Sviluppato da Atlus e P Studio e pubblicato da SEGA, Persona 5 Tactica è un videogioco di ruolo tattico a turni nonché ultimo spin-off ufficiale legato a Persona 5. Noi siamo tornati a impersonare i Ladri Fantasma su PlayStation 4 e questa è la nostra recensione!
Persona 5 Tactica – uniti contro la tirannia!
Partiamo da una domanda cruciale: è necessario aver giocato gli altri titoli di Persona 5 per poter giocare a Persona 5 Tactica? La risposta è: nì. Il nuovo titolo Atlus è pensato, ovviamente e palesemente, per chi già conosce i Ladri Fantasma, la loro storia, i loro legami, le loro vicende e tutto l’universo, i nemici, le ambientazioni che li circondano. Chi conosce Persona 5, quindi, si ritrova perfettamente a suo agio e può vivere un’esperienza completa.
Viceversa, chi non ha mai giocato Persona 5, può sì godere del titolo ma si perderà diversi richiami inclusi il fatto che i Ladri Fantasma sono già “formati”. Si perde quindi tutta la nascita dei vari legami, la tipologia di questi, ritrovandosi personaggi ben caratterizzati e in parte già “maturi”. D’altronde, Persona 5 Tactica si infila nella cronologia narrativa di Persona 5 all’interno del capitolo originale, prima della cerimonia di consegna dei diplomi e quindi prima di Persona 5 Strikers.
Trattandosi di un vero e proprio spin-off, come il già citato Persona 5 Strikers, la narrazione ha più il sapore di un filler risultando meno incisiva, profonda e articolata rispetto al capitolo principale. Tuttavia, ci troviamo davanti a una narrazione comunque ben studiata, ben spalmata all’interno di un titolo che può sforare comunque le venti ore di gioco (più o meno a seconda di quanto ci si dedica alle attività collaterali).
Ma quello che rende Persona 5 Tactica ancora di più un vero e proprio filler è il suo focalizzarsi prevalentemente sui personaggi “nuovi” mettendo quasi da parte i Ladri Fantasma che, seppur presenti, svolgono un ruolo marginale non riuscendo a trovare tutti il giusto spazio e non subendo una qualche crescita personale, limitandosi a sopravvivere in questa nuova e assurda vicenda.
Nel dettaglio, infatti, rivediamo i nostri beniamini coinvolti in uno stravagante evento che li vede catapultati in quello che viene definito “Regno”, ennesimo Metaverso. Qui domina un tiranno, la crudele Lady Marie, che non tarda a fare la sua comparsa, circondato da seguaci buffi e potenzialmente immortali. L’introduzione, che funge anche da esaustivo tutorial, mette subito in difficoltà i nostri eroi e punta i riflettori più che su Joker su Erina.
Questa è praticamente la co-protagonista del titolo, una new entry carismatica e che non fatica a catturare l’attenzione del giocatore e a guidare le fila narrative dell’intera opera. Ma, oltre a lei e alla nemesi, non poteva mancare anche un elemento misterioso e allo stesso tempo comico: Toshiro Kusakabe. Un potenziale candidato a primo ministro piombato inspiegabilmente nel Metaverso e che vuole decisamente tornare a casa, nel mondo reale.
Come prevedibile, in quanto spin-off, la narrazione di Persona 5 Tactica si apre e si chiude in se stessa. Come, appunto, un filler. Questa sua stessa natura, rende più accessibile il titolo a chi non conosce benissimo il capitolo principale ma, ancora una volta, noi consigliamo comunque di procedere con ordine anche per evitare potenziali spoiler.
Si legge e ci si prepara a combattere!
Persona 5 Tactica è un gioco di ruolo tattico a turni su griglia (qui invisibile) che fonde abilmente Mario + Rabbids con XCOM regalando un’offerta intrigante e dal gameplay accessibile e immediato, nonché veloce e strategicamente appagante anche se dal livello di sfida mai realmente troppo impegnativo. Ma non solo, Persona 5 Tactica ha una doppia anima da visual novel che divora completamente, fino a eliminare del tutto, le fasi esplorative.
Esatto, in Persona 5 Tactica non esiste esplorazione. Nessuna mappa in cui girovagare. Niente. Il sistema di gioco è molto simile a quello di Digimon Survive (che però aveva una parvenza di esplorazione semplice e testuale) dove lunghe fasi di dialogo vengono smezzate da combattimenti tattici. E in Persona 5 Tactica devi prepararti a una mole di dialoghi elevatissima anche se, a differenza di Persona 5, qui risultano meno ispirati e coinvolgenti. Bada bene, abbiamo già elogiato la narrativa di questo capitolo ma abbiamo notato alcune lungaggini eccessive.
In alcuni casi, i personaggi si perdono in chiacchiere o spiegazioni troppo lunghe e inutili ai reali fini del processo narrativo e questo rende l’inizio di ogni battaglia fin troppo lento e in alcuni casi quasi estenuante col potenziale rischio di spingere l’utente a saltare intere linee di dialogo. Non mancano, però, momenti in cui la storia è narrata in modo veramente efficace e ben riuscito, offrendo colpi di scena, eventi quasi epici e altri drammatici o comici.
