Pixboy è un titolo sviluppato con in mente i titoli che fiorivano ai tempi del mitico Nokia 3310 e ne richiama il profumo in maniera evidente. Scopriamo assieme se questo titolo pixelloso e retrò riesce a divertire un pubblico che è ormai lontano da quei primi giochi platform 2D che giocavamo all’intervallo sul nostro cellulare in bianco e nero.
Pixboy non ha bisogno di un movente per saltare in giro
Nonostante i platform 2D non siamo rinomati per le loro trame emozionanti, Pixboy sceglie di non utilizzare nemmeno un pretesto per buttarci nella mischia. All’avvio del gioco saremo catapultati nella schermata di selezione del livello e, a seguito di una scelta obbligata sul primo dato che si sbloccano mano mano che si gioca, ci ritroveremo a guidare il nostro pixboy verso la fine del livello.
Il titolo prevede il completamento di quattro mondi suddivisi ognuno in venti livelli di difficoltà crescente. L’ultimo livello di ogni mondo è una sorta di boss fight in cui anziché combattere dobbiamo fuggire e raggiungere la fine del livello prima che la creatura di turno riesca a raggiungerci.
Tutto sommato non ci si può lamentare della longevità, dato che Pixboy richiede dalle 4 alle 6 ore per essere completato. Per i maniaci del completismo ogni livello incorpora dei collezionabili nascosti che, se recuperati tutti assieme a tutte le monete, ci permetteranno di avere una spunta sul livello nella schermata di selezione, una sfida consigliata solo ai cultori del genere e del completismo.
Un gameplay molto semplice e non del tutto convincente
Saltare, muoversi a destra o a sinistra, planare e sparare con una fionda. Sembra un compitino facile facile, eppure qualche pecca c’è e, in alcuni punti più ostici da superare, rende davvero frustrante l’esperienza di gioco.
La meccanica del salto sopra ai nemici per eliminarli è un classico intramontabile, e funziona. In aggiunta per ogni nemico eliminato in questo modo guadagneremo un proiettile per la nostra fionda che rende ovviamente più semplice l’eliminazione dei nemici.
Discreta la variabilità tra i nemici che tuttavia alla lunga risultano molto ripetitivi come pattern di movimento/attacco.
Il livello di sfida è ben bilanciato e crescente al punto giusto con l’avanzare dei livelli, eppure, come detto in precedenza, qualche sbavatura a livello dei controlli rende meno piacevole l’esperienza. Ad esempio quando si vuole saltare durante lo spostamento, soprattutto su pedane piccole, sovente il salto non parte; è quindi necessario fermarsi un secondo e saltare in un secondo momento, decisamente scomodo se si sta scappando da un gigante cane famelico. Anche le hitbox dei nemici non sono perfette e, del tutto inspiegabilmente, ci sono alcuni muri che interrompono la planata quando colpiti.
Lo stile di Pixboy convince ma con qualche riserva
L’atmosfera creata dalla grafica pixellosa e dalla colonna sonora alienante da suoneria molesta anni 2000 ci riporta indietro a quei tempi, rendendo il titolo un ottimo passatempo per quando si ha poco tempo per giocare, esattamente come funzionavano i cari vecchi giochi sui primi cellulari.
Simpatica l’idea di aggiungere varie palette di colori da sbloccare durante il gioco, sebbene la maggioranza di esse siano totalmente inutilizzabili se avete un minimo di rispetto per le vostre retine.
Le prestazioni sull’ibrida di casa Nintendo sono ottime e la portabilità della console si sposa benissimo con un titolo come Pixboy. Per 4,99 € è un affarone se sei un amante del genere o un nostalgico degli anni 2000.
Pixboy, seppur con qualche sbavatura evidente, è un titolo che riesce a divertire e potrebbe essere un acquisto interessante per quando hai poco tempo e non vuoi dedicarti ad un titolo più impegnativo.