Se sei un giocatore di primo pelo e io ti dicessi JRPG, la prima saga che ti verrà in mente è molto probabile che sia Final Fantasy. Tuttavia, nel corso degli ultimi anni, si è fatto strada tra gli amanti di questo genere un altro franchise che, per alcuni, è pure meglio dell’opera creata da Square Enix e mi riferisco alla creazione di Atlus ovvero Persona. Questo essere conosciuto alle masse, parte con il terzo capitolo, viene confermato con il quarto e ha la sua consacrazione con le scorribande dei ladri fantasma nella sua quinta incarnazione.
Siamo nel 2024 e i remake, remastered e prodotti simili crescono dal nulla come funghi…c’è posto anche per la saga di Persona? Ma ovvio che sì e questo si concretizza con Persona 3 Reload, ovvero il titolo che tratteremo in questa recensione.
Oggi, come anche allora, ovvero quando ha posto le basi per quello che sarebbero stati i capitoli 4 e 5, Persona 3 è un mix di argomenti maturi in un contesto giovanile, gameplay eccellente, ma che soprattutto va al di la dell’intrattenimento che un videogioco deve dare. Persona 3 Reload, come anche i suoi predecessori, diverte, ma fa riflettere e il tutto è sorretto da un comparto tecnico, che non fa gridare al miracolo, ma che offre una pulizia grafica che è davvero una gioia per gli occhi.
Persona 3 Reload rappresenta più di una semplice rivisitazione in alta definizione del gioco uscito nel 2006. È piuttosto una rielaborazione, dove ogni aspetto del gioco subisce modifiche più o meno sostanziali. Nuove linee di doppiaggio, nuove animazioni delle Personae, un design grafico accattivante e le attività marchio di fabbrica della saga catapultano il titolo nel 2024.
Com’è dura la vita da liceale
Vestirai i panni di uno studente appena trasferitosi in una città in cui gli abitanti sono afflitti da una strana malattia che le rende apatiche, ma soprattutto che spinge alcuni a compiere l’estremo gesto. Il colpevole si nasconde nell’Ora Oscura, ovvero quel momento segreto nel cuore della notte in cui le persone normali si trasformano temporaneamente in bare.
Tra le tue capacità, ci sarà quello di evocare le Personae ovvero degli alter ego che rappresentano il tuo vero io, con i quali andare nel Tartaro, un luogo che si manifesta solamente durante l’Ora Oscura sotto forma di torre, il quale è popolato dalle ombre, ovvero nemici sovrannaturali che cercheranno in tutti i modi di ostacolare il tuo percorso. Oltre a te, anche i tuoi compagni di scorribande potranno evocare queste figure ed insieme formerete il SEES ovvero Specialized Extracurricular Execution Squad, con l’obbiettivo di capirne di più sull’Ora Oscura e porre la parola fine a questa malattia che rende le persone apatiche.
Quanto ti ho scritto è solo la proverbiale punta dell’iceberg che la trama di Persona 3 Reload offre, man mano che proseguirai nella tua avventura i colpi di scena si sprecheranno e come un buon libro o un ottimo film (più una serie TV, vista la durata complessiva del gioco ovvero più di 100 ore) vorrai sapere cosa succede dopo.
Ma ridurre Persona 3 Reload ad una buona storia sarebbe assolutamente riduttivo, visto che è il contorno ad insaporire il piatto. Il contorno è rappresentato dalle parecchie attività extra, di cui ogni capitolo della saga è costellato. Di giorno, ti potrai dedicare a potenziare i tuoi attributi, lo studio, ad esempio, aumenta il tuo Sapere, mentre cantare al karaoke da solo accresce il tuo Coraggio.
Ogni attività dura abbastanza da premiare le tue scelte visto non si ha mai l’impressione di dover macinare minigiochi senza senso. Uscire con gli amici o completare missioni per loro, rafforza i legami sociali, i quali a loro volta potenziano i tipi di Persona associati. Esistono molteplici modi per raggiungere gli stessi obiettivi, ma nessuno è giusto o sbagliato, esiste solo l’approccio che tu vuoi dare al tuo anno speso nella scuola superiore Gekkoukan.
Avventuriamoci nell’Ora Oscura
Ovviamente Persona 3 Reload non è solo uscire e passare un anno della vita di un adolescente, ma è anche combattimenti. Se non hai mai giocato ad un capitolo di questa saga (male, anzi malissimo direi, corri subito a colmare questa tua lacuna), sappi che siamo di fronte ad un classico JRPG a turni, ma con una struttura estremamente dinamica e appagante, visto che grazie all’utilizzo delle debolezze nemiche, ti costringerà a pianificare con saggezza le tue mosse e capire con precisione le abilità di ogni membro del SEES.
