In questo articolo ti parlerò dell’unico sparatutto sviluppato da PopCap, società celebre per la pubblicazione di diversi giochi rompicapo (Bejeweled e Zuma) e la serie videoludica di Piante contro Zombie.
In quanto YouTuber appassionato della serie Plants vs Zombies Garden Warfare, ciò che segue sono mie personali opinioni sullo sviluppo ed i punti più importanti dei giochi che hanno composto questo spin-off di Plants vs Zombies.
Plants vs Zombies è una nota serie di giochi in stile tower defense disponibile da tempo. Plants vs Zombies Garden Warfare invece è stato il primo titolo in assoluto a tentare l’affollata strada degli sparatutto in terza persona, utilizzando piante e zombie iconici delle precedenti serie.
Attualmente esistono ben tre giochi di Plants vs Zombies che seguono lo stile sparatutto: Plants vs Zombies Garden Warfare, Plants vs Zombies Garden Warfare 2 ed infine Plants vs Zombies Battle for Neighborville (la battaglia di Neighborville).
Come puoi notare dal titolo dell’articolo, ciò che mi chiedo è “la serie continuerà”? Prima di arrivare al dunque vediamo brevemente la storia dello sviluppo di questi spin-off e capiamo i suoi punti di forza e debolezza.
Plants vs Zombies Garden Warfare: l’inizio col botto
Plants vs Zombies Garden Warfare fu svelato durante l’E3 di Los Angeles nel 2013, vinse ben 10 premi tra cui miglior sparatutto e miglior gioco della fiera. Un inizio col botto, per una nuova svolta della serie divenuta famosa per il suo stile tower defense. Questo nuovo titolo però punta tutto solo ed unicamente sulle partite online con o contro gli altri giocatori. Garden Warfare non ha una modalità storia, ma solo una modalità cooperativa (giocabile solo con le piante ed anche da soli) e le classiche modalità online competitive presenti su molti titoli del genere sparatutto.
La modalità cooperativa permette ai giocatori di difendere un giardino da 10 orde sempre più potenti di zombie: si possono posizionare delle piante all’interno dei vasi che supporteranno la difesa. Le piante posizionabili, così come le personalizzazioni ed i “pezzi” per sbloccare varianti di altri personaggi (di fuoco, di ghiaccio, tossiche) si ottengono aprendo dei pacchetti all’interno del negozio del gioco. Per farlo si utilizzano monete che vengono date ogni fine partita in base al risultato e le prestazioni ottenute.
Il gioco include tra le modalità competitive classiche, come dominio (suburbination) ed eliminazione (confermata, normale o classica) anche la modalità Tombe e Giardini. Questa, che assomiglia alla Conquista di Battlefield, chiede alla squadra delle piante di difendere i giardini dalla squadra di giocatori degli zombie. Se un giardino viene conquistato, le piante retrocedono al giardino dietro di loro e se la base finale delle piante viene conquistata gli zombie vincono. In ogni caso, più si allunga la partita più monete verranno assegnate ai giocatori.
Ci sono diversi pregi e difetti in questa prima versione dello spinn-off:
Pregi:
- Un multiplayer con ritmi non frenetici.
- Una community già presente grazie ai giochi usciti per mobile.
- Le mappe sono particolarmente spaziose, soprattutto quelle di Tombe e Giardini.
- DLC gratuiti.
- Il sistema dello spacchettamento è l’arma vincente.
- La presenza delle varianti cambia lo stile di gioco.
Difetti:
- La qualità grafica non è il massimo per le versioni su PlayStation 4 e Xbox One.
- Non esiste una modalità storia.
Plants vs Zombies Garden Warfare 2: più grande e più pazzo
Il seguito naturale del primo gioco è stato ovviamente Plants vs Zombies Garden Warfare 2. PopCap non poteva che prendere tutto ciò che era presente nel suo primo sparatutto e aggiungere tante nuove novità, dato il successo. Nel video qui sotto ho approfondito gli aspetti che mi piacciono e che non mi piacciono di questo nuovo gioco.
Per chi non fosse particolarmente informato sul gioco in sè, faccio qui sotto una breve riesamina di Plants vs Zombies Garden Warfare 2. Il titolo presenta importanti novità, la principale è l’HUB interattivo: i giocatori vagano in questo hub assieme ad un massimo di altri tre compagni, coi quali possono iniziare delle partite nelle varie modalità di gioco, oppure possono esplorare e scoprire i segreti nascosti.
Sono state introdotte delle missioni che costituiscono la “modalità storia”, mancante nel primo gioco, e ben 6 nuove classi (divenute 8 con due “segrete”) con un buon numero di varianti per le stesse e nuove alternative per le vecchie classi presenti nel primo Garden Warfare. Sono state aggiunte nuove modalità e la possibilità di giocare partite in solitaria o con amici contro dei bot, in tutte le modalità di gioco. La vecchia modalità Tombe e Giardini inverte le parti dando la possibilità di giocare con le piante all’attacco e gli zombie in difesa nella modalità Attacco Erboso. Su determinate mappe saranno gli zombie i difensori mentre su altre questi ultimi torneranno nel classico ruolo di attaccanti.
Esaminiamo ora pregi e difetti di Plants vs Zombies Garden Warfare 2:
Pregi:
- Ambientazione delle mappe molto più variegate (in stile viaggio nel tempo).
