Ti sei divertito a fare a pugni in Gang Beast? Party Animals, sviluppato da Recreate Studios rimette in campo (fin troppo da vicino) le stesse meccaniche proposte dal titolo di Boneloaf. Un gruppo di dolcissimi e tenerissimi animali pronti a darsene di santa ragione, questa volta tuttavia in esclusiva Microsoft.
Ammettiamolo, l’idea di vedere dei coccolosi animali picchiarsi come se non ci fosse un domani è stato un po’ il sogno di tutti quanti, sogno che finalmente è stato realizzato in forma di videogioco multiplayer online che tanto vuole seguire non soltanto Gang Beast, ma anche la moda lanciata con titoli come Fall Guys.
Party Animals, occhio alle codine
Seppur primo di qualsivoglia trama Party Animals è uno di quei prodotti che mira a divertire i videogiocatori, soprattutto se giocato con amici e meglio ancora se sotto lo stesso tetto, così potete picchiarli realmente se osano uscirne vincitori. Fermi restando sulla natura di Party Animals c’è da dire che in questa recensione non ci sarà molto da aggiungere.
Party Animals è un videogioco competitivo a squadre dove il leitmotiv che smuove il tutto è semplicemente quello di restare l’ultimo (o l’ ultima squadra) sul campo da gioco dopo aver gettato fuori tutti gli altri affettuosi animaletti in cerca di coccole (armati a volte di martelli o di mazze da baseball, si intende).
Alla base c’è un motore grafico proprietario che non spicca certo per “agilità” e “completezza”. Se da un lato artisticamente siamo davanti a qualcosa di più che sufficiente (anche lato tecnico sulla fisica), dall’altro restano la “pesantezza” dei comandi e il loro input lag. Chiunque abbia mai giocato una sola volta a Gang Beast non faticherà a comprendere la nostra affermazione, giocare a Party Animals riporta le stesse, medesime e pessime sensazioni.
Il nostro provato su Xbox Series S ha, molto spesso, dimostrato che fra il movimento o la pressione di un tasto e l’effettiva azione su schermo passano alcuni (e preziosi) millisecondi. Esattamente come accade nel suo fratellastro maggiore Gang Beast, il quale spesso ci è risultato frustrante sotto questo punto di vista. Se pensavi che le cose con Party Animals fossero diverse, beh ti sbagliavi.
Le modalità di gioco
In Party Animals è possibile scegliere fra tre diverse modalità di gioco, o più semplicemente far decidere al gioco in quale catapultarci in modo casuale. Le tre modalità sono Last Stand, Team Score e Arcade, iniziando dalla prima sarai catapultato in una sorta di Royal Rumble a squadre dove a sfidarsi ci saranno team composti da due giocatori. Inutile dire che a vincere sarà la squadra che resterà in campo anche con un solo giocatore.
La seconda modalità, Team Score, ti catapulterà in partite dove sarà necessario compiere delle azioni per incrementare il punteggio della propria squadra. Due squadre di quattro giocatori l’una si sfideranno in attività ben definite, come l’alimentare un treno trasportando il carbone nella caldaia e battendo in velocità i nemici, oppure giocando una partita di calcio improbabile che a tratti potrebbe ricordare Rocket League.
L’ultima modalità, quella dal nome Arcade, ti vedrà impegnato in quella che potrebbe definirsi una vera e propria rissa da pub, il tutto però esclusivamente su sole due mappe, una taverna o una stazione abbandonata. Non dobbiamo far altro che sperare che vengano aggiunte ulteriori ambientazioni, soprattutto in quest’ultima modalità.
Party Animals, come gran parte dei videogiochi simili, non sarebbe completo senza i soliti (e carini aggiungeremmo) cosmetici da sbloccare utilizzando la valuta guadagnata in game. Purtroppo non sarà l’unica valuta, in quanto come sempre accade negli ultimi tempi sarà possibile acquistare gli elementi cosmetici anche utilizzando i cari e vecchi Euro di nonno Paolo.