Pixel Buds: le cuffie di Google che traducono 40 lingue in tempo reale
Finisce la “maledizione di Babele”: i nuovi auricolari Pixel Buds permettono di tradurre all’istante ogni conversazione.
Presentate da Google insieme ai Pixel 2, le Pixel Buds sono passate un pò in secondo piano, visto che l’attenzione era rivolta sui nuovi smartphone. A vederle sono cuffie bluetooth abbastanza anonime, con un cavo a tenerle insieme e una custodia simile a quella delle AirPods della Apple, che anche in questo caso serve come base di ricarica.
Si infilano nell’orecchio, in cui rimangono stabili grazie ad un’ingegnosa piegatura del cavo e si comandano sfiorando il guscio esterno dell’auricolare destro.
Un tocco, un movimento verso l’alto o il basso, permettono di accedere ai comandi del riproduttore musicale. Tenendo il dito fermo per qualche secondo si avvierà l’assistente vocale di Google.
Ed ecco che da semplici cuffie, si trasformano in un piccolo miracolo di tecnologia. Sfruttando l’intelligenza artificiale, assimilano le parole e le traducono in una lingua a scelta fra le 40 disponibili attualmente.
Così, ad esempio, basterà parlare in italiano e dallo speaker dello smartphone una voce perfettamente comprensibile tradurrà quello che diciamo nell’idioma scelto, e lo stesso nell’altro verso. Tutto ciò in un lasso di tempo brevissimo, per rendere fluida e senza intralci la conversazione.
La dimostrazione data sul palco durante l’evento di presentazione ha infatti visto due persone dialogare tra loro in lingue differenti, mentre le Pixel Buds, si occupavano di effettuare al volo la traduzione in modo che ciascuno potesse capire ciò che stava dicendo l’altro.
Offrono 5 ore di autonomia d’uso ed hanno un costo di 159 dollari, ma non sono, purtroppo, disponibili in Italia.