Eccoci, come ogni mercoledì, al nostro consueto appuntamento dedicato alla rubrica che ripercorre i passi dei personaggi più importanti ed influenti del mondo videoludico: Player One.
Nell’ultimo articolo dedicato abbiamo parlato di Carl Johnson, uno dei personaggi più amati nati dalle fucine di Rockstar North. Questa settimana rimaniamo in casa Rockstar Games, più precisamente in quel di Rockstar San Diego, per riscoprire un personaggio in cerca di redenzione, parliamo di John Marston.
John Marston è un personaggio della saga di Red Dead Redemption, protagonista del primo capitolo, se vogliamo escludere Red Dead Revolver, e personaggio secondario ma comunque importante del prequel, Red Dead Redemption 2.
Red Dead Redemption, che dagli eretici è considerato come la versione la versione western di Grand Theft Auto, è un inno al mondo del Far West, è un titolo che vuole rendere omaggio a quella piccola parte di storia americana che ha ispirato i migliori registi del mondo cinematografico come il nostro Segio Leone.
Il titolo Rockstar San Diego è effettivamente in tutto e per tutto quello che il regista italiano ci ha mostrato durante gli anni ’60 nelle sue pellicole. La caratteristica dei suoi film, e quindi del genere Spaghetti Western, è la presenza dei duelli in città, l’uso della violenza, la continua ricerca dei dannati dollari, ma soprattutto la figura dell’antieroe. Tutti questi elementi sono ben presenti all’interno del capolavoro in stile western di Rockstar Games.
Il protagonista di questo appuntamento è uno di quei classici personaggi che non può essere considerato né buono né cattivo. Uno di quei personaggi che è alla continua ricerca del denaro e che non riesce mai a resistere di fronte ad un duello all’ultimo sangue.
John Marston però è anche quel protagonista che con sé porta una grande maledizione, immerso perennemente in una continua spirale negativa alla quale non riesce mai a trovare rimedio. La sfortuna di John Marston infatti ha inizio già dalla sua nascita, durante la quale la madre perse la vita a causa delle complicanze dovute al parto, e se la porterà fino agli ultimi attimi di vita, mentre difenderà a colpi di proiettili la sua famiglia.
John Marston
«La gente non dimentica. Nulla viene dimenticato.» – John Marston.
John, nato da origini scozzesi, letteralmente figlio di “buona donna”, nacque nel lontano 1873 e, a otto anni dalla sua nascita, quando il padre morì, dovette iniziare subito a fare i conti con una vita travagliata, piena di dispiaceri ma anche ricca di avventure e disavventure spettacolari.
Orfano e quindi senza qualcuno che gli impartisse un’adeguata educazione, John Marston non aveva molta altra scelta se non iniziare una lunga e maledetta carriera da fuori legge. Sicuramente il periodo storico in cui dovette vivere non giocava a suo favore. Le strade in cui viveva infatti non erano certamente magnanime, neanche nei confronti di un povero ragazzino senza né padre né madre, tant’è che a soli 11 anni rischiò l’impiccagione in seguito al suo primo omicidio.
La provvidenza per sua fortuna gli tende una mano, mandando in suo soccorso quello che poi riconoscerà come padre spirituale, Dutch Van Der Linde. Quest’uomo, dopo aver salvato da morte certa il giovanissimo ragazzo, prese John sotto la sua ala protettrice. Dutch dedicò molto tempo al giovane Marston, insegnandogli l’arte dell’equitazione, la lettura, l’amore per la natura e naturalmente a maneggiare una pistola.
Dutch è un personaggio al quanto insolito, si considerava un Robin Hood moderno anche se i soldi che rubava ai ricchi non sempre finivano nelle tasche dei più bisognosi. Il suo intento era creare una famiglia che potesse vivere fuori dagli schemi della società in cui vivevano e denigrava sempre la tecnologia moderna che stava invadendo il suo mondo.
Una volta entrata nella banda Van Der Linde, John Marston si sentì finalmente parte di una grande famiglia, nella quale tutti i membri erano pari a lui. Tutti infatti erano, e lo saranno per tutto l’arco narrativo, persone dimenticate da Dio, persone che ormai non avevano più voce in capitolo nella società che li ospitava, erano gli ultimi baluardi di un’era che stava ormai tramontando.
Nove anni dopo il suo ingresso nella banda, al gruppo si unisce una donna di nome Abigail Roberts, una prostituta che, come John Marston, dovette lottare duramene per poter sopravvivere senza l’aiuto dei genitori. In un’epoca dominata da soli uomini, Abigail può essere considerata caratterialmente ancora più forte di John, poiché dovette maturare una mentalità tale da dover rispondere a tono a tutte quelle persone che tentarono di approfittare del suo sesso.
Nonostante lei si sia concessa a molti membri della banda Van Der Linde, John Marston si innamora proprio di quel suo carattere dominante, a volte anche molto aggressivo, capace di tenere testa a qualsiasi membro del gruppo. I due fanno coppia fissa e dopo poco tempo diventano anche genitori del piccolo Jack.
