La compagnia olandese Philips ci invia in prova il monitor 49B2U6903CH, che non sarà un gran che come nome, ma ha dalla sua un polliciaggio che definire enorme sarebbe riduttivo, ben 49 pollici. Non sai come sono spalmati 49 inch su un monitor? Semplice, prendi due schermi da 27 e mettili uno di fianco all’altro. Non una soluzione adatta a tutti e ancora meno ideale per la nostra categoria di videogiocatori, ma se sei alla ricerca di uno schermo ampio che ti aiuti (e tanto) con la produttività, prosegui nella lettura, perché la questione si fa davvero interessante.
Specifiche tecniche del Philips 49B2U6903CH
Togliamoci subito il dente dei freddi e noiosi numeri, per poi passare alla ciccia ovvero come si comporta questo monitor di Philips. Il 49B2U6903CH è un prodotto destinato a chi cerca un’esperienza visiva immersiva grazie al fatto di essere gigante e curvo. Questo monitor ultra-wide da 48,9 pollici utilizza un pannello VA con retroilluminazione W-LED e offre una risoluzione di 5120 x 1440 pixel.
Gli angoli di visuale si attestano sui 178° sia in orizzontale che in verticale, garantendo una visione chiara da qualsiasi posizione. La luminosità raggiunge i 450 cd/m², permettendo di vedere immagini nitide anche in ambienti molto illuminati. Il contrasto statico è di 3000:1, mentre quello dinamico arriva a 80000000:1 quindi i colori saranno vividi e neri molto profondi.
Il monitor supporta un refresh rate variabile tra 30 Hz e 120 Hz, copre il 119% dello spazio colore sRGB e il 97% dello spazio NTSC, offrendo una così una gamma cromatica ampia e precisa. Peccato per l’HDR che è sì presente, ma solo in versione 400, il quale, come avevo già spiegato nella recensione del monitor, sempre di Philips, 40B1U5600 è la versione base di questa tecnologia. Se su un monitor da 700 € posso capire questa scelta, su uno da quasi 1400 € mi aspetto qualcosina in più.
Le dimensioni del monitor sono di 1193 x 373 x 164 mm, e il peso è di 11,82 kg, rendendolo stabile e robusto, ma un po’ troppo ingombrante per chi ha poco spazio a disposizione.
Parlando di uscite, il monitor della casa olandese davvero non delude, infatti abbiamo 2 porte HDMI 2.0, una display port 1.4, una Thunderbolt 4 la quale offre il trasporto multi stream, oltre che supportare, ovviamente, i segnali ad alta risoluzione ed infine a gestire i segnali output video c’è una ulteriore presa Thunderbolt 4. A completare questa ricchissima disponibilità di uscite avrai a disposizione un hub USB 3.2 di seconda generazione. Non contenti sono presenti anche un paio di casse da 5 W che non saranno a livello di qualità un Dolby Surround, ma ti posso assicurare che il loro dovere lo fanno egregiamente.
Concludiamo la questione tecnica parlando della possibilità dello switch KVM integrato, il quale ti permette di gestire più dispositivi utilizzando un unico monitor e una sola combinazione di mouse e tastiera. È sufficiente premere tre volte il tasto CTRL per passare da un PC all’altro, faccio senza dirti che se sei abituato al multitasking con più di un computer, questa funzione è vera e propria manna dal cielo.
Ideale per il lavoro
Dopo aver parlato di specifiche, direi che è il momento della prova sul campo del monitor Philips. Lo dico senza troppi giri di parole, per un ambiente lavorativo siamo di fronte ad una vera e propria eccellenza senza se e senza ma. Questo soprattutto per tre fattori ovvero: l’ampiezza dello schermo, la webcam integrata da 5 megapixel e i piccoli accorgimenti come ad esempio le tecnologie Flicker-Free, Eye Safe e Low Blue.
Lo schermo è enorme, gigante, ma questo si tramuta automaticamente in più spazio di lavoro soprattutto per quello che concerne il multitasking. Ho provato a montare un video con questo monitor e ti posso assicurare che lo spazio di lavoro maggiore, mi ha semplificato e non poco, il compito. Da una parte il software di editing aperto, dall’altro le cartelle da cui poter fare drag & drop e in un angolo il foglio di Word aperto con i miei appunti. Certo c’è da farci l’abitudine, soprattutto se provieni da schermi più “normali”, ma una volta provato, difficilmente riuscirai a tornare indietro.
Ad aumentare la sensazione che il 49B2U6903CH sia destinato ad una utenza business c’è la webcam integrata a scomparsa. Ovviamente non stiamo parlando di uno strumento con cui poter fare live in streaming (non è il suo compito), ma per riunioni aziendali questa è davvero ottima. La webcam ha la capacità di regolare automaticamente l’angolo di visione per includere tutti i partecipanti durante le videoconferenze e, grazie all’autofocus, consente un’inclinazione automatica di +/- 30 gradi. Oltre a questo ci sono due microfoni con cancellazione del rumore e la luce Busylight. Quest’ultima è integrata all’interno della webcam e serve ad indicare la disponibilità o meno dell’utente.
Infine parliamo della tecnologia integrata di Flicker Free, Eye Safe e Low Blue. Quest’ultime, servono per diminuire lo sfarfallio e per abbassare la tanto temuta luce blu disperdendola nello spettro di colori, ma senza andare ad intaccare la qualità visiva. Queste tre tecnologie combinate, serviranno, banalmente (ma nemmeno troppo) a non farti stancare gli occhi. Questo si tramuterà in meno affaticamento visivo, ma soprattutto la possibilità di poter stare più ore davanti allo schermo, senza avere effetti indesiderati come la lacrimazione degli occhi.
Io lo voglio per i videogiochi
Ma iCrewPlay è un sito di videogiochi, a noi della gente che lavora non ci interessa, per noi il lavoro è solo un mero mezzo per comprare altri videogiochi. Con il nostro passatempo preferito direi che è meglio andare su altro. Questo perché il prezzo è molto importante, ovvero 1339 € e a meno si possono trovare soluzioni altrettanto buone.
Capiamoci, non che il prodotto di Philips non vada bene per giocarci, tuttavia si vede che non è il suo campo. In primis la curvatura è troppo dolce per dare un senso di vera e propria immersione, secondo non tutti i giochi che proverai sopportano il 32:9 come aspect ratio. È vero che i titoli che tra le opzioni hanno questo particolare rapporto ti daranno il classico effetto “WOW” la prima volta, ma una volta abituato non ne noterai più la differenza.
Il problema sorge con i giochi che non vanno al di la dei canonici 16:9, qui i casi sono due o verranno spalmati per tutta l’ampiezza dello schermo, oppure verranno visualizzati come se fossero su un normale 27” con due orribili bande nere ai lati a riempire lo spazio inutilizzato e questo discorso vale anche se ci collegherai una console.
Ovviamente potrai sistemare le opzioni di visualizzazione tramite i comandi e aggiustare l’aspect ratio, ma il software integrato di Philips è quanto di più poco intuitivo io abbia mai visto, visto che tutti i bottoni sono posizionati nella parte bassa dello schermo e risultano particolarmente scomodi da utilizzare (ma questo non è un problema solo di questo monitor, ma di un po’ tutti i prodotti Philips).