Terzo appuntamento di Platform Mania e seconda parte dell’articolo di ieri. Stiamo cercando di stillare un elenco completo di tutti i giochi che fanno parte dell’abnorme franchise di Super Mario e, dopo aver visto i platform che hanno come protagonista il rosso idraulico, abbiamo iniziato a vedere le serie di spin-off dedicate ai comprimari. Per la precisione, ieri abbiamo visto i giochi con Donkey Kong e con Luigi come protagonisti. Oggi completiamo questo grosso gruppo di titoli vedendo gli altri due comprimari che hanno ricevuto delle proprie serie di titoli, ovvero Wario e Yoshi.
Wario
Le Umili (???) Origini
Come visto nell’articolo di settimana scorsa, Wario debutta come nemesi di Mario in Super Mario Land 2, ma il suo innato carisma lo porta immediatamente ad ottenere molta attenzione da parte dei fan del franchise. Prima di ottenere, però, un ruolo da protagonista, è apparso in alcuni titoli spin-off sempre come antagonista. Vediamo quali.
Mario & Wario (1993)
Il primo gioco in cui ricompare Wario è un puzzle-platform per Super Nintendo dove Wario ha gettato qualcosa in testa a Mario per coprirne la vista (un vaso, un secchio o qualcosa di simile). Il giocatore prenderà i panni della fatina Wanda con cui dovrà modificare l’ambiente in modo che l’errante Mario raggiunga Luigi così che quest’ultimo lo liberi dall’imprevisto. Ci sono ben 100 livelli da affrontare e, oltre a Mario, si può guidare anche Peach o Yoshi. Come giocarlo: il titolo purtroppo è uscito solo in Giappone e mai in occidente.
Wario’s Woods (1994)
Uno dei puzzle game più di successo degli anni 90 per Nintendo. Il gameplay di Wario’s Woods è quello di Tetris, ma la grafica colorata ci mostra un Toad intento a spostare i tasselli. Questo perché dopo Super Mario World, Wario progetta di invadere il Regno dei Funghi e per farlo ha invaso i Boschi Pacifici e trasformato tutti gli abitanti in suoi servitori. Proprio Toad partirà per liberare la verde terra dalla minaccia del cattivo, aiutato anche dalla fatina Wanda e dal redento Birdo. Il gioco uscì sia per NES (fu l’ultimo titolo in occidente per la console) che per Super Nintendo. Ne esiste anche una versione estesa per Satellaview (un add-on per Super Nintendo) che è stata poi riproposta per tutte le console Nintendo fino a oggi. Come giocarlo: e’ disponibile sullo shop online del Nintendo 3DS e del Nintendo Switch.
Wario Blast: Featuring Bomberman! (1994)
Questo gioco per Game Boy inizialmente era semplicemente un capitolo della saga di Bomberman (chiamato Bomberman GB), ma al momento di localizzare il titolo in occidente, Nintendo si rese conto che il pubblico americano ed europeo non conosceva il famoso bombarolo. Per incrementare le vendite, quindi, aggiunse Wario come antagonista così da legarlo al ben più famoso franchise di Mario. La storia è semplice: non si sa come, ma Wario finisce nel mondo di Bomberman e questo deve fermarlo dal fare un gran macello come al suo solito. Come giocarlo: esiste solo la versione originale.
Le Bizzarre Avventure di Wario
In ogni caso il carisma di Wario era decisamente troppo evidente ed era riuscito a fare breccia nel cuore dei fan che adoravano un cattivo così rozzo ed allo stesso tempo divertente e sopra le righe. Dovettero passare solo 2 anni da Super Mario Land 2 per fargli ottenere una propria serie di platform. Il primo gioco fu un esperimento, tanto più che mantiene ancora Super Mario nel titolo, ma ottenne un tale successo che da lì in poi Wario ha ottenuto dei giochi propri ed è diventato un fermo rappresentante del franchise, spesso come anti-eroe piuttosto che come antagonista di Mario.
Wario Land: Super Mario Land 3 (1994)
Dopo essere stato cacciato dal castello di Mario, Wario si metterà in cerca di un modo per ottenere un proprio castello e per farlo si dirigerà sull’Isola Cucina dove si dice i Pirati Brown Sugar (zucchero di canna), comandati dal Capitano Syrup (sciroppo), hanno nascosto una statua d’oro di Peach. Il suo obiettivo è recuperare la statua e rivenderla a Mario, ma questi alla fine riuscirà a soffiargliela da sotto il naso. Wario tuttavia otterrà il suo castello attraverso un genio che prima apparteneva a Syrup. Il gioco è probabilmente uno dei migliori platform per Game Boy (di cui sfruttava al massimo le capacità). Wario di per sé funzionava anche in modo molto diverso da Mario, basandosi più sulla forza che sull’agilità per affrontare i vari livelli che erano strutturati in una mappa in stile Super Mario Word. Uno degli elementi che ho apprezzato tantissimo era il fatto che, in base a come completavamo determinati livelli, la mappa del mondo cambiava di conseguenza. Come giocarlo: il gioco è presente nello shop del Nintendo 3DS.
