Sesto appuntamento di Platform Mania e penultimo appuntamento con Super Mario! Siamo infatti quasi al termine del nostro compito di fornire un elenco di tutti i giochi che fanno parte del franchise del noto idraulico italiano. L’ultima volta abbiamo visto tutti i giochi del gigagruppo di Mario Sports. Oggi, invece, vediamo non una, ma due serie. La prima è quella dei giochi della linea Mario Puzzle mentre la seconda è quella dei vari Mario Party. Prima di iniziare, un paio di specifiche per quanto riguarda i puzzle game di Super Mario. Ho deciso di escludere tutti quei puzzle game che usano Mario semplicemente come un cameo (vedi Tetris o Alleyway) e di non parlare neanche di quell’orrore che è Hotel Mario. Ovviamente sono esclusi anche i giochi che sfruttano altri personaggi del franchise (come Dr. Luigi, Yoshi’s Cookie e Wario’s Woods) visto che ne ho già parlato. Iniziamo.
Dr. Mario
La principale serie di giochi del gruppo Mario Puzzle è indubbiamente quella di Dr. Mario. Se uno pensa ad un puzzle game di Super Mario, sicuramente pensa a questo. Pochi sanno, però, che tale serie ha avuto ben più di un solo titolo (quello più famoso). Vediamoli tutti insieme.
Dr. Mario (1990)
Il gioco da cui questa serie ha avuto origine nonché uno dei migliori giochi Nintendo mai creati. Realizzato inizialmente per NES e Game Boy, Dr. Mario non è altro che un puzzle game a blocchi che cadono (alla Tetris per capirsi). I blocchi sono però delle capsule di vitamine colorate lanciate da Mario che vanno usate per eliminare dei virus presenti sulla schermata di gioco. Semplice quanto dannatamente divertente. Nel 1994 è uscita una versione graficamente più pulita in una collection per Super Nintendo (Tetris & Dr. Mario). Quest’ultima è stata riproposta in varie salse, sia arcade che per console, e di recente è apparsa all’interno della saga WarioWare e di quella di Brain Age, anche se in una variante più dinamica e veloce. Come giocarlo: la versione più recente è in Brain Age: Concentration Training per Nintendo 3DS mentre, se vuoi giocare l’originale, devi recuperare lo shop online della Wii.
Dr. Mario 64 (2001)
Questo gioco è un remake ampliato uscito per Nintendo 64. Di base il gioco è sempre lo stesso, ma ci sono molte più modalità, tra cui una modalità storia. Quest’ultima vede Mario e Wario affrontare una serie di battaglie contro il computer per recuperare le megavitamine rubate. Pur mantenendo il divertimento del gioco originale, di base è sempre la stessa pappa. Come giocarlo: è presente nella Nintendo Puzzle Collection per GameCube, ma questa è un’esclusiva giapponese quindi ti tocca cercare l’originale.
Dr. Mario & Germ Buster (2008)
Questa variante del gioco classico faceva parte della linea d’esordio del WiiWare e puntava tantissimo sull’online, non a caso il titolo originale era Dr. Mario Online RX. Nel gioco sono contenuti anche Virus Buster e Germ Buster da Brain Age 2. Avendo Nintendo cessato il servizio di supporto al gioco online dei titoli WiiWare, questo titolo è irraggiungibile e anche ben poco godibile, ma meritava di essere elencato. Come giocarlo: non puoi.
A little bit of… Dr. Mario (2008)
Lo stesso anno del predecessore, uscì anche questo titolo che, in modo simile, fu tra i titoli d’esordio del DSiWare. Al contrario del precedente, però, si basava soprattutto sul giocare contro la CPU e mancavano completamente delle opzioni di gioco da multiplayer. Pur risultando sempre molto divertente, le poche modalità di gioco presenti lo rendevano persino meno vario di Dr. Mario 64 ed è stato criticato proprio perché, di base, sembrava una semplice aggiunta svogliata quando sarebbe potuto essere un gioco molto migliore. Come giocarlo: niente da fare anche qua.
Dr. Mario: Miracle Cure (2015)
Si dovette così arrivare al 2015 per ottenere finalmente la tanto agognata innovazione. Dr. Mario: Miracle Cure per Nintendo 3DS deriva in realtà sia dalla serie principale che da Dr. Luigi e Virus Buster e finalmente espande un poco il gameplay originale e comprende un servizio multigiocatore online. Vengono aggiunti dei power-up all’interno delle partite ed una modalità che contiene una serie di sfide di abilità da risolvere. Il problema è che, in tutto questo, il gioco è molto corto visto che contiene solo 50 puzzle da risolvere. Come giocarlo: esiste solo l’originale.
Dr. Mario World (2019
Arriviamo così al capitolo più recente della serie che si può dire è probabilmente la sua iterazione definitiva. Dr. Mario World è infatti un gioco free-to-play per sistemi mobile, creato sulla coda del successo di giochi come Candy Crush (infatti ha un funzionamento molto simile). Ha anche una storia alle spalle, con un’orda di virus che invade il Regno dei Funghi e Mario, Peach e Bowser che si mettono a lavoro per debellarli. Completando i vari puzzle, per altro, si potranno sbloccare una marea di personaggi aggiuntivi (almeno una trentina, se non di più). Interessante. Come giocarlo: lo trovi sullo shop del tuo sistema mobile, a prescindere che sia Android o iOS.
