Partiamo dalla cosa più importante: cosa ci spinge a comprare un gioco che apparentemente sembra identico ai capitoli precedenti? Gli appassionati del gioco del calcio già avranno strabuzzato gli occhi, pensando a tutti gli aggiornamenti alle rose, i trasferimenti estivi, le nuove divise, etc. Ma solo questo? Ebbene no.
Come abbiamo detto, da quest’anno PES ha perso le licenze delle due maggiori coppe europee per club (Champions League e Europa League), ma non per questo il contenuto offerto è diminuito, anzi. Konami ha cercato di dare uno stampo più internazionale al gioco, aggiungendo moltissime squadre e campionati stranieri. Le leghe aggiunte infatti provengono da ogni parte del mondo e si va dalla Jupiler Pro League (Belgio) al Campeonato Nacional Scotiabank (Cile), passando per la famosa AFC Champions League, ovvero la Champions League d’Asia. Inoltre, anche il roster degli stadi è davvero invidiabile, dato che contiene campi come il Camp Nou, la bellissima Veltins-Arena, lo Stade Louis II, il leggendario Maracanã e moltissimi altri. Potete stare quindi tranquilli che il contenuto offerto è altissimo, ed è davvero difficile annoiarsi. Come ogni anno inoltre la playlist musicale di PES 2019 continua ad essere rinnovata e continua a stupire, con brani come The Man di The Killers, Jungle di X Ambassadors e molti altri.
Il gameplay
Anche il gameplay subisce importanti cambiamenti. Prima dell’uscita di FIFA si parlava molto di un sistema di gioco completamente più lento, più incentrato sulla velocità rispetto agli altri anni e così via. Ebbene, dopo aver provato PES 2019 posso dirti con certezza che se bisogna parlare di un gameplay simile alla realtà, si deve necessariamente parlare del titolo di Konami. Ogni match infatti sembra una partita reale, con gli stessi suoi ritmi e tattiche. Imposterai il gioco sul possesso palla o ti chiuderai in difesa in attesa dell’errore avversario per poi ripartire in contropiede? Ogni mossa, ogni strategia, ogni passaggio sarà decisivo per il risultato finale. Inoltre lo stile sempre più fluido e originale dei giocatori ti permetterà di gestire la partita al meglio. Questo nuovo stile inoltre rende esaltante ogni momento della partita, creando tensione dal primo minuto fino al fischio finale e facendoti esplodere di gioia ad ogni gol messo a segno.
Vicini al fotorealismo
Un altro dei tratti peculiari di PES, su cui ha sempre dominato rispetto agli altri simulatori calcistici, è il comparto grafico. Da sempre Konami ha prestato un’attenzione minuziosa a realizzare ogni parte del gioco in modo che essa sia il più simile possibile alla realtà. Con PES 2019 tutti questi anni di lavoro hanno dato i suoi frutti. Provate ad iniziare un match senza controllare nessuna squadra e godetevelo: sembrerà quasi di vedere una partita reale sul vostro televisore. Ogni tifoso, ogni piega sulle magliette, ogni luce, ogni filo d’erba (manto erboso che tra l’altro può essere scelto secondo le vostre preferenze), e ogni calcio dato al pallone vi farà chiedere se in realtà non siate allo stadio a seguire la vostra squadra del cuore. Ed in questo PES 2019 sono i dettagli a fare la differenza: le case intorno agli stadi sono riprodotte fedelmente, mentre negli altri giochi sono solo un ammasso di cemento grigio, i replay sembrano quasi televisivi, i visi sono riprodotti fedelmente e molto altro.
Theatre of Dreams
Chiaramente non ci riferiamo al celebre Old Trafford, ma questo è l’unico termine per spiegare quanto gli stadi in PES 2019 siano realizzati magicamente. Prima abbiamo parlato solo degli impianti più famosi, ma possiamo assicurarvi che ogni stadio di cui PES abbia la licenza, è realizzato in ogni minimo dettaglio: le luci, i pali che reggono il tetto, gli spalti e soprattutto i tifosi. Diversamente dagli altri giochi di calcio infatti, Konami ha deciso di creare un pubblico molto verosimile, degno dei migliori giochi Tripla A presenti sul mercato. Guardando sulle tribune non vedrete un insieme di omini con il volto sfocato, ma migliaia e migliaia di persone dai tratti facciali realistici, con tantissimi stili di abbigliamento diverso, e che quindi contribuiscono allo stile realistico del titolo. Inoltre in alcuni stadi, come il Camp Nou e la Veltins-Arena, sono presenti anche i tunnel da dove escono i giocatori, sempre realizzati in modo perfetto, costituendo uno spettacolo per gli occhi.