Wario land II (1998)
Visto il successo del primo capitolo, un seguito era inevitabile e così uscì Wario Land II per Game Boy. Questi osava ancora di più dal lato del gameplay e della struttura. Niente più mappa del mondo, niente più power-up e niente più vite. Wario qui infatti non può morire, ma alcuni nemici possono “trasformarlo” generando vari effetti secondari. Anche la struttura del gioco è davvero particolare visto che non esiste un solo percorso di livelli ed un solo finale, ma una struttura ad albero che è sbloccabile raggiungendo determinati obiettivi secondari segreti in alcuni livelli. La storia vede il Capitano Syrup e i suoi pirati occupare il castello di Wario mentre dorme e abbandonarlo nel nulla. Starà a lui ritrovare la via di casa e riottenere le proprie proprietà. Wario Land II un gioco davvero divertente e coinvolgente ancora oggi ed è a mani basse il mio platform preferito per Game Boy. Come giocarlo: lo si trova sullo shop del Nintendo 3DS.
Wario Land 3 (2000)
Il seguito di Wario Land II non si fa troppo attendere ed esce dopo 2 anni per Game Boy Color. Il gameplay è simile, con un Wario che non può morire, ma cambia ancora una volta la struttura del gioco che ora presenta tutti e quattro i mondi disponibili fin da subito per il giocatore, così che questi possa affrontarli nell’ordine che preferisce. La storia vede Wario assorbito in un carillon magico dove il giusto sovrano è intrappolato da quattro sigilli che ne assorbono i poteri. Wario accetterà di liberarlo (in cambio dei suoi tesori), salvo poi scoprire che questi è il vero antagonista, Rudy il Clown. Seguirà uno scontro che chiude ovviamente il titolo. E’ il primo gioco della serie in cui i minigiochi di Wario si fanno particolarmente presenti e validi. Come giocarlo: è disponibile sullo shop del Nintendo 3DS.
Wario Land 4 (2001)
Uscito per Game Boy Advance, Wario Land 4 ripropone il solito gameplay della serie solo che, stavolta, Wario ha una barra della vita e può morire (rappresentata da dei cuoricini). La storia vede Wario entrare in una misteriosa piramide che si dice apparteneva alla principessa Shokora, la quale fu maledetta dalla crudele Golden Diva. Seguendo un gatto nero, Wario si troverà nel cuore della piramide e dovrà recuperare quattro tasselli colorati da altrettanti passaggi (ognuno con dei livelli a tema) per sbloccare il sarcofago centrale e liberare lo spirito della principessa (oltre che sé stesso). Ancora una volta l’ordine dei livelli è deciso dal giocatore e i minigiochi sono sempre più presenti. La grafica, completamente rifatta, è decisamente accattivante, ma il gioco, complessivamente, è molto, molto bizzarro, per quanto divertente. Come giocarlo: anche questo è disponibile sullo shop del Nintendo 3DS.
Wario World (2003)
Nel 2003 Wario finalmente debutta sulle console casalinghe con Wario World per GameCube. Il gameplay è stavolta completamente 3D (in stile Super Mario Sunshine e Luigi’s Mansion), ma si concentra più sul picchiare di cattiveria i nemici che nella propria abilità di salto. La storia vede Wario portare i tesori raccolti nell’ultimo Wario Land al suo castello solo per scoprire che tra questi c’é il malvagio Gioiello Nero, una creatura senziente che scaccerà Wario da casa sua e trasformerà i suoi tesori in mostri. Pessima idea. Una caratteristica interessante è che collezionando vari tesori in alcuni livelli si ottiene l’accesso ad alcuni minigiochi della serie WarioWare. Il principale difetto di questo titolo è che è corto: ogni mondo contiene solo due livelli più un boss. Meh. Come giocarlo: purtroppo devi recuperare l’originale.