- Moltissime nuove varianti, figurine, modalità ed oggetti personalizzabili.
- Possibilità di trasferire i personaggi sbloccati nel primo Garden Warfare.
- Il Cortile di Battaglia ed i suoi segreti sono davvero interessanti.
- Grafica aggiornata e godibile per PlayStation 4 e Xbox One.
- DLC Gratuiti.
Difetti:
- Aumento della velocità dei personaggi rispetto a Plants vs Zombies Garden Warfare, ha reso il gioco in certi momenti troppo frenetico.
- La conformazione delle mappe di Tombe e Giardini / Assalto Erboso non gestisce bene lo spazio di gioco.
- La tavolozza colori utilizzata è scura rispetto a quella del primo Garden Warfare, determinati effetti sono meno godibili da vedere.
- La modalità storia, seppur è una novità, è abbastanza monotona e rapida da finire.
Vale decisamente la pena recuperarlo su Instant Gaming a questo prezzo ridotto.
Plants vs Zombies Battle for Neighborville: la decadenza
Siamo arrivati alla nota dolente della serie sparatutto di Plants vs Zombies, come avrai notato è scomparsa la dicitura Garden Warfare, segnale che ti fa capire come questo titolo sia diverso.
L’opinione di questo gioco è puramente basata su ciò che è avvenuto con i due sparatutto precedenti: in linea generale Battle for Neighborville è molto più povero di contenuti (te ne accorgi già dal peso in GB) e che ha sostanzialmente rimosso le caratteristiche più importanti a cui ci avevano abituato i Garden Warfare precedenti:
- Niente più varianti, in sostituzione è stata messa la possibilità di assegnare dei perk alle varie classi, ma che non sono assolutamente la stessa cosa degli effetti elementali sui precedenti Garden Warfare.
- Niente più pacchetti, ci sono però delle capsule contenenti un solo oggetto, tra l’altro sono molti di meno gli oggetti da poter sbloccare.
- L’hub è decisamente più piccolo e noioso, tuttavia sono presenti delle aree esplorabili abbastanza grandi, raggiungibili da quello principale.
- Non si cammina quasi più, in questo terzo gioco i giocatori potranno correre premendo la levetta, il che rende il gioco molto più frenetico e difficile da gestire in alcune situazioni.
In Battle for Neighborville sono state introdotte 6 nuove classi, 3 per le piante e 3 per gli zombie, a cui sono state aggiunte ulteriori 3 classi: il mago e lo Zombie testa di TV per gli zombie e la pianta Fiore Selvatico per le piante.
Nonostante inizialmente si pensasse che il gioco compensasse le mancanze di varianti con più classi, successivamente gli sviluppatori hanno comunicato ufficialmente di non introdurre più nuovi aggiornamenti con un comunicato del 1 settembre di quest’anno. A nemmeno un anno dal rilascio, il supporto per delle novità all’interno del gioco è quindi già terminato.
In questo video puoi approfondire i motivi del fallimento di questo terzo sparatutto della serie Plants vs Zombies.
Nonostante quanto detto, però, sottolineo che il gioco presenta anche dei punti di forza. Te li riporto qui assieme ai difetti:
Pregi:
- Modalità storia fatta come si deve: il giocatore compirà missioni primarie e secondarie in aree molto vaste, nelle quali avrà a che fare anche con boss molto ben articolati e appositamente creati.
- Aree aggiuntive: le aree distaccate dall’hub contengono varie missioni e segreti da ricercare, il livello di difficoltà è decisamente più elevato rispetto a quello dei Garden Warfare.
- Grafica davvero strabiliante: l’utilizzo della tavolozza colori del primo Garden Warfare assieme ad un alto livello di dettaglio è sicuramente un aspetto molto piacevole.
Difetti
- Rimossi gli aspetti iconici della serie Garden Warfare più graditi dai fan (varianti e pacchetti in primis).
- Elevato costo degli oggetti e lenta progressione della loro acquisizione tramite il macchinario delle capsule.
- La possibilità di correre aumenta di molto il ritmo di frenesia e rende quasi inutili determinate abilità come ad esempio lo storico fagiolotto della Sparasemi.
- Il supporto è terminato prima di un anno dal rilascio.
Quale futuro dopo Plants vs Zombies Battle for Neighborville?
In conclusione di questo lungo articolo dove ti ho raccontato anni della mia esperienza sul pazzo sparatutto di PopCap, torniamo al quesito iniziale: la serie continuerà?
Tutto sta nel comprendere cosa significhi l’abbandono prematuro degli sviluppatori: se questi si sono resi conto dei passi falsi riguardo gli elementi che non hanno funzionato e hanno deciso di mollare del tutto la serie, oppure si può davvero pensare che si stiano dedicando già ad un Plants vs. Zombies Garden Warfare 3?
Non vi è dubbio che da Plants vs Zombies Battle for Neighborville vadano presi gli elementi che hanno funzionato, quali lo stile e la qualità grafica e lo sviluppo della storia, ma è opinione abbastanza diffusa nella community che bisognerebbe tornare a recuperare gli elementi caratteristici dei primi Garden Warfare, giochi che hanno ricevuto un supporto per anni e che sono stati molto più apprezzati. Secondo me è proprio questa la strada che la PopCap dovrebbe seguire per il prossimo sparatutto della serie Plants vs Zombies.
Segui le nostre notizie più recenti per restare sempre aggiornato.