Alla ricerca della felicità
I primi tempi da padre per John furono davvero difficili, soprattutto a causa di un suo dubbio persistente, un dubbio che riguardava la vera paternità di Jack. Inoltre bisogna aggiungere al suo malessere, il fatto di non aver avuto una vera e propria figura paterna durante i suoi primi anni di vita, se si esclude quella di Dutch, il ché incrementava le sue insicurezze, non sapendo affatto come comportarsi nei riguardi del figlio.
Tutti questi problemi lo portarono ad ignorare i bisogni del suo primogenito e questa sua indifferenza nei confronti del figlio, che in quel momento aveva soltanto un anno, creò astio tra i due partner, finché John Marston decise di abbandonare il gruppo per poter riflettere meglio sulle sue responsabilità, nonostante la sua giovane età e il suo desiderio di mantenere il suo cattivo stato sociale.
A differenza del protagonista di questa rubrica, Abigail rinunciò alla sua vecchia professione per poter dedicare tutta sé stessa alle attenzioni del figlio. John Marston invece, tornato nel gruppo, anche se si sforzava nel dare importanza alla compagna e al figlio, metteva sempre sopra ogni cosa il benessere della banda e il dio denaro.
Fortunatamente per Abigail e Jack, all’interno del gruppo era presente anche Arthur Morgan, protagonista di Red Dead Redemption 2, un uomo dai sani principi, uno che per il bene del gruppo gettò al vento la sua vita sentimentale e quindi, rivendendosi tantissimo in John, decise di aiutarlo a fargli capire le cose importanti della vita.
«Noi siamo dei ladri in un mondo che non ci vuole più.» – Arthur Morgan.
L’arrivo della tubercolosi gioca un ruolo fondamentale. Dopo aver scoperto della sua malattia e quindi dopo aver compreso il suo destino, Arthur Morgan capisce di essere ormai libero di agire e questa libertà, la sua redenzione, gli fa aprire finalmente gli occhi. Non essendo più cieco, vide l’oscurità nell’anima di Dutch, un’oscurità che avrebbe potuto inghiottire anche la sua di anima.
L’unica cosa che avrebbe potuto fare per guadagnare quel minimo senso di soddisfazione e di pace con sé stesso, era mostrare la retta via ai suoi compagni, anche a John. Far capire che la vita che stavano vivendo non li avrebbe portati alla felicità che stavano cercando e soprattutto, nel caso di John, non avrebbe reso felice la donna che amava.
Nonostante la sua rinomata stupidità, John Marston, dopo la scomparsa di Arthur, cercò di rendere onore alle parole del fratello perduto, cercando di regalarsi quella vita tranquilla che sua moglie desiderava da sempre.
Dopo lo scioglimento della banda infatti, la famiglia Marston cercò di ricostruirsi una vita onesta. John trovò un lavoro come mandriano, mentre Abigail divenne l’assistente di un medico di Strawberry, ma John Marston non poteva fare a meno di cacciarsi nei guai.
Anche se cercava di evitare qualsiasi scomoda situazione, quella sua maledizione riusciva sempre a rovinargli tutto, causando questa volta uno scontro a fuoco con tre suoi vecchi conoscenti. A causa di ciò la moglie decise che l’unica soluzione per essere felice era allontanarsi dal marito con suo figlio. Per riconquistare la fiducia di Abigail, John Marston fu costretto a rinnegare i suoi principi e decise di chiedere un prestito in banca. Con i soldi avuti in prestito, John Marston acquistò un lotto di terra e, con l’aiuto dello zio e del suo amico Charles, riuscì a costruire un ranch tutto suo.
Avendo visto tale sforzo da parte di John, Abigail tornò da lui, convinta che finalmente potranno vivere insieme la vita che tanto desiderava, però c’era ancora qualcosa che John Marston doveva compiere, cercare la vendetta che Arthur meritava e uccidere l’uomo che tradì l’intero vecchio gruppo, Micah Bell.
Nonostante la moglie pregò John Marston di non andare, soprattutto perché era convinta che con la vendetta non potrà uscire mai nulla di buono, lui le promise che sarebbe stata la sua ultima avventura e che se non lo avesse fatto non si sarebbe mai perdonato.
Marston, in compagnia della sua ex compagna d’armi Sadie e del suo amico Charles, seguirono le tracce di Micah Bell fino ad arrivare in cima alle montagne. Lì inizio quello che doveva essere l’ultimo scontro, finché Micah non prese Sadie come ostaggio. Quando tutto sembrava ormai perduto, all’improvviso fa la sua entrata in scena il capo della vecchia banda, Dutch, ormai compagno di Micah. Durante un classico stallo alla messicana, John Marston cercò di convincere Dutch a fare la cosa giusta, soprattutto ricordandogli quello che lui e il deceduto Arthur fecero per la banda.
Dutch, spinto dalla compassione e dai sensi di colpa nei confronti di Arthur Morgan, prese la sua decisione e sparò a Micah, permettendo a Sadie di liberarsi e concedendo a John Marston il colpo di grazia. Van Der Linde scomparve dalla scena e John riuscì a saldare il debito con la banca rubando il bottino di Micah, che in realtà apparteneva alla vecchia banda di Dutch. Finalmente il protagonista poteva vivere la vita che tanto agognava con sua moglie e suo figlio, o almeno così credeva.