Wario: Master of Disguise (2007)
Dove il suo breve tour nelle console casalinghe, Wario torna su Nintendo DS per un titolo che, pur facendo parte della serie platform, ha molti elementi presi direttamente dai puzzle game, a partire dai controlli. Con i normali tasti sarà infatti solo possibile muovere Wario mentre tutte le altre azioni dovranno essere compiute attraverso il touch-screen che permette di cambiare tra i 7 travestimenti a sua disposizione. Proprio i controlli ostici e decisamente poco user-friendly sono il principale difetto di questo titolo. La storia è assolutamente folle e vede Wario entrare nella TV per far parte della serie TV che stava guardando. Ok. Come giocarlo: esiste solo l’originale.
Wario Land: Shake It! (2008)
Non bisogna aspettare però troppo perché Wario torni sulle televisioni di casa riproponendo, per altro, le vecchie meccaniche di gioco che tanto avevano aiutato il suo successo nella quadrilogia di Wario Land. In Wario Land: Shake It! per Nintendo Wii, a causa del Capitano Syrup, Wario finisce nella dimensione Shake, dominata dal malvagio Re Shake che ha detronizzato ed imprigionato la Regina Merelda e la sua borsa dei soldi infiniti. Interessato più al secondo che alla prima, Wario si getterà comunque in un’impresa attraverso 7 continenti… solo per poi vedersi rubare la borsa dal Capitano Syrup. Sempre il solito Wario. Ammetto di non aver mai giocato questo titolo, ma, ad occhio e croce, è un degno successor dei titoli migliori della serie. Come giocarlo: il gioco è stato convertito per Nintendo Wii U e spero che un giorno arrivi anche su Nintendo Switch.
Frenesia e Dita in Fiamme
Uno dei più grandi elementi di successo di Wario fin dalla sua quadrilogia originale risiedeva nei folli minigiochi presenti che spesso facevano ampio uso di un umorismo caustico e assurdo. Strano che Nintendo aspettò così tanto prima di sfruttare tale idea in una serie di giochi propri, ovvero i WarioWare.
WarioWare, Inc.: Mega Microgames (2003)
Il primo titolo della serie uscì nel 2003 per Game Boy Advance ed era stato realizzato in completa economia. Molti dei minigiochi riprendevano quelli presenti in Mario Artist: Polygon Studio per Nintendo 64DD, ma non solo. Molti degli effetti sonori e delle grafiche, infatti, arrivavano direttamente da Wario Land 4. Nonostante ciò erano già presenti due dei principali punti di forza di questa serie: la frenesia dei giochi e la presenza di una marea di citazioni ad altri franchise Nintendo. Ne esiste anche una versione estesa per GameCube chiamata WarioWare, Inc.: Mega Party Games! Come giocarlo: la versione per Game Boy Advance è acquistabile sullo shop del Nintendo 3DS.
WarioWare: Twisted (2004)
Vista la semplicità del primo titolo, i giocatori non hanno dovuto aspettare molto per il secondo che è arrivato sempre su Game Boy Advance un anno dopo. Il gameplay e la struttura del gioco sono identiche, ma molti minigiochi sfruttano adesso un particolare sensore all’interno della cassetta del titolo che permette di percepire le rotazioni della console portatile. Come giocarlo: visto anche il suo funzionamento particolare, esiste solo l’originale.
WarioWare: Touched! (2004)
Visto che la nuova console portatile Nintendo, il Nintendo DS, aveva un touch screen e un microfono incorporati, poteva forse la serie di WarioWare esimersi dallo sfruttare questi strumenti? Ovviamente no. Touched! uscì lo stesso anno di Twisted, ma tra i due è indubbiamente il più famoso. Anzi, credo che questo sia il capitolo più famoso e giocato di tutta la serie. Io stesso mi ci sono fatto del male fisico attraverso molte ore di gioco. Come giocarlo: è disponibile sullo shop del Nintendo 3DS.
WarioWare: Smooth Moves (2006)
Di nuovo una storia già sentita. La nuova console Nintendo, la Wii, si basa tutto sul muovere in modo particolare il proprio joystick… vuoi non usare questa funzione per una serie adrenalinica di minigiochi a marchio WarioWare? Ovviamente vuoi farlo. Smooth Moves in Giappone fu il 4° gioco più venduto per Wii nel suo anno di debutto, arrivando dietro solo a Wii Sports, Wii Play e The Legend Of Zelda: Twilight Princess. Mica cotiche. Interessante anche come il gioco sfrutti il microfono interno dell Wii Remote per rendere ogni gioco più coinvolgente. Come giocarlo: va recuperato l’originale purtroppo.
WarioWare: Snapped! (2008)
Wario Ware: Snapped! è uno dei primi giochi usciti per DSiWare sul Nintendo DSi e, di base, non è altro che una versione ridotta e più semplice dell’acclamato WarioWare: Touched! C’é ben poco di nuovo o di diverso da segnalare qui. Purtroppo. Come giocarlo: va sempre recuperato l’originale, ma non credo ne valga la pena.