Mario’s Picross
Pur non richiedendo un vero e proprio elenco, l’altra serie di giochi Mario Puzzle di cui bisogna parlare è indubbiamente Mario’s Picross. Se non sai cosa è, questo si ispira al Nonogram, una tipologia di gioco in cui, usando un martelletto, bisogna trovare un disegno picchiando su delle caselle specifiche. Una specie di campo minato al contrario. Mario’s Picross fu il primo titolo del genere su console Nintendo ed uscì nel 1995 per Game Boy. Pur ottenendo un immenso successo in Giappone, fu un flop clamoroso in occidente e per questo i due sequel diretti (Mario’s Super Picross e Picross 2) uscirono solo nel territorio nipponico.
Il successo di questa tipologia di giochi spinse Nintendo a creare altri 8 titoli, ognuno ispirato ad un gioco diverso (Pokemon, Yoshi, Kirby, Star Fox, Zelda, Mario 64, Wario e Donkey Kong). Nel 2000 la serie entrò in pausa a tempo indefinito fino all’uscita di Picross DS per Nintendo DS nel 2007. Questo fu anche il primo nuovo Picross ad arrivare in occidente e, a sorpresa, fu un successo, al punto che i seguiti spirituali (Picross 3D, la serie di Picross E e Picross S per Nintendo Switch) sono anch’essi stati commercializzati in occidente. Inoltre, il Mario’s Picross originale è stato infine reso nuovamente disponibile sullo shop del Nintendo 3DS.
Mario Party
Mario Party è probabilmente l’erede di spirituale dei giochi Mario Puzzle ed è probabilmente la saga più grande di tutto il franchise di Super Mario visto che può contare su ben 16 giochi (!!!). In questi titoli fino a 4 giocatori possono sfidarsi ad una variante del gioco dell’oca su uno o più tabelloni ispirati al mondo di Super Mario. Ogni giocatore può scegliere un personaggio del franchise e spesso molte caselle dei tabelloni proposti nascondono dei minigiochi semplici quanto frenetici. P.S.: di base ogni gioco della saga funziona come un aggiornamento del precedente quindi ho omesso la sezione “come giocarlo”, anche se alcuni di questi sono negli anni stati riproposti nello shop online delle console Nintendo.
Mario Party (1998)
La saga esordì nel 1998 su Nintendo 64 e fin da subito presentò i suoi elementi distintivi che la rendono famosa ancora oggi. Essa sfruttava pienamente le potenzialità multigiocatore della console Nintendo, ma venne criticata perché era decisamente molto meno divertente nella modalità a singolo giocatore. Inoltre il joystick del Nintendo 64 sembrava poco portato per alcuni dei minigiochi proposti, cosa che portò a non poche controverse.
Mario Party 2 (1999)
Dopo solo un anno arrivò quindi il seguito del gioco precedente, sempre per Nintendo 64. Di base la struttura, il gameplay e le opzioni disponibili sono le stesse, ma aumenta la varietà di minigiochi, viene migliorata la resa grafica e di base tutto il gioco risulta migliore dell’originale. Possiamo veramente intenderlo come un remake e spesso è questo che è presente nei negozi online piuttosto che il primo.
Mario Party 3 (2000)
Terzo e ultimo gioco della saga per Nintendo 64, nonché terzo Mario Party in tre anni. Di base il gameplay è il solito del precedente, ma i personaggi passano da 6 a 8 con l’aggiunta di Daisy e Waluigi (alla sua seconda comparsa di sempre) e viene aggiunta una modalità duello. In questa due giocatori si danno direttamente battaglia su un tabellone da gioco, ostacolandosi nella loro scalata verso il traguardo.
Mario Party 4 (2002)
Il primo gioco della saga per GameCube richiede due anni per arrivare, ma di base, pur presentando una grafica migliore, aggiunge ben poco al gioco. Il gameplay è sempre il solito, i personaggi sono sempre 8 e solo i tabelloni disponibili salgono a 6. Nonostante questo fu un discreto successo visto che sfruttava ampiamente le grandi potenzialità multigiocatore della console.
Mario Party 5 (2003)
Il secondo gioco per GameCube rappresenta il primo che porta delle serie innovazioni di gameplay. I personaggi disponibili salgono a 10 mentre i tabelloni sono 7 stavolta. Per la prima volta, inoltre, il gioco presenta una modalità storia strutturata dove il giocatore protagonista si opporrà attraverso 7 diverse mappe alle macchinazioni dei Koopa Kid e di Bowser. Semplice, ma meglio di niente. Viene anche introdotta una modalità Super Duello dove potremo costruire un proprio veicolo per dare battaglia al nostro avversario. E’ considerato uno dei migliori giochi della saga.
