Planet of Lana è un’avventura in stile cinematografico con elementi di puzzle sviluppata da Wishfully e pubblicata da Thunderful. Si tratta del titolo di debutto dello studio indipendente svedese formatosi nel 2018 e incentrato sulla produzione di giochi basati sul design innovativo e la narrazione. Planet of Lana sarà disponibile dal 23 maggio per console Xbox One e Xbox Series X|S e per PC tramite Steam. Ti faccio presente che il titolo è stato testato ed è compatibile anche con Steam Deck. La versione oggetto di questa recensione è quella per Xbox Series ed è stata giocata su Xbox Series S.
Un colorato pianeta in armonia
Planet of Lana si ambienta su un pianeta in cui gli uomini vivono in pace e a contatto con la natura e la nostra protagonista, Lana, è una ragazza spensierata che trascorre le giornate con la sorella. Questo idillio viene improvvisamente interrotto dall’invasione di alcune macchine che iniziano a rapire gli abitanti del villaggio tra cui anche la sorella di Lana.
La nostra protagonista per circostanze fortunate riesce a sfuggire alle grinfie dei robot e a scappare. Facendosi coraggio si mette in viaggio per cercare di liberare le persone a lei care. Durante il suo cammino si imbatte in uno strano animaletto rimasto in trappola, Lana lo libera e, come segno di gratitudine, l’animaletto che si chiama Mui, diventa il suo compagno di viaggio. La nostra sarà un’impresa difficile, ma unendo le forze con il nostro nuovo alleato saremo in grado di superare in astuzia gli invasori.
Un viaggio da affrontare in due
Planet of Lana è un puzzle game a scorrimento laterale che vanta di un level design fluido che ci rende allo stesso tempo giocatori e spettatori di questa avventura. Sebbene siano presenti un gran numero di sezioni di puzzle e sequenze stealth il gameplay resta per tutto il tempo scorrevole, infatti, difficilmente saremo portati a ripetere una determinata sezione perché siamo stati scoperti o resteremo bloccati in un puzzle.
Gli enigmi sono molto variegati e hanno alla base la cooperazione tra Lana e Mui. In Planet of Lana non abbiamo il completo controllo del companion, ma il legame di Lana con Mui fa sì che la nostra protagonista possa impartire degli ordini alla creatura ad esempio per raggiungere dei punti per noi irraggiungibili.
Tra le abilità di Mui oltre a quella di spiccare salti molto alti c’è la capacità di interagire con le creature che abitano il pianeta, questo ci permetterà di ipnotizzare e sfuggire a degli aggressivi cinghiali alieni oppure indurre dei vermi sotterranei a spostarsi avanti e indietro per fungere da piattaforma per Lana. Se in alcuni casi Mui è indispensabile per procedere nel nostro cammino, in altri sarà Lana ad aiutare Mui a proseguire per esempio traghettando la creatura che odia il contatto con l’acqua.
Fuggire con un approccio pacifico
Una delle particolarità di Planet of Lana è la scelta di basarsi su un gameplay perlopiù pacifico. Nel nostro viaggio attraverseremo un pianeta pieno di invasori in costante ricerca di forme di vita da eliminare. Il nostro obiettivo, però, non prevede la distruzione delle macchine, ma di oltrepassarli senza che essi si accorgano della nostra presenza. Alla dinamica stealth si unisce una componente di puzzle game perché dovremo usare la logica per poter superare la maggior parte delle sentinelle disseminate sul pianeta. Anche in questo caso la cooperazione con Mui è essenziale e in alcune circostanze per la sopravvivenza di entrambi uno dei due dovrà fare da esca.
Alla fine del viaggio
Planet of Lana è un’avventura suggestiva che nonostante l’assenza di dialoghi e di una narrazione canonica ci fa calare completamente nella trama pur non svelandone completamente i retroscena e lasciandoci sul finale un po’ perplessi. A contribuire all’immersività del titolo c’è lo stile grafico dipinto a mano e la varietà di ambientazioni che ci permettono di intraprendere un viaggio lungo l’intero pianeta attraversando panorami sempre diversi tra loro.
A coinvolgerci ancora di più ci sono gli effetti sonori e la colonna sonora che si adatta cambiando costantemente in base alle scene e ai biomi, il comparto audio è stato realizzato dal team torinese di Settete, responsabile anche della colonna sonora di Tails of Iron.