C’è chi basa la propria forza sull’elettricità, chi sul fuoco, sul ghiaccio e via dicendo. Ogni scontro, come da tradizione per questo genere, ti darà l’opportunità di far crescere in esperienza il tuo personaggio, ma anche il tuo Persona. Non solo, ti capiterà di dover scegliere, alla fine di alcuni scontri, dei bonus extra rappresentati da delle carte (denari, bastoni, spade e coppe), le quali potranno accrescere la tua ricchezza, i tuoi punti esperienza, le tue mosse oppure rigenerare i tuoi HP per il prossimo scontro.
Le carte da gioco e dei tarocchi sono una componente fondamentale in Persona 3 Reload (come in tutta la saga a dire il vero). Infatti la peculiarità del personaggio che controllerai sarà quella di gestire, al contrario degli altri membri del SEES, più di un tipo di Persona. Per poter fare tua più di una creatura, dovrai collezionare carte che rappresentano le varie Personae, le quali compariranno in mezzo alla scelta di cui ti parlavo prima. Tuttavia non sempre la casualità ti potrebbe dare il Persona che tu vuoi, quindi è qui che arriva la stanza di Velluto, in cui potrai fondere le varie carte che hai collezionato per creare creature sempre più potenti.
Questo accade in ogni capitolo del franchise, ma qui Atlus ha preso l’iconico stile di Persona e l’ha ulteriormente migliorato. Ognuno di questi esseri ha un proprio stile sia graficamente che nel combattimento. È davvero appagante vedere una valchiria a cavallo oppure un angelo in abiti che ricordano il bondage (la saga di per sé è sempre andata a braccetto con iconografie particolarmente osé), sconfiggere un nemico, con animazioni spettacolari le quali riempiono lo schermo. Già solo questo ti darà la spinta per creare e volere, tutte le 173 combinazioni di Personae a disposizione.
L’interfaccia di base per le fusioni risulta un po’ scomoda, dato che si deve scorrere tra le varie carte possedute per vedere cosa potrebbero diventare in combinazione con altri tipi di Persona casuali. Questo menù permette anche di visualizzare le Personae troppo potenti per il tuo livello, offrendoti utili indicazioni su quando conservare qualcosa per una fusione futura.
Durante gli scontri è estremamente appagante avere il controllo individuale dei membri del gruppo, specialmente combinato con la meccanica, ereditata da Persona 5, Ancora 1 ovvero il poter dare un ulteriore colpo al nemico.
Quando si atterra un avversario (ad esempio, con un attacco del proprio Persona che sfrutta una sua debolezza), si ottiene un turno gratuito e si può decidere se passarlo a un altro membro del gruppo. È davvero bellissimo poter pianificare attentamente quale personaggio far seguire a chi, magari utilizzando prima un attacco elettrico forte contro un singolo avversario per poi passare a uno che può colpire tutti i nemici con la stessa debolezza.
Questa strategia di sfruttare le debolezze avversarie aggiunge un livello di profondità al combattimento, richiedendo una pianificazione accurata per massimizzarne l’efficacia. Gran parte della complessità del sistema di combattimento di Persona risiede nella scelta e nello sviluppo delle Personae, nei legami sociali e nelle abilità che si assegnano loro.
Tuttavia, l’aggiunta dell’attacco extra, la possibilità di far eseguire mosse speciali al tuo gruppo e la Teurgia (novità introdotta con Reload) ampliano le possibilità di strategia e tattica, rendendo i combattimenti ancora più coinvolgenti.
La Teurgia è una meccanica nuova e accattivante che si sblocca dopo il secondo boss. Si tratta di attacchi distintivi eseguiti da ciascun membro del gruppo. Accumulando determinate condizioni, diverse per ogni personaggio, si riempie una barra che consente di eseguire una mossa speciale. Ad esempio, nel caso di Yukari, ogni volta che il suo Persona cura un membro del gruppo, la barra si riempie fino a permettere l’esecuzione di un potente attacco con l’arco devastante, ma soprattutto spettacolare da vedere. Per fare una similitudine, possiamo considerale come le fatality di un Mortal Kombat qualsiasi.