WarioWare: Do It Yourself (2008)
Uscito sempre per Nintendo DS, WarioWare: Do It Yourself è praticamente un Mario Maker per WarioWare. Usando una macchina chiamata Super MakerMatic 21, infatti, i giocatori possono creare la propria serie di minigiochi (compresi di grafiche e musiche) da condividere poi nella grossa rete Nintendo. Oltre a poter giocare le creazioni altrui, inoltre, in Do It Yourself sono presenti anche 167 minigiochi nativi, per quanto citino dei loro simili già apparsi in Mega Microgames. Come giocarlo: purtroppo serve sempre recuperare l’originale.
Game & Wario (2013)
Uscito per Nintendo Wii U, Game & Wario cita fin dal titolo il famoso classico Game & Watch e si differenzia dagli altri capitoli di WarioWare perché non presenta una vasta selezione di minigiochi rapidissimi. All’interno ci sono infatti solo 16 minigiochi più strutturati e pensati per sfruttare al massimo l’innovativo game pad della Wii U. 4 di questi sono per altro limitati al multigiocatore. Come giocarlo: si, l’unico modo resta ancora quello di recuperare l’originale.
WarioWare Gold (2018)
Uscito solo 2 anni fa per Nintendo 3DS, l’ultimo capitolo (al momento) di questa serie recupera le meccaniche di WarioWare: Touched! aggiungendo una grafica accattivante, un doppiaggio vocale completo e soprattutto una quantità assurda di minigiochi. Più di 300, molti dei quali ripresi da altri capitoli della saga, ma con anche alcune aggiunte originali. Probabilmente è il WarioWare definitivo. Come giocarlo: è un gioco molto recente quindi dovresti riuscire a recuperarlo.
Yoshi
La Nascita di Yoshi
Arriviamo così all’ultimo comprimario di Super Mario ad aver ottenuto una propria serie di giochi, ovvero Yoshi. Pochi sanno però che, prima del suo debutto da protagonista in Super Mario World 2 (come visto settimana scorsa), Yoshi era già comparso in alcuni puzzle game. Vediamo quali.
Mario & Yoshi (1991)
L’effettivo debutto nel mondo dei videogiochi di Yoshi avviene in questo particolare e competitivo puzzle game per NES dove il verde dinosauro collabora con Super Mario per eliminare alcuni nemici che cadono giù a blocchi. Per farlo andavano create serie di 3 o più ruotando le varie colonne presenti. Come giocarlo: il gioco è stato riproposto in praticamente qualsiasi shop online delle console Nintendo, Nintendo 3DS e Nintendo Switch comprese.
Yoshi’s Cookie (1992)
Possiamo facilmente considerare questo puzzle game per NES, Game Boy e Super Nintendo come un sequel spirituale del precedente. In pratica è l’ennesima variante del Tetris solo che al posto dei blocchetti abbiamo dei biscotti e… fine. E’ davvero tutto qui. Come giocarlo: come il precedente è disponibile su praticamente qualsiasi shop online Nintendo.
L’Isola di Yoshi
In ogni caso, nel 1995 arriva Yoshi’s Island, il primo platform che ha Yoshi come vero e proprio protagonista. Questo otterrà un discreto successo (soprattutto grazie al gameplay innovativo e al particolare stile grafico) e permetterà a Yoshi di ottenere alcuni platform propri (come vedremo dopo). Nel mentre, però, nel 2005 Nintendo decide di riprendere le meccaniche di Yoshi’s Island creando una vera e propria serie (di cui possiamo considerare Super Mario World 2 come il primo capitolo).
Yoshi Touch & Go (2005)
Il primo (secondo?) gioco di questa serie, nonostante riprenda la tematica di un Baby Mario trasportato da Yoshi, non è un vero e proprio platform e presenta molti elementi tipici dei puzzle game. Invece di poter controllare Yoshi, infatti, dovremo disegnare delle linee nel touch screen del Nintendo DS per creare delle piattaforme che ci permettano di completare il livello. In tutto questo, manca anche una vera e propria storia visto che le modalità di gioco mirano semplicemente a cercare di totalizzare il punteggio più elevato per sbloccare varie cose. Come giocarlo: è presente nello shop del Nintendo Wii U.
