indie. Dunque perché non iniziare mettendo Paradise Lost nella nostra lista dei desideri su Steam? Possiamo inoltre seguire più da vicino le vicende del gioco e di All in! Games unendoci al loro server discord.