Plan B: Terraform è un gestionale che pone il suo fulcro sulla terraformazione e sulla manipolazione dell’ambiente. Sviluppato e pubblicato da Gaddy Games autori anche di Dig or Die, il titolo è stato pubblicato in accesso anticipato il 15 febbraio 2023 su Steam. Dalla data di pubblicazione è stata pubblicata una wiki con informazioni utili su tutti gli elementi del gioco e sono stati rilasciati diversi aggiornamenti che hanno migliorato il sistema di costruzione e gestione dei veicoli, oltre che vari bug fix e cambiamenti minori.
Plan B: Terraform una nuova casa
In Plan B: Terraform il nostro obiettivo è quello di terraformare un nuovo pianeta per trovare una nuova casa all’umanità visto che il riscaldamento globale sta rendendo la Terra invivibile. Partendo da un pianeta completamente deserto, privo di acqua, con un clima ostile e un’atmosfera non adatta alla vita umana dovremo adoperarci per trasformarlo in un nuovo Eden.
La prima cosa da fare sarà recuperare i materiali necessari a poter costruire infrastrutture autonome per la produzione di approvvigionamenti per le città appena fondate sul nostro nuovo pianeta. Per farlo dovremo creare una vera e propria catena di produzione nei pressi dei giacimenti minerari per poter estrarre, immagazzinare, trasformare e assemblare in questo modo da del minerale ferroso si possono ottenere barre di ferro o componenti meccaniche per costruire fabbriche o mezzi di trasporto.
La produzione in Plan B: Terraform è totalmente automatizzata e se ben impostata permette una crescita esponenziale, infatti, iniziamo il gioco con pochissimi elementi che ci permettono di creare una prima catena di montaggio, ovvero qualche estrattore (per scavare i minerali dai giacimenti), dei depositi per stoccare i materiali durante i vari passaggi di lavorazione, delle fabbriche e dei centri di assemblaggio. A partire da materie grezze le fabbriche producono prodotti raffinati che possono essere stoccati nei depositi per poi essere usati dai centri di montaggio per produrre strutture complesse che vengono aggiunte direttamente al nostro inventario e sono già pronte per essere posizionate sulla mappa.
Le merci possono essere spostate in due modi, quando gli spostamenti sono brevi, come ad esempio dall’estrattrice alla fabbrica, ci basta posizionare dei depositi che fungono da ponte tra le strutture collegandole tra loro. Quando le distanze si allungano e dobbiamo creare una vera e propria filiera di produzione oppure collegare le risorse ad una città, abbiamo bisogno di strade e ferrovie.
I collegamenti mediante i mezzi di trasporto si creano producendo treni e camion a cui dovrà essere assegnato un itinerario. Gli itinerari collegano due depositi, uno di partenza con la merce ed uno di arrivo. Ogni volta che si definisce un itinerario vengono creati sul tragitto una fermata o una stazione, queste possono essere usate unicamente da un solo convoglio.
Il sistema un convoglio una fermata è comodo per gestire i molteplici convogli che andremo a creare nel corso del gioco ma ha dei grandi svantaggi per quanto riguarda la disposizione di strade e depositi, ad esempio se dobbiamo rifornire una città con del cemento proveniente da molteplici fonti, dovremo posizionare diverse fermate attorno allo stesso deposito. Non sempre questo è possibile, quindi finché non si sbloccheranno i depositi con un raggio d’azione più ampio è necessario creare un’intricata rete di strade e depositi per cercare di collegare in maniera adeguata più risorse.
Altro punto fondamentale di Plan B: Terraform è la simulazione climatica. Durante le varie fasi di gioco per cercare di rendere ospitale il pianeta che stiamo colonizzando dovremo creare delle fabbriche che producono esclusivamente gas serra come SF6 (esafluoruro di zolfo) e NF3 (trifluoruro di azoto) che rispetto alla CO2 già presente sul pianeta sono molto più efficaci nell’innalzare la temperatura. L’aumento della temperatura dovuta all’effetto serra indotto fa si che le calotte polari comincino a sciogliersi rilasciando acqua in forma liquida nell’ambiente permettendoci di piantare foreste e dare inizio al ciclo dell’acqua.
Nel nostro progetto di terraformazione Plan B: Terraform ci guida con degli obiettivi precisi che ci fanno focalizzare sul passo successivo e ci permettono di progredire verso lo scopo finale, ovvero la completa formazione del pianeta e il raggiungimento di una popolazione di un milione di abitanti.
Un pianeta ritrovato
Plan B: Terraform è un titolo che richiede un’accurata pianificazione per far sì che tutti i processi produttivi funzionino al meglio, infatti, nelle fasi più avanzate di gioco la gestione di tutte le linee di montaggio se non organizzate in maniera adeguata può diventare caotica. Ad aumentare la difficoltà c’è la gestione delle tratte dei convogli merci che al momento è piuttosto macchinosa. Ad ogni modo trattandosi di un progetto in early access, ci aspettiamo diversi miglioramenti e sono già in programma l’aggiunta di altri elementi oltre che di uno sviluppo più complesso della trama. Non ci resta che aspettare gli ulteriori sviluppi che porteranno alla versione definitiva di Plan B: Terraform.