Pensiamola in questo modo: Phil Spencer, papà del colosso Xbox, ha espresso il suo desiderio di aiuto per salvaguardare l’eredità culturale dei giochi del passato. La richiesta, per quanto strana sia, non è altro che un semplice meccanismo di difesa a fronte della scarsa cura e catalogazione che esiste dagli albori del mondo videoludico.
L’aiuto in questo sarebbe molto simile alle tecniche usate per cambiare formato e “digitalizzare” le versione passate di video, programmi ed in questo caso, videogiochi! In questo modo, milioni di giochi, ormai obsoleti ed impossibilitati di essere avviati sulle console di nuova generazione.
Il discorso di Phil ovviamente ha subito attirato l’attenzione in quanto “saper preservare l’identità dei nostri giochi è un dovere culturale e vorrei che tutti i giocatori possano prendervi parte assieme”. Tale azione potrebbe permettere a tutti quei poveri titoli che non possono essere più giocati di venire emulati, garantendo ad ogni costo la sopravvivenza della cultura videoludica!
Phil Spencer e la richiesta d’aiuto più folle del mondo
A tal proposito la stessa Xbox, grazie al suo Xbox Game Pass, ha garantito a tantissimi giochi di poter continuare a vivere ed affascinare i giocatori. Inoltre, l’idea di ampliare il proprio repertorio e di renderlo disponibile a chiunque è una vera e propria utopia che sembra, però, aver attirato molti fan del retrogaming per poter salvare il “mondo arcade” che tanto amiamo.
Di sicuro la possibilità di rendere i giochi fruibili a tutti e gratuiti potrebbe essere ancora un argomento ancora lontano, ma lo stesso Phil Spencer ha grandi progetti ed è volenteroso di poter continuare questa importante crociata per la salvaguardia del mondo virtuale così come lo conosciamo!
Se la domanda invece è: sarà su Xbox Game Pass quindi? la risposta è sì, in quanto Xbox ha concluso affermando che “Game Pass non è solo incentrato sui game as a service, ma vuole anche quel titolo da scaffale polveroso perché è giusto che ci stia anche lui!”