Insomma, l’anima di Persona è comunque presente anche se meno ispirata e coraggiosa del solito. In ogni caso, sei avvisato: Persona 5 Tactica ha una doppia anima da visual novel e quindi avrai davvero tanto da leggere. In realtà, ci sono anche diverse scelte da effettuare ma queste non influiranno mai l’andamento lineare della narrazione modificando giusto alcune linee di dialogo senza apportare bonus o malus di sorta.
Prima di approfondire il gameplay sul campo di battaglia, è bene parlare del Cafè Leblanc, il nostro hub e base sicura. Anche qui, non avrai modo di “muoverti” se non navigando fra i menù, proprio come il già citato Digimon Survive. Nell’hub avrai modo di parlare coi vari personaggi, approfondendo la lore, mandando avanti le fila narrative principali, scoprendo altro sui personaggi o raccogliendo sfide e consigli inediti.
Sempre dall’hub avrai accesso al negozio dove spendere le ricompense e convertirle in armi per il nostro team. Team che potrai a sua volta migliorare in un sistema di rami semplice ma efficace e abbastanza stratificato e vario. Non manca, poi, la possibilità di fondere i Persona che approfondiremo a breve. Infine, potrai scendere in campo e progredire nell’avventura o rigiocare i vecchi capitoli nel tentativo di migliorare e acquisire nuovi bonus.
Questo perché, ogni combattimento ha tre sfide opzionali che, se soddisfatte, garantiranno piccoli extra. Un buon modo per garantire rigiocabilità al titolo e che farà la gioia degli appassionati del genere. Inoltre, il titolo presenta diverse opzioni di difficoltà con quelle elevate decisamente più appaganti e impegnative ma c’è anche la possibilità di semplificare ogni sfida in modo da renderla più accessibile per chi non è abituato al genere.
Spara, riparati… Persona!
In campo si scende con un team di massimo tre personaggi, ognuno con propri equipaggiamenti e abilità. Ogni area di gioco è, come in Mario + Rabbids, limitata ma liberamente esplorabile. La griglia strategica è invisibile ma ogni personaggio ha comunque un range di movimento (che varia da personaggio a personaggio) e ogni arma ha il suo raggio di attacco. Tutto è sempre perfettamente e comodamente visibile a schermo.
E alle armi, ovviamente, si aggiungono i Persona con le rispettive abilità e statistiche. Tenere a mente le varie caratteristiche e potenzialità è essenziale per poter dominare il nemico, sfruttandone le debolezze e facendosi trovare pronti a eventuali contrattacchi. Come? Sfruttando le coperture del gioco. Anche in questo caso, avrai sempre ben visibile a schermo il livello di difesa del riparo e se puoi o meno colpire l’avversario con tanto di anteprima dei danni che infliggerai.
E parlando di danni da infliggere, ogni personaggio può muoversi ed eseguire una di tre opzioni d’attacco: attacco a distanza, attacco ravvicinato contro un nemico adiacente o utilizzo di un’abilità. Ancora una volta, scegliere come e chi attaccare è essenziale in quanto, sfruttando le debolezze del nemico, potrai atterrarli e, se atterrati, avrai il bonus “ancora uno”. Ossia, potrai eseguire un ulteriore mossa per ogni atterramento effettuato.
Se invece decidi di non attaccare, il personaggio otterrà una “carica”. Si tratta di un potenziamento, che varia di personaggio in personaggio, che potrai utilizzare nel turno successivo. Per quanto riguarda gli obiettivi da raggiungere per superare le varie sfide, questi sono abbastanza standard e vanno dall’eliminazione totale dei nemici al raggiungimento di una determinata area visibile a schermo.
Buona comunque la varietà di nemici e anche la struttura dei livelli stessi che andrà a complicarsi man mano inserendo elementi con danni collaterali, coperture diverse e quant’altro. Niente di realmente innovativo ma Persona 5 Tactica ha una struttura ludica che funziona, diverte, attira e cattura. Difficilmente ti staccherai dallo schermo e l’effetto “ancora una sfida e poi smetto” ti accompagnerà spesso e volentieri.
Grafica e sonoro
Graficamente parlando, Persona 5 Tactica fa una scelta intrigante: i chibi cartoon. L’abbandono di riproduzione estetiche più realistiche a favore di un character design più buffo si sposa con i nuovi toni della narrazione, più leggera e scanzonata, votata quasi al comico. C’è quindi una coerenza estetica e di contenuti narrativi che offre un titolo dall’identità forte. è impossibile non collegare Persona 5 Tactica al capitolo di riferimento, grazie anche all’ottima riproduzione dei Persona stessi.
Buoni anche i livelli, seppur a lungo andare si denota un certo riciclo tra nemici ed elementi ambientali ma niente di troppo grave. Ottimo il sonoro (ma per la saga non è una novità e a tal proposito, se vuoi approfondire, qui trovi le 5 migliori canzoni di Persona 5), con tracce audio impeccabili. Positivo anche il doppiaggio (in inglese o giapponese) mentre estremamente graditi i sottotitoli in lingua italiana considerando l’elevatissima mole di contenuti testuali.