Mario Party 6 (2004)
Il terzo gioco della saga per GameCube amplia alcuni punti, facendo salire i personaggi a 11 con Toadette e i minigiochi a ben 82, ma torna indietro su alcune delle scelte innovative del predecessore. La modalità singolo giocatore è molto più banale e piatta ed in generale il gioco risulta quasi peggiore di Mario Party 5. E’ inoltre l’ultimo Mario Party a permettere di giocare con l’autoplay.
Mario Party Advance (2005)
Il primo Mario Party per console portatile esce su Game Boy Advance ed è sicuramente una variante bizzarra della saga visto che si concentra esclusivamente sul singolo giocatore, creando uno strano ibrido tra un Mario Party classico ed un puzzle game a sfide crescenti. I personaggi disponibili sono solo 4 ed il gioco è molto rudimentale e casuale, ma come primo tentativo è indubbiamente divertente ed interessante.
Mario Party 7 (2005)
Lo stesso anno di Mario Party Advance, esce anche il quarto e ultimo gioco di questa saga per GameCube. Mancano vere e proprie novità, anche se ci sono alcune differenze nelle varie modalità e i personaggi disponibili salgono a 12, ed il gameplay è generalmente il solito. Ben poco altro da dire.
Mario Party 8 (2007)
Il primo gioco della saga per Wii esce due anni dopo il precedente, migliora la grafica e varia un poco il gameplay con alcune modalità nuove, nuovi minigiochi, nuovi power-up e l’aggiunta del fatto che ora ogni tabellone ha delle proprie regole aggiuntive. I personaggi salgono a ben 14, 15 se si conta la possibilità di utilizzare i propri Mii. Il problema resta ancora una volta una modalità da giocatore singolo decisamente deludente, nonostante un abbozzo di storia a sostegno della stessa.
Mario Party DS (2007)
Nello stesso anno di Mario Party 8, esce anche il secondo Mario Party per console portatile, stavolta per Nintendo DS. Al contrario di Mario Party Advance, questo gioco si concentra ancora una volta sul lato multigiocatore, nonostante la presenza di una modalità storia abbastanza articolata e soddisfacente. Parlando del multigiocatore, questo era possibile soprattutto grazie all’utilizzo della connessione wireless tra i vari Nintendo DS e sfruttava anche la funzionalità di download che permetteva giocare in più persone anche con una sola cartuccia.
Mario Party 9 (2012)
Il secondo gioco della saga per Wii è il primo a portare un grosso cambiamento dal punto di vista del gameplay che ora si concentra maggiormente sul vincere i minigiochi che sull’avere fortuna nel muoversi sul tabellone. Ogni tabellone comprende inoltre un mini-boss ed un boss finale da battere per vincere. Anche la modalità singolo giocatore è completamente rivista con una storia decisamente più articolata a sostegno. Se dovessi scegliere un solo titolo della saga per Wii, io punterei su questo.
Mario Party: Island Tour (2013)
Il terzo capitolo della saga per console portatili, uscito per Nintendo 3DS, aggiunge davvero poco a livello di gameplay e risulta molto fedele ad un capitolo per console fissa. Uniche aggiunte degne di nota sono lo sfruttamento della realtà aumentata e dello streetpass. Fine.
Mario Party 10 (2015)
L’unico titolo della saga uscito su Wii U e il penultimo per una console fissa è stato pesantemente criticato per la carenza di innovazione proposta all’interno di un gioco che, teoricamente, aveva ora potenzialità molto più grandi. L’unica aggiunta effettivamente interessante era una modalità che permetteva di giocare in 5, Bowser Party, con il quinto giocatore che doveva ostacolare gli altri 4 per impedire che anche solo uno di questi vincesse.
Mario Party: Star Rush (2016)
Penultimo capitolo della saga su console portatili e secondo per Nintendo 3DS. L’aggiunta più interessante è la modalità Toad Scramble che permetteva ai 4 giocatori di muoversi liberamente sul tabellone, senza obbligati dai tiri di dado o dai turni. In questo modo dovevano gareggiare gli uni con gli altri per sconfiggere i boss presenti e fare più punti possibili. Un’alternativa decisamente dinamica.
Mario Party: The Top 100 (2017)
L’ultimo capitolo della saga uscito per console portatile, sempre su Nintendo 3DS, è in realtà una specie di spin-off dell’intera serie di Mario Party. Questo è infatti una semplice collezione di 100 minigiochi selezionati da tutti gli altri titoli della saga. Non ci sono quindi i tipici tabelloni e la sfida a turni, ma tutto si concentra solo e soltanto sui minigiochi.
Super Mario Party (2020)
L‘ultimo gioco della saga è uscito per Nintendo Switch questo Settembre ed è presto diventato uno dei più grandi successi commerciali per questa console. Il gameplay torna a quello di Mario Party 8, con un maggiore focus sui tabelloni rispetto ai minigiochi, ma all’interno sono presenti anche molte modalità aggiuntive che citano altri giochi della saga (tipo la Toad Scramble) e negli 80 minigiochi sono citati titoli di tutto il franchise di Super Mario (tipo Mario Kart). Per la prima volta è anche presente una modalità di gioco online, ma senza tabelloni, solo con i minigiochi. Peccato, ma resta comunque il Mario Party definitivo. Per ora.