Se si cerca il significato della parola paradosso, una delle definizioni più comuni che si può trovare è la seguente: proposizione formulata in apparente contraddizione con l’esperienza comune o con i principi elementari della logica, ma che all’esame critico si dimostra valida. In poche parole, qualcosa che all’apparenza è in contrasto con le basi della logica ma che invece sta funzionando o accadendo, come se per strada in condizioni normali, dovessi vedere un sasso fluttuare piuttosto che rimanere sul terreno. Bene, Paradox Error è proprio questo: non dovrebbe essere un platform ed invece lo è, o meglio prova ad esserlo senza riuscirci.
Questa lunga premessa purtroppo era obbligatoria per introdurre la recensione di Paradox Error, titolo sviluppato da Nerd Games e disponibile su Nintendo Switch, PlayStation 4 e Xbox One. Il titolo dovrebbe essere un platform in due dimensioni a scorrimento laterale che trae ispirazione dei vecchi giochi di questo genere appartenuti all’era del Gameboy, dove guideremo un anonimo omino bianco nella sua avventura per superare i livelli di un gioco pieno di glitch, bug ed errori.
Avviato il gioco l’impatto è un po’ confusionario; se cercheremo di cliccare sulla barra delle opzioni o del load game, si verificherà un errore ed il gioco avrà inizio, senza nessuna spiegazione su cosa fare, con il nostro omino bianco che avrà a sua disposizione l’abilità del salto, la quale verrà usata per passare da una piattaforma all’altra e per evitare gli ostacoli e basta. Si, basta, il gioco non presenta nessun altra meccanica di base.
Per quanto questo possa far un po’ storcere il naso, sono passato oltre e mi sono addentrato agilmente attraverso il primo livello di Paradox Error, abbastanza agilmente (ci mancherebbe altro, bisogna solo effettuare dei salti e neanche difficili) raggiungendo la fine del livello rappresentato da un glitch grafico rosso.
Paradox Error: Error 404, gioco non trovato
Troppo presto per farsi un’idea del gioco ovviamente, ma i sospetti iniziavano già a sorgere. Appena iniziato il secondo livello, la barra con la scritta new game ha iniziato a muoversi lateralmente e da buon veterano dei titoli platform, ci sono saltato sopra ricevendo un vecchio e nostalgico feeling dei primi Super Mario Bros, Feeling che si è subito spento appena un contatto abbastanza sospetto con delle punte, ha fatto esplodere l’anonimo omino bianco, facendomi ricominciare il livello.
Nessun problema, andiamo avanti, riproviamo e morendo alcune altre volte supero anche il secondo livello, con la strana sensazione di non aver visto checkpoint durante tutto il livello.
Procedendo nei vari livelli di Paradox Error ho dovuto constatare che comunque per giocarlo, bisogna avere buona dimestichezza e abilità con il genere di giochi platform, visto e considerato che il titolo ci mette di fronte a livelli dove solo sbagliando diverse volte puoi imparare o capire come superarli.
Questo potrebbe anche essere un punto a favore, visto che rappresenta una buona sfida, ma l’assenza totale di qualsiasi checkpoint durante i livelli, o la possibilità di salvare la partita, lo penalizzano tantissimo non rendendolo più un gioco impegnativo ma un titolo che per molti risulterà frustrante.
Paradox Error poi non brilla neanche come longevità visto che un giocatore esperto lo può completare in meno di un’ora, ma data l’impossibilità di salvare i nostri progressi non ci saremmo aspettati diversamente.
Riuscirci per errore
Un altro punto di Paradox Error il quale mi ha lasciato molto interdetto è rappresentato dai livelli i quali presentano al loro interno, delle sfide o meccaniche da utilizzare in modo puramente casuale e non spiegate: in un livello abbastanza a senso unico, mi sono ritrovato in un vicolo cieco che non presentava nessuna piattaforma oppure oggetto o glitch vari, insomma niente. Non riuscivo ad andare avanti fino a quando, tentando dei salti totalmente a caso, l’anonimo omino bianco ne ha effettuato uno enorme raggiungendo una piattaforma sopraelevata, il tutto in maniera fortuita.
È proprio questo senso di casualità che si ripropone in più livelli a dare molto fastidio; un altro esempio per rendere più chiara l’idea è dato dal nostro anonimo omino bianco che camminando a volte cambia dimensioni (anche questo casuale), diventando più largo o più sottile. Camminando in un livello sono fortuitamente diventato sottile, il che mi ha permesso di cadere in una piccola fessura nel pavimento e raggiungere l’uscita del livello. Il tutto crea un enorme senso di confusione.
Paradox Error ci prova a offrire livelli dinamici e diversi fra loro, ma è sempre la confusione a regnare sovrana; in un livello il nostro anonimo omino rimarrà inchiodato all’inizio e noi potremo solo muovere la scritta new game cercando di portarla all’uscita per passare al livello successivo.
Livelli con i controlli invertiti, a testa in giù, a forma di labirinto con visuale dall’alto, con salti potenziati o ridotti o dove non potremo muoverci; Paradox Error presenta queste tipologie di livelli ma che non hanno né capo né coda.
Tecnicamente poi la produzione di Paradox Error lascia veramente a desiderare. La grafica è molto confusionaria, non tanto di base ma gli effetti su schermo saranno più fastidiosi che di atmosfera. In un livello in particolare, nel quale ero inseguito da un errore, tutta la parta inferiore del livello compariva e scompariva ad intermittenza e veniva anche coperta dai glitch sotto forma di fastidiosissimi flash.
Spesso poi l’anonimo omino bianco rimarrà incastrato nell’ambiente, oppure esploderà in contatti molto dubbi con le trappole su schermo, o ancora scomparirà per apparire da qualche altra parte e indovina un po’? Si, in modo casuale.
Il sonoro si limita ad un motivetto ripetitivo che inizia a stancare dopo pochissimo, così come gli effetti sonori. L’onestà di Paradox Error si trova nel prezzo, di soli 4,99 euro, ma a quella cifra o anche meno, si trovano titolo molto ma molto più validi. Comprare Paradox Error al posto di uno di questi titoli potrebbe essere, come dire, un paradosso.