In fondo c’era da aspettarselo, eppure sono stati davvero tanti i fan di Hideo Kojima che sono corsi sul suo profilo Twitter per trovare conferme sulla notizia che in poche ore ha fatto il giro del web, ovvero che lo sviluppo dell’attesissimo Death Stranding è stato bloccato dalla casa produttrice e a confermarlo è stato lo stesso Kojima, con tanto di lettera di scuse ai propri fan nella notte di domenica 31 marzo.
La lettera dal tono triste firmata da Kojima e inserita in un sedicente tweet, confermava lo stop al progetto imposto dalla casa di produzione: “Dopo diversi anni di intenso sviluppo e lavoro sul progetto, abbiamo deciso di prenderci un periodo di riflessione su quanto fatto finora su Death Stranding”. Avrebbe scritto il game designer. “Mi sono reso conto, però, che quanto fatto fino ad ora è molto distante dalla mia visione iniziale e, anche se è tremendo, ho deciso di rivedere il progetto fin dalle sue fondamenta”.
E alla fine della lunga missiva, Kojima avrebbe scritto: “Spero di poter avere presto nuove notizie per tutti voi e, ancora una volta, domando scusa per aver deluso le vostre aspettative”. Da qui il delirio dei fan.
Ovviamente era tutto uno scherzo, un pesce d’aprile appunto. Ma il panico è dilagato in rete. Complice la lunghezza della lettera “originale”, che molti hanno direttamente saltato per ripostarne il succo: “Death Stranding non si farà, è stato cancellato”. La cosa è andata avanti nonostante i numerosi commenti, anche sul post originale, che sottolineavano la data di oggi, primo di aprile, e la quasi certezza che fosse tutto uno scherzo. Parole al vento.
Comunque state tranquilli, Death Stranding si farà. Tanto che il maestro Kojima ha continuato in questi giorni a pubblicare foto della propria postazione di lavoro piena di appunti, oggetti di uso quotidiano e cibo pronto a essere consumato di fronte alla tastiera.