Yoshi’s Island DS (2006)
Per avere un vero e proprio sequel di Yoshi’s Island si dovrà aspettare un altro anno. Uscito, come suggerisce il nome, per Nintendo DS, Yoshi’s Island DS ripropone delle grafiche aggiornate, pur se in linea con quelle del gioco originale. Al centro di tutto c’é nuovamente lo scontro tra il clan Yoshi e il malvagio Kamek, ma stavolta sono presenti numerosi Baby personaggi, tra cui Luigi, Peach, Donkey Kong, Wario e Bowser. Ognuno di questi fornisce capacità diverse allo Yoshi che lo trasporta… tranne Baby Bowser che viene controllato direttamente. Un gioco che consiglio a tutti gli amanti del genere. Come giocarlo: è presente nello shop del Nintendo Wii U.
Yoshi’s New Island (2014)
Il successo di Yoshi’s Island DS spinse ovviamente Nintendo a creare un sequel per Nintendo 3DS. In realtà Yoshi’s New Island si piazza a metà tra i due titoli già esistenti e inizia subito dopo il primo Yoshi’s Island. La famosa cicogna ha infatti sbagliato a consegnare Baby Mario e Baby Luigi e Kamek li ha rapiti nuovamente. Indovina a chi toccherà risolvere il macello ancora una volta? Il gioco è stato pesantemente criticato perché, nonostante un level design pregevole, torna indietro sulle novità introdotte in Yoshi’s Island DS e presenta un gioco che è ben poco diverso dall’originale. Insomma, era lecito aspettarsi di più. Come giocarlo: devi trovare la versione originale.
I Mondi di Yoshi
Come detto in precedenza, tuttavia, il successo di Yoshi’s Island non generò solo una serie di titoli dedicati al dinosauro intento a portare il lamentoso Baby Mario, ma permise a Yoshi anche di ottenere una serie di platform propri, la maggior parte dei quali sono caratterizzati da soluzioni grafiche decisamente originali.
Yoshi’s Story (1997)
Uscito per Nintendo 64, nonostante la grafica 3D Yoshi’s Story resta un platform 2D. Il nuovo motore grafico più potente viene utilizzato per dare l’idea di star giocando con una specie di libro animato. Il risultato è a dir poco sorprendente e Yoshi’s Story resta un signor platform, anche se sconosciuto ai più. Il gameplay è lo stesso di Yoshi’s Island, per quanto ci sia un maggiore focus sugli elementi puzzle e sul punteggio ottenibile. La storia vede il clan di Yoshi opporsi al geloso Baby Bowser che ha gettato un incantesimo sulla loro isola. Come giocarlo: è disponibile sullo shop del Nintendo Wii U.
Yoshi’s Universal Gravitation (2004)
Le stesse grafiche e la stessa storia di Yoshi’s Story vengono riciclate 7 anni dopo per questo gioco per Game Boy Advance che comprende, però un twist interessante. In tutti i sensi. Yoshi’s Universal Gravitation contiene infatti un sensore di rotazione come WarioWare: Twisted! e per affrontare e superare i vari livelli dovrai ruotare la console portatile per alterare l’ambiente intorno a Yoshi. Bizzarro. Come giocarlo: la sua particolare natura gli ha sempre impedito di essere adattato al di fuori della versione originale.
Yoshi’s Woolly World (2015)
Dopo il semi-flop di Yoshi’s New Island, Nintendo decide di riabbandonare l’idea dei Baby Mario per tornare a produrre un gioco che abbia si Yoshi come protagonista, ma alla base anche un’idea originale con una grafica a dir poco unica, che sfrutti le potenzialità del Nintendo Wii U. In Woolly World tutto è fatto con uno stile che ricorda la stoffa e i filamenti di lana e anche se la storia è la solita, con Yoshi che si oppone alla maledizione dei malvagi Kamek e Baby Bowser, il risultato è a dir poco stupefacente. Che ve lo dico a fare che è consigliato? Ne esiste anche una conversione per Nintendo 3DS chiamata Poochy & Yoshi’s Woolly World. Come giocarlo: sia la versione per Wii U che quella per Nintendo 3DS sono abbastanza recenti e facili da trovare.
Yoshi’s Crafted World (2019)
Uscito solo lo scorso anno su Nintendo Switch, Yoshi’s Crafted World è al momento considerato uno dei migliori giochi presenti su questa console. Il malvagio piano di Kamek e Baby Bowser stavolta trasporta gli Yoshi in un mondo che sembra completamente realizzato con strutture di cartone e cartoncino (da cui il titolo). La cosa interessante è che pur presentando un gameplay classico da platform con grafica 2.5D, Yoshi’s Crafted World presenta anche una telecamera dinamica che può essere ruotata sull’asse orizzontale per vedere il “background” dei livelli, realizzato per altro proprio come se fosse il backstage di una specie di film. Come giocarlo: il gioco è uscito l’anno scorso. Cioé… dai!