Tutto bello quindi? Non proprio se proprio dovessimo trovare un difetto a Persona 3 Reload, è l’esplorazione del Tartaro stesso. Se mettiamo a confronto questo remake con Persona 5 Royal (a parer mio il punto più alto raggiunto dalla saga), potrai notare una certa monotonia nell’esplorazione. Infatti tutti gli ambienti sono praticamente uguali e nemmeno il fatto che la torre cambi i suoi piani ad ogni esplorazione aiuta.
Questo perché le cose da fare sono sempre le stesse, tuttavia è una fase cruciale del gioco, visto che grazie a questo potremo sia progredire nella storia, ma anche semplicemente farmare i nostri personaggi per farli diventare più forti.
Se hai giocato al quinto capitolo della saga, questa parte è estremamente simile al Metaverso, tuttavia i dungeon di ogni boss che dovevamo affrontare davano un’altissima varietà al tutto. Questo cosa ti fa capire che fondamentalmente stai giocando ad un gioco per PlayStation 2, ma con un bel vestito dato da PlayStation 5.
I am thou, thou art I…
Nel cuore dell’esperienza di gioco si trovano i Legami Sociali (o Social Links se preferisci), ovvero i rapporti che si svilupperanno con gli altri personaggi. Persona 3 Reload, ma possiamo dirlo di tutta la saga, è vivo e reale grazie a questa caratteristica. Ci saranno più di venti rapporti da sviluppare con altri personaggi e ognuno di questi è collegato a diverse arcana delle personae che è possibile acquisire. Ma questa descrizione, così su due piedi, non rende davvero giustizia al piacere di vedere lentamente evolversi questi rapporti nel corso del gioco. Alcuni saranno disponibili fin da subito, mentre altri richiederanno un impegno del tuo tempo anche solo per iniziarli.
Quasi tutti i legami sociali coinvolgono uno sviluppo significativo dei personaggi. Potresti iniziare con una rilassante cena di ramen con il tuo compagno di classe Kenji, uno dei primi legami il quale va a potenziare le Personae dell’arcana del Mago. Ma presto sarai coinvolto nella sua imbarazzante ricerca di chiedere un appuntamento a un’insegnante. Ogni volta che vi incontrate, succede qualcosa di nuovo come ad esempio invitarti a casa sua, dove vedrai una rivista per spose sul tavolino del caffè. Peccato che la professoressa sta per essere trasferita, cosa deve fare Kenji? Ti chiederà consigli e la tua risposta influenzerà la forza del legame, oltre che ovviamente, la storia del tuo nuovo amico.
Ovviamente è impossibile perseguire tutti i Legami Sociali contemporaneamente, perché ci sono troppe cose da fare. Spesso ti capiterà di avere il telefono in game, pieno di SMS di gente che vuole essere aiutata e vuole uscire con te, ma non c’è il tempo materiale per accontentare tutti! Ma la varietà delle loro attività, la natura lenta e ragionevolmente realistica dei loro dialoghi e drammi, rende i Legami Sociali una delle parti migliori del gioco, non solo questo, farti nuovi amici ti rende più forte durante i tuoi combattimenti.
Persona 3 Reload è irriconoscibile
Reload è un’esperienza radicalmente diversa rispetto al Persona 3 originale visto che questo è stato completamente ricostruito con l’Unreal Engine. Il risultato è semplicemente magnifico. I personaggi sono resi in 3D e si integrano perfettamente negli ambienti, mantenendo comunque un’illuminazione e un’ombreggiatura che conservano lo stile da manga shonen distintivo della saga di Persona. Dal primo sguardo e in maniera molto superficiale, dirai che questo è un Persona 5, ma con la predominanza del blu invece che del rosso…eh no, non è assolutamente un problema.
Ma non puoi assolutamente parlare di un capitolo della saga di Persona, senza accennare al comparto audio. Tutti i giochi appartenenti a questo franchise, hanno una colonna sonora che potrebbe tranquillamente stare all’interno della tua playlist preferita di Spotify e anche Reload non fa assolutamente eccezione. Le musiche sono semplicemente perfette, ogni brano o jingle di accompagnamento si incastra perfettamente alla situazione a cui ti stai approcciando.
Altro punto altissimo, per quanto riguarda il sonoro, è il doppiaggio davvero eccellente. Rispetto a Persona 3 Portable, questo è stato rifatto da zero e questo da un taglio molto cinematografico al tutto. Piccola curiosità, tornano gli stessi doppiatori di Persona 5, infatti potrai notare che Mitsuru ha la stessa voce di Sae Nijima.