Plaion, l’azienda di pubblicazione di videogiochi precedentemente nota come Koch Media, ha annunciato una ristrutturazione della propria attività di pubblicazione di giochi. Secondo quanto riportato da GamesIndustry.biz, l’azienda ha deciso di eliminare le etichette di pubblicazione Deep Silver, Prime Matter e Ravenscourt, e di pubblicare tutti i titoli associati sotto l’etichetta Plaion, con l’obiettivo di pubblicare meno titoli, ma di una qualità superiore.
La nuova attività di pubblicazione si baserà su quattro pilastri: il portafoglio e la gestione dei giochi, i servizi di pubblicazione, le vendite e il marketing globale e le partnership di distribuzione. Plaion ha dichiarato che questa ristrutturazione fa parte di un processo di semplificazione delle sue operazioni di pubblicazione e che probabilmente colpirà solo circa 5-6 posti di lavoro su oltre 2.000 dipendenti. Inoltre, il cambiamento non sarà immediato, ma avverrà gradualmente nel corso dei prossimi 12 mesi.
La ristrutturazione di Plaion e l’impatto sui suoi brand di videogiochi
Deep Silver, fondata nel 2002, è l’etichetta che si occupa dei titoli più importanti dell’azienda come Saints Row, Metro e Dead Island. Ravenscourt, fondata nel 2015, si è inizialmente concentrata sui giochi di simulazione prima di passare ai giochi indie e per tutta la famiglia come Let’s Sing. Prime Matter, invece, è stata creata nel 2021 ed era incaricata di sviluppare titoli come il prossimo Painkiller e l’edizione per Nintendo Switch di Kingdom Come: Deliverance di Warhorse Studios.
Plaion ha acquisito lo sviluppatore di realtà virtuale Vertigo Games nel 2020, mentre Milestone è stata acquisita da Koch nel 2019. Nonostante gli investimenti miliardari negli ultimi sei anni in numerose acquisizioni, l’Embracer Group, proprietaria di Plaion, ha deciso di rivalutare la sua attività a causa delle sfide geopolitiche e sociali del mondo e della nuova realtà macroeconomica.
In conclusione, la ristrutturazione di Plaion potrebbe portare a una maggiore efficienza nella pubblicazione di videogiochi e a una maggiore qualità dei titoli prodotti, ma potrebbe anche comportare la perdita di alcuni posti di lavoro. Resta da vedere come questa decisione influirà sul futuro della società e del settore dei videogiochi nel suo complesso.