Non è finita finché non è finita
John Marston si godette solo quattro anni di tranquillità con sua moglie e suo figlio, finché alla sua porta bussarono gli agenti del Bureau of Investigation. Gli uomini del governo, guidati dal comandante Ross, ricattarono John dicendogli che se non avesse trovato Dutch, lui e la sua famiglia avrebbero vissuto il resto della loro vita dietro le sbarre.
L’ex pistolero non poteva fare altro che indossare di nuovo il suo cinturone e tornare a cavalcare il suo destriero alla ricerca disperata del suo mentore che nonostante tutto gli aveva concesso la vendetta che cercava. Qui iniziano le vicende di Red Dead Redemption, titolo in cui vedremo John Marston come vero protagonista.
Marston cercò il suo vecchio capo banda pet tutta New Austin, passando poi per il Messico, Nuevo Paraìso, fino ad arrivare nelle terre di West Elizabeth, dove finalmente si trovò faccia a faccia con Dutch Van Der Linde, ormai capo di una banda composta da nativi americani.
«Non possiamo sempre combattere la natura, John. Non possiamo combattere il cambiamento. Non possiamo combattere la gravità. Non possiamo combattere niente. Tutta la mia vita, John, tutto ciò che ho fatto è stato combattere.» – Dutch Van Der Linde.
Durante il loro ultimo confronto, Dutch dice che John Marston non si sarebbe mai dovuto fidare del Bureau, infatti afferma che loro, pur di giustificare i loro stipendi, sarebbero stati sempre alla ricerca di un nuovo mostro da catturare e che il prossimo sarebbe potuto essere proprio colui che finora li ha aiutati. Alla fine della loro chiacchierata, l’orgogliosissimo Dutch, messo alle strette, decide di togliersi la vita buttandosi da una scogliere.
La fine del selvaggio West
John Marston, esausto di dover girare l’intero West, tornò finalmente a casa dalla sua famiglia, tornò alla sua vita da agricoltore lontano dai duelli, dalle prostitute e dalla criminalità, ma deve ancora fare i conti con la sua maledizione che purtroppo porterà con sé fino alla morte.
Le parole di Dutch infatti si rivelano vere, gli agenti del Bureau tornarono di nuovo alla porta di casa sua, ma questa volta cercavano proprio il nostro protagonista. John Marston raccolse tutto il suo coraggio e fece un gesto che solo un vero padre di famiglia avrebbe potuto fare, allontanò quindi i suoi cari dal fienile in cui erano nascosti e affrontò personalmente quegli uomini che si definivano gli eroi americani.
John Marston uscì dal fienile, estrasse la pistola e cominciò a far fuoco cercando di uccidere più federali possibili. Il numero degli agenti però era troppo alto per un uomo solo, anche se quell’uomo era John Marston. Il protagonista infatti finì nel soccombere a causa della violenta raffica di proiettili governativi.
Il suo corpo vene ritrovato poco dopo da sua moglie e suo figlio che decisero di seppellirlo insieme a suo zio. Sulla lapide incisero i versi di Matteo 5: 9, “Beati gli operatori di pace“, indicando la sua lunga strada verso la redenzione in onore della sua famiglia, in una terra che non aveva alcuna legge.
Questa è l’avventura di un eroe che non avendo mai avuto famiglia, lottò da sempre per possederne una e pur di proteggerla decise di sacrificare la sua vita per la felicità dei suoi cari.
In onore di mio padre
Le vicende di Red Dead Redemption continuano anche dopo la morte di John Marston, questa volta però il protagonista è suo figlio che, nonostante non avesse mai amato lo stile di vita del proprio padre e anzi spesso lo condannava per questo, decise di impugnare la pistola e cercare quell’uomo privo d’onore che assassinò ingiustamente John Marston.
Il suo viaggio terminò nelle terre messicane dove finalmente incontra il tizio che gli privò del padre. I due si sfidarono al classico duello in stile Spaghetti Western, dalla quale il giovane Marston ne uscì vincitore, ponendo fine finalmente a quella spirale negativa che ha maledetto da sempre il cognome che portava.
Se ancora non avete giocato a questo fantastico gioco è doveroso recuperare i titoli principali della serie. Red Dead Redemption è disponibile su PlayStation 3, Xbox 360 e in versione digitale su PlayStation 4 e Xbox One, inoltre è possibile ottenere la versione Game of the Year che contiene tutti i DLC del titolo, compreso la versione alternativa della storia nella quale dovrai affrontare un’apocalisse zombie, Undead Nightmare. Il secondo capitolo, il prequel, invece è disponibile su PlayStation 4, Xbox One e PC, via Epic Games Store e Steam. Se invece volete provare anche il primo titolo targato Red Dead, Red Dead Revolver, è necessario possedere una PlayStation 2 e cercare sul web il titolo in formato fisico.
Chissà se un giorno Rockstar Games ci delizierà con un ulteriore prequel, sarebbe davvero fantastico rivivere i primi anni di vita della banda Van Der Linde.