Benvenuti in questa nuova rubrica di iCrewPlay!
Qui parleremo di molti giochi che meritano di essere giocati e conosciuti, ma che purtroppo non sono sotto la luce dei riflettori, restando sconosciuti ai più, o comunque poco considerati. Non parliamo necessariamente di capolavori, ma anche di ottimi titoli, che sicuramente meritano di essere tenuti d’occhio o aggiunti alle vostre Wishlist.
Prima di iniziare, vorrei dire che queste non saranno recensioni, ma delle descrizioni, che vi daranno un’idea molto chiara del gioco, per farvi capire se possa piacervi o meno. In altre parole, vi diremo perchè giocare un certo titolo.
Transistor
Dopo questa breve premessa, cominciamo.
Il primo videogioco che vorrei portarvi è Transistor, dei Supergiant Games. Un titolo indie di qualità superlativa, che saprà appassionarvi con uno stile unico ed un gameplay ben congegnato.
La storia è ambientata in una distopica città virtuale, in cui la “democrazia perfetta” regola la convivenza delle persone che la abitano, che sono in grado di modificarne la struttura e l’aspetto, in modo fin troppo rapido e capriccioso, attraverso delle semplici votazioni.
In questo contesto si inserisce la nostra protagonista, Red, una cantante che porta avanti una critica sociale attraverso le sue canzoni.
Tutto questo fino alla serata in cui inizia la storia, che vede la povera donna perdere la sua voce dopo essere stata salvata dal suo partner, trafitto da una strana spada che sembra averne assorbito l’essenza: il Transistor.
Da questo momento la trama si evolvera in modo lineare, stuzzicando costantemente l’attenzione del giocatore con degli antagonisti misteriosi ed una minaccia costante costituita dalle entità che affronteremo fino alla fine.
Uno strumento potente
In un contesto simile il transistor diventa uno strumento utile, sia in termini di game design, sia per il giocatore. Infatti, la spada si pone come un narratore ed un compagno per tutto il gioco, parlandoci e chiarificando alcune cose; diventando, di fatto, una vera e propria guida, sempre presente ma mai invadente.
Per il giocatore, invece, la presenza del Transistor si concretizza nella sua utilità in combattimento, visibile chiaramente nella possibilità di utilizzare diverse abilità ottenibili nel corso del gioco, le funzioni.
Proprio queste ultime sono il fiore all’occhiello del titolo di Supergiant Games, dato che saranno il fulcro dell’eccellente gameplay: è possibile equipaggiare fino a quattro funzioni ed ogni abilità sarà combinabile con altre due, che né modificheranno in modo evidente gli effetti, cambiando completamente il modo in cui andremo ad utilizzarla. Questo permetterà di creare diverse combinazioni, che si adatteranno al nostro stile di gioco e che saranno modificabili in qualsiasi momento, spingendoci alla sperimentazione e risultando in un sistema di combattimento divertentissimo e profondo, in grado di regalare diverse e soddisfazioni ai giocatori che saranno disposti a cercare nuove combo.
A questo si aggiunge la possibilità di bloccare il tempo, passando in modo veloce e fluido dal tempo reale ad una modalità regolata da una barra che si riempie in base alle nostre azioni. In questo modo potremo eseguire velocemente una sequenza di funzioni, prima di tornare al tempo reale. Questa caratteristica sarà attivabile in qualsiasi momento, consentendo di combinare il tempo reale ed i “turni” a proprio piacimento.
Meraviglioso da giocare e da vedere
Nonostante i combattimenti siano il perno su cui ruota l’esperienza offerta da Transistor, il gioco propone anche delle brevi esplorazioni, durante le quali la storia prosegue attraverso le peregrinazioni in cloudbank, la città in cui si svolge l’avventura.
La cittadina sfoggia una direzione artistica ineccepibile e stupenda, che delizia il giocatore attraverso uno stile visivo unico, che richiama le classiche atmosfere cyberpunk, perfette per delineare un’ambientazione stilosa e memorabile.
Una doverosa menzione d’onore va anche al comparto sonoro: di pregevolissima fattura, presenta al giocatore delle canzoni e musiche indimenticabili, che spaziano da semplici brani strumentali ad altre cantate dalla bellissima voce di Ashley Barrett, enfatizzando ancora di più la splendida atmosfera delineata dall’ambiente circostante.
Per concludere
Transistor è un ottimo titolo, in grado di emozionare il giocatore con una storia interessante e ricca di suspance, complice anche la presenza dello stile visivo unico e stupendo, oltre che un design dei personaggi davvero interessante.
Come se cio non bastasse, il gameplay è divertente e profondo, proponendo un sistema di combattimento davvero ben fatto.
Sicuramente un titolo che coniglierei ad occhi chiusi, in modo particolare ai giocatori alla ricerca di qualcosa di fresco e nuovo. Transistor è una piccola perla indie, che potrebbe stupire molti di voi.
Transistor è disponibile su PC, PlayStation 4 e dispositivi iOS (eh si, anche su mobile!)