Uno stile per ogni giocatore
Una delle cose che ci ha colpito di più, è lo stile di gioco che ha ogni giocatore; ovvero, quando giocherete una partita, vi accorgerete di non controllare undici giocatori che fanno gli stessi movimenti, che hanno le stesse animazioni o che hanno lo stesso stile. Infatti, indipendentemente dalle statistiche di ogni calciatore, che lo rendono ad esempio più veloce o più forte fisicamente di un altro, i giocatori si muovono e sono capaci di fare cose equivalenti al loro modello reale. Controllando Coutinho, ad esempio, sembra di veder giocare proprio il talento brasiliano, con il suo stile personale e le sue caratteristiche, che non troverete in altri giocatori. Questo è alimentato anche dall’abilità che ogni singolo giocatore ha: è possibile trovare degli attaccanti con l’abilità “Opportunista” che attendono l’errore avversario per segnare, ma anche altri attaccanti con abilità “Fulcro di gioco” su cui costruire la manovra offensiva. Precisiamo che questa non è una funzionalità aggiunta quest’anno, ma in questa edizione essa trova il suo apice permettendovi di creare infiniti stili di gioco a seconda di ogni giocatore. Inoltre, le animazioni dei singoli giocatori sono riprodotte fedelmente alla realtà, contribuendo alla realisticità del titolo.
L’IA migliore mai ralizzata?
La cosa che ci ha colpito di più in questo PES è senza dubbio l’intelligenza artificiale dei giocatori. La prima partita che abbiamo giocato è stata Lione-Marsiglia e, con grande stupore, abbiamo visto alcuni inserimenti dei giocatori controllati dal COM semplicemente fantastici. Inoltre, una partita che sembrava chiusa a fine primo tempo, sul 2-0 per noi, si è riaperta completamente negli ultimi 10 minuti, con delle azioni avversarie fantastiche, fino a riagguantare il pareggio all’ultimo minuto con una conclusione mozzafiato di Valère Germain. Questo per dirvi che in PES 2019 troverete divertimento e competitività in ogni squadra ed in ogni giocatore presente nel gioco, distinguendosi dagli altri giochi in cui solo controllando una squadra forte si possono vedere prestazioni eccezionali.
Un gioco in continuo aggiornamento
Un’altra peculiarità del titolo sono i costanti aggiornamenti fatti da Konami, in cui non vengono solo modificati dettagli tecnici, ma vengono aggiunte nuove scarpe, nuove divise, nuovi visi, nuovi stadi e specialmente nuove competizioni! Infatti è probabile che la lista di campionati e coppe presente ora non sia quella finale, dato che in alcuni aggiornamenti, Konami aggiungerà le leghe di cui ha ottenuto le licenze. Ne è un esempio il Data Pack 2.0, uscito da poco, che aggiunge oltre a stadi e altri elementi, anche la Chinese Football Association Super League e la Thai League. Un titolo che quindi regalerà sorprese fino alla fine del suo ciclo.
Modalità di gioco
Passiamo quindi al fiore all’occhiello della saga di PES, ovvero le modalità presenti nel gioco: nonostante l’eliminazione di Champions e Europa League precedentemente citata, il titolo Konami offre moltissime altre modalità invidiabili, tra cui le più giocate: il leggendario Campionato Master, la celebre modalità Diventa Un Mito, la co-op online, tutti i campionati e le coppe presenti nel gioco e molto altro. Una diversificazione nel modo di giocare molto importante in un simulatore calcistico, dove di base l’unica cosa che cambierà è il tipo di partita che giocate.
Multiplayer
Probabilmente questa è una delle poche pecche che ha PES 2019. Teniamo a sottolineare che abbiamo provato il gioco nella sua versione per PC, e quindi ci limiteremo a dire cosa abbiamo provato relativamente a questa edizione. Il problema principale sta nel matchmaking: abbiamo provato più volte a cercare partite online con risultati molto fastidiosi. I tempi di attesa sono stati lunghissimi, cosa non normale per un gioco uscito, inoltre nonostante il matchmaking stesso ampliasse i parametri di ricerca (cosa di per sé sbagliata perché più volte siamo capitati contro una squadra con valutazione più alta della nostra), per un paio di volte non siamo riusciti a trovare un avversario.
Complessivamente, PES 2019 è sicuramente molto più competitivo rispetto alle sue edizioni passate, e per la prima volta dopo tanto tempo può seriamente tenere testa a FIFA per contendersi il premio di simulatore